Oggi dovrebbe essere il giorno della decisione sull'eventuale cambio di colore per la nostra Regione. Stando ai freddi numeri non dovremmo aver scampo e da lunedì (non da domenica, secondo fonti autorevoli) il giallo dovrebbe trasformarsi in arancione.
Tre settimane fa, il famoso 8 febbraio della mancata riapertura degli impianti sciistici, la Lombardia - a buon diritto vista la situazione contagi - entrava in zona gialla. Bene, da allora abbiamo avuto un incremento di ricoveri pari a 533 nei reparti e di 45 in terapia intensiva. Quel giorno il totale dei casi positivi registrati tra le provincie di Milano, Monza e Lecco (zone principali di provenienza dei nostri turisti e proprietari di seconde case che - sia chiaro - del tutto legittimamente sono saliti da noi) sommava a 474. Ieri erano 1.565.
Le persone decedute in queste tre settimane sono state 784.
Anche in Valle negli ultimi giorni si è verificato un preoccupante incremento di casi sul cui numero c'è incertezza visto che non sembra semplice per le amministrazioni comunali reperire i dati ufficiali. "Sono comunque tanti" confida un medico, e questo è un brutto campanello d'allarme che dovrebbe far riflettere un po' tutti.
In attesa della decisione, resta comunque il rammarico del vuoto in cui sono caduti tutti gli appelli alla responsabilità personale, unica medicina, assieme al vaccino, che potrebbe tirarci fuori da questa situazione.