La nomina del sindaco di Casargo (tesserato Fratelli d'Italia), decisa dal presidente della Comunità Montana, quale "consigliere" ad personam per quanto riguarda le Aree Interne (definito anche un po' pomposamente "super-assessore") non è stata evidentemente gradita alla segreteria provinciale di Fratelli d'Italia, tanto che oggi la stessa segreteria ha fatto circolare questo comunicato che riportiamo integralmente.
"Abbiamo deciso - scrive Alessandro Negri, presidente provinciale di FdI - di non presentare la nostra delegazione all'ultima seduta di Giunta della Comunità Montana Valsassina Valvarrone Val d’Esino dove si doveva discutere della strategia Aree Interne. Le motivazioni di questo gesto arrivano dalla volontà di Fratelli d’Italia di rimettere al centro il protagonismo dei territori, non facendo calare decisione dall'alto delle segreterie di partito. Pur rispettando il ruolo politico dei partiti a livello provinciale, riteniamo utile prendere decisioni che possano nascere dal basso, andando oltre ai personalismi che talvolta hanno danneggiato la politica locale. Quindi, restiamo in attesa di trovare risposta alla nostra richiesta di un confronto ampio con tutti i soggetti coinvolti per impostare un metodo di lavoro più condiviso e partecipativo possibile. Questa decisione è stata presa unanimemente a dimostrazione della forza e della compattezza con cui il nostro movimento si appresta ad essere sempre più protagonista, non solo in Valsassina. La nostra volontà resta quella di aprire una discussione all’interno della maggioranza, dove l’interesse per il bene del territorio deve prevalere su tutto ed i progetti legati alla strategia delle Aree Interne, non vengano calati dall'alto. Siamo certi che a stretto giro si possano incontrare le segreterie ed i rappresentanti dei territori, condividendo una linea comune, così che gli Assessori ed i nostri rappresentanti in Comunità Montana possano tornare a dare il loro determinante sostegno".
Dopo anni vissuti nella più assoluta apparente tranquillità, proprio sul filo del traguardo (ricordiamo che dopo le amministrative di giugno l'assemblea verrà totalmente rinnovata) la Comunità Montana inciampa in una nomina evidentemente non concordata tra gli alleati (Lega e FdI).