VALBIANDINO.NET

Valbiandino.net : notizie dalla Valsassina e non solo...

Giovedì, 11 Aprile 2024 18:38

MARZO DA RECORD PER VILLA MONASTERO CON OLTRE 17.000 VISITATORI

in Cultura

Il mese di marzo ha visto ingressi da record per Villa Monastero di Varenna.

Da sabato 2 marzo, giorno della riapertura dopo i lavori di ristrutturazione e riqualificazione, al 31 marzo, giorno di Pasqua, Villa Monastero ha visto ben 17.029 visitatori, un numero molto superiore rispetto al mese di marzo degli anni precedenti in cui la Villa era aperta al pubblico (7.502 nel 2022, 5.281 nel 2019).

Anche l’iniziativa di Pasquetta, organizzata dalla Provincia di Lecco in collaborazione con Grandi Giardini Italiani, ha avuto un grande successo: nonostante il maltempo che non ha consentito di svolgere l’attività all’aperto, molte famiglie con i loro bambini hanno partecipato alla Caccia al Tesoro all’interno della Casa Museo, guidati in un percorso alla riscoperta dei segreti di questa antica dimora.

Per informazioni:

  • Telefono: 0341 295450
  • E-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
  • Sito internet: villamonastero.eu
  • Facebook: @villamonastero.lc
  • Instagram: @villamonastero_official
Leggi tutto...
Giovedì, 11 Aprile 2024 17:22

AL VIA UN FONDO PER I LAVORI ALLA CHIESETTA DEGLI ALPINI DELLE BETULLE

Si è costituito ieri con ANA Sezione di Lecco - Associazione Nazionale Alpini il nuovo Fondo erogativo "Chiesetta Alpini Betulle", finalizzato ad accogliere donazioni a sostegno del completamento della Chiesetta ex voto del Battaglione Morbegno al Pian delle Betulle, realizzata alla fine degli anni Cinquanta del secolo scorso e luogo simbolo dei valori delle penne nere lecchesi, nel ricordo dei combattenti e dei caduti della Seconda Guerra Mondiale.

un fondo per la chiesetta del morbegno alle betulle 90fedb4a gxGnCZr original

 

Leggi tutto...
Giovedì, 11 Aprile 2024 07:12

BENENATI: LE "RAGAZZE FANTASMA"

Proprio nei giorni in cui il tema della sicurezza sul lavoro è di grande attualità (mi riferisco all'esplosione nella diga di Suviana sul lago, che ha provocato 4 morti e diversi dispersi) è uscita l'opera prima di una giovane professoressa lecchese  Virginia Benenati (insegna Lettere al Liceo Artistico Medardo Rosso) intitolato "Le ragazze fantasma", presentato ieri all'Università della Terza Età Valsassina, riguardante la storia vera, anche se un po' romanzata nei dialoghi, di un gruppo di giovani ragazze americane, all'epoca della Prima Guerra Mondiale, che aveva trovato lavoro presso una ditta americana che produceva orologi con lancette fosforescenti.

Attratte dai salari più alti garantiti dalla società (circa 20 dollari alla settimana, l'equivalente di un mese di stipendio per molte loro coetanee) le ragazze non si erano rese conto della pericolosità di quel lavoro sulla propria salute.
Benenati ha introdotto parlando della scoperta del Radio e del Polonio, da parte di Marie Curie e di suo marito, insigniti del Premio Nobel nel 1903 (Polonio, ancora oggi usato per le bombe atomiche, chiamato così in omaggio all'origine polacca di Madame Curie).
Questo materiale radioattivo, di cui oggi conosciamo la pericolosità, veniva all'epoca lodato come il "nuovo sole" che rendeva tutto più magico e fosforescente: non solo orologi ma usato addirittura sui vestiti e sull'abbigliamento intimo.

Addirittura le ragazze umettavano con la bocca per restringere il pennello con cui spargevano il materiale radioattivo sugli orologi, venendo quindi a contatto diretto con il materiale: le conseguenze erano devastanti. Deformazioni della bocca, malattie polmonari dolorosissime, a 25-30 anni di età erano tutte già in fin di vita.

Anche la causa legale che intrapresero contro la società, anche se ormai era troppo tardi per salvarle, non finì molto bene: tacitate con un minimo rimborso, la vicenda venne chiusa per entrare definitivamente nell'oblio.

Un'altra vicenda di lavoro pericoloso l'ha illustrata il sottoscritto : una vicenda ambientata alle pendici nord occidentali della Valsassina, nel Comune di Tremenico.
"Nel 1907 il signor Abramo Rusconi, che era andato via da Tremenico per lavorare in Toscana alla Richard Ginori, una famosa ditta che produceva maioliche fin dagli inzi del Settecento, scopre che il materiale di cui è formata la maiolica poteva essere proprio quello di cui erano ricche le "pietruzze bianche" che lui ed altri ragazzini trovavano nei ruscelli di Tremenico. Decide allora di tornare e di fare approfondimenti, e provare a scavare una galleria.
Nasce così la miniera di Tremenico, che per parecchi anni dal 1907 agli anni Settanta produrrà feldspato per le maioliche della Ginori."
"Il problema - prosegue Baroncelli - è che anche il feldspato è molto pericoloso per la salute. Molti di questi minatori, che inizialmente lavoravano con il piccone poi hanno usato degli esplosivi per scavare la miniera, ne hanno inalato a pieni polmoni, anche qui con conseguenze devastanti.
All'età di circa 40 anni molti di loro morivano per cancro ai polmoni, come ho visto testimoniare dalla lapidi presso il cimitero di Tremenico (età media molto bassa)."

Sull'argomento ha scritto un bel libro il Sindaco storico di Tremenico, Fulvio Adamoli, nel 2010, a proposito di "100 anni di miniere a Tremenico", miniere che presto verranno adibite per uso turistico.

La salute sul lavoro oggi è quindi un tema fondamentale: anche all'epoca a dire il vero si cominciava a rendersene conto, per esempio con l'istituzione dell'Ispettorato del Lavoro da parte del Governo Giolitti pochi anni prima dello scoppio della "Grande Guerra". Ma ancora di più oggi: il Corriere della Sera,in un articolo di commento ai fatti della diga di Bargi, ha rivelato che ogni giorno muoiono, singolarmente, almeno tre lavoratori/trici sul posto di lavoro, non solo nel campo edilizio, quello tradizionalmente più a rischio, ma un po' in tutti i settori lavorativi.

Una situazione decisamente preoccupante: il bel libro della Benenati ha raccontato un caso, ma molti altri se ne potrebbero raccontare.

Enrico Baroncelli

Leggi tutto...