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Per parlare del regno di Dio, di Dio che ci sta amando con forza e tenerezza, Gesù parla di cose piccole ma che contengono in sé una promessa di una crescita davvero straordinaria. Il seme, il granellino di senape, il lievito sono accomunati dalla possibilità di diventare qualcosa di sorprendentemente grande. La mia piccolezza, la mia fragilità, il mio limite sono agli occhi di Dio qualcosa che può benissimo raccontare la grandezza del suo amore, la realtà sorprendente del regno di Dio. È per me una cosa davvero bellissima, che rasserena e mi lega a lui. Il seme può diventare spiga carica di altri semi, il granello di senape può diventare pianta, il lievito fa fermentare la pasta scomparendo nella farina e regala pane buono e fragrante. In queste cose piccole c’è nascosta una potenza straordinaria.

Noi cerchiamo la grandezza, siamo attratti da cose appariscenti, attendiamo qualcosa che faccia rumore e subito scalpore, diffidiamo dell’ordinario, di ciò che è piccolo e semplice. Ma quando si ha a che fare con Dio non è così. Il grande, il meraviglioso, il risolutivo, la novità disarmante (il Regno di Dio) è frutto di una crescita di qualcosa di piccolo e magari apparentemente insignificante. La prima parabola poi ci dice che crediamo così poco nella potenza della crescita del seme che la dimentichiamo di fronte alla presenza del suo contrario e diventiamo violenti, aggressivi per eliminarlo.  Dedichiamo le nostre migliori energie per estirpare la zizzania, non crediamo nel fatto che comunque il seme del grano buono porterà frutti abbondanti per tutti. Perciò piuttosto dovremmo imparare a vedere e sentire crescere il regno di Dio, accorgerci dell’esplicitarsi della sua potenza vincente.

Noi dobbiamo solo, come possiamo, favorire la crescita di ciò che è presente e promesso nel seme. Dovremmo concentrarci nello stupore dello scorgere segni della presenza del regno. Dovremmo dedicare tempo a investire energie, fantasia e talenti per accompagnarne la crescita piuttosto che concentrarci sul nemico da combattere. Sappiamo indicare benissimo con delusione, risentimento e rabbia dove si trova, cosa distrugge, il male attorno a noi e non sappiamo più dire nulla sul bene, la bellezza, la bontà del regno di Dio che cresce in mezzo a noi.

Aiutiamoci vicendevolmente ad aprire occhi e cuore sul regno di Dio in mezzo a noi. Proviamo durante le nostre celebrazioni a guardarci attorno (non è in questo caso curiosità che sfocia nel pettegolezzo), guardiamo le persone che stanno pregando con noi. Ma quanta bellezza, quanta bontà, quanti riverberi dello splendore del Regno di Dio riconosciamo in molti? Per rimanere nelle immagini delle parabole….Ci sono semi che promettono una bella crescita, ci sono piante che accolgono tante vite, vediamo persone che sono belle perché qualcuno è stato lievito del bene nella loro vita. il cuore si gonfierà di gratitudine e saremmo un po’ di più capaci di essere umili servi del Regno di Dio.

Dopo ore di duro lavoro i Vigili del Fuoco sono riusciti a svuotare parte della carreggiata e consentire il transito nella galleria dell'attraversamento di Lecco sulla sola corsia di sorpasso in direzione nord (ricordiamo che la corsia sud è già aperta a due corsie).

L'unico accesso alla galleria è quello del Bione (non si può entrare da via Aldo Moro). Chi vuole uscire proveniendo da Milano lo può fare al Bione, utilizzando l'uscita Valsassina o quella di Via Fiandra. Non è ancora consentito uscire alle Meridiane.

Si risolve così, almeno parzialmente, una situazione complicatissima e si libera dal traffico di passaggio la sempre più congestionata viabilità cittadina.

Lunedì, con la ripresa anche del trasporto merci, saranno inevitabili incolonnamenti che però sicuramente saranno più gestibili ed accettabili in termini di percorrenza.

Con il taglio del nastro affidato al presidente della Pro Loco di Premana Antonio Gianola (nella foto di copertina il direttivo al completo), questa mattina si è aperta la 12^ edizione di Premana Rivive l’Antico.

Oltre a diversi volontari e figuranti e ai primi visitatori in arrivo in Alta Valvarrone, al momento inaugurale hanno presenziato anche il sindaco di Premana Elide Codega, il sottosegretario regionale Mauro Piazza, il consigliere regionale Giacomo Zamperini e il presidente della Comunità Montana V.V.V.E.R. Fabio Canepari. Presenti anche diversi amministratori locali, oltre al parroco di Premana don Matteo Albani e ad alcuni tra gli ex presidenti della Pro Loco.

L'intervento della sindaca Elide Codega

Quest’anno l’apertura della manifestazione è stata caratterizzata dal toccante momento dedicato al ricordo di Daniele Tenderini, ex numero uno del sodalizio premanese mancato tragicamente lo scorso anno. Gianola ha “staccato” il primo biglietto di PRA 2024 in ricordo del “Dani” e lo ha posto in una cappelletta bianca a pochi passi dall’ingresso del percorso.

Il biglietto nella cappelletta a ricordo di Tenderini

Il tracciato, che salendo dalla zona industriale di Giabbio arriva in paese accompagnando i visitatori in un vero e proprio tuffo nel passato, rimarrà aperto fino alle 20.00 di questa sera, sabato 12 ottobre.

Domani, domenica 13, riaprirà alle 8.30 e sarà accessibile sempre fino alle 20.00.

La biglietteria rimane aperta oggi fino alle 17.00 e domani dalle 8.30 alle 16.30. I biglietti sono in vendita al prezzo di 12 euro per gli adulti e 5 euro per i ragazzi. Ingresso gratuito per i bambini fino a 6 anni. Nel costo del biglietto è incluso l’ingresso omaggio al Museo Etnografico di Premana.

C'era anche una rappresentanza della Valsassina nella delegazione della sezione ANA di Lecco presente ieri a Vipiteno alla caserma Menini-De Paoli in occasione della cerimonia del passaggio di consegne al comando al comando del 5° Reggimento alpini dell’Esercito tra il Colonnello Giulio Monti, cedente, e il Colonnello Riccardo Venturini, subentrante.

Il Colonnello Riccardo Venturini

Il Colonnello Monti, fra altro, ha anche comandato il Battaglione Morbegno (che fa parte del 5° Alpini), i cui legami con il nostro territorio sono fortissimi (basti pensare alla chiesetta del Pian delle Betulle).

Per il Colonnello Venturini si tratta di una nuova esperienza nella regione Trentino Alto Adige dopo aver ricoperto l’incarico di Addetto Aggiunto per la Difesa nella città di Vienna e Consigliere Militare della rappresentanza permanente d’Italia presso l’OSCE.

Oltre a quella lecchese, tra le altre, hanno presenziato Bergamo, Colico, Palmanova, Udine, Parma e Valle Camonica. 

Una bella iniziativa quella dell'Associazione Harmonia Gentium, da sempre impegnata a diffondere il messaggio della Musica soprattutto tra le giovani generazioni con ben 14 edizioni del Festival Europeo per Cori Giovanili.

Quest'anno il consiglio presieduto da Ornella Ghezzi è partito dalla domanda "come possiamo fare per far appassionare i nostri giovani al canto corale?". E così si è pensato di creare un momento di confronto non con una formazione qualsiasi, ma con uno dei cori più importanti al mondo, il Jitro di Hradec Kralove in Repubblica Ceca, il quale, peraltro, si è già esibito in diverse occasioni nella nostra provincia.

Degli istituti intepellati hanno aderito la Don Ticozzi di Lecco (Direttore Giorgio Spreafico), il Grassi di Lecco (Direttrice Mariagrazia Liguori), il Volta di Mandello (Direttore Alessandro Milesi), il Volta di Calolziocorte (Direttore Alberto Sgrò) e il San Giovanni Bosco di Cremeno (Direttrice Anna Vascakova). 

Gli insegnanti ed i loro ragazzi questa mattina sono in Sala Ticozzi per un workshop che li vedrà impegnati a preparare - assieme ai più esperti coetanei diretti dal M° Jiri Skopal - alcuni brani che presenteranno stasera nel concerto programmato per le ore 21 nella cornice della Basilica di San Nicolò (ingresso libero).

Il Coro Jitro, fondato nel 1973, è un complesso complesso di circa 350 bambini tra i 4 e i 19 anni che frequentano cinque diverse classi. L'ultima tappa prima di entrare nel coro principale per i bambini è la Jitříčko, in cui si svolgono le prove con il coro principale. Oltre al canto e all'educazione vocale, ai bambini viene insegnata la teoria musicale e l'intonazione fin dalla tenera età. 

Mentre il tunnel del San Martino al momento di scrivere queste righe è ancora chiuso e tutti attendiamo la buona notizia della sua riapertura, stamattina il quotidiano "Il Giorno" pubblica un commento del Prof. Andrea Tintori, paleontologo, sicuramente tra i maggiori conoscitori del gruppo delle Grigne cui il San Martino fa parte.

Ebbene, cosa dice Tintori?

In sostanza che il tunnel era stato "realizzato in corrispondenza della superficie di scorrimento del blocco meridionale, il Coltignone". Tintori aggiunge che "il Prof. Gaetani, che ebbe il permesso di seguire gli scavi nelle gallerie se ne rese conto e ne parlò al capocantiere".

Quest'ultimo, sempre secondo il paleontologo, non ne sapeva nulla perchè nella relazione geologica non se ne faceva menzione.

Ecco il link all'articolo completo: Allagamenti e cantieri, a Lecco strade ormai al collasso. E il traffico rischia ogni giorno la paralisi (ilgiorno.it)

A noi non resta che attendere. Nel frattempo, fatto di non secondaria importanza, oggi a Lecco è previsto il passaggio del Giro di Lombardia il cui percorso prevede l'attraversamento di Garlate e Pescate per poi dirigersi verso Onno toccando, insomma, un punto in questa circostanza assolutamente nevralgico della viabilità lecchese che a rigor di logica non può essere interrotto sia pure per consentire il transito ad una corsa così importante.

Attendiamo gli eventi e pubblichiamo tre foto dell'allagamento.