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Domenica, 02 Marzo 2025 20:12

BARZIO: “PRIMO DONO” E “NATI PER LEGGERE”, IL REGALO DI BENVENUTO AL MONDO

Mamma Clara e papà Marco, che il 27 dicembre hanno festeggiato la nascita di Elia, hanno ricevuto il regalo che l'Amministrazione riserva a tutti i nuovi nati di Barzio e Concenedo.
Si tratta del kit "Primo dono", iniziativa dell'associazione Tinnamoraraidime a favore dei progetti del reparto di Terapia Intensiva e Patologia Neonatale dell'ospedale Manzoni di Lecco.
Vi invitiamo a conoscere il loro impegno sul sito www.tinnamoreraidime.com.
 
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Inoltre, l'Amministrazione e la Biblioteca Comunale hanno fortemente voluto riattivare il dono di un libro ai neogenitori come suggerito dalle indicazioni di "Nati per leggere", programma nazionale di promozione della lettura in età precoce sviluppato dall'Associazione Culturale Pediatri, dall'Associazione Italiana Biblioteche e dal Centro per la Salute del Bambino, e a cui la Biblioteca Comunale di Barzio ha aderito sin dagli albori.
Nella shopper prodotta in occasione del 50° della nostra Biblioteca, mamma e papà troveranno opuscoli informativi e spunti di lettura per lo sviluppo cognitivo, emotivo e sociale dei figli. Si può approfondire il progetto sul sito www.natiperleggere.it.
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Domenica, 02 Marzo 2025 20:03

MAISSARA IWENA (C.S.C. CORTENOVA) MEDAGLIA D'ARGENTO AI REGIONALI CADETTE SUI 60 PIANI. E IL 9 MARZO APPUNTAMENTO NAZIONALE AD ANCONA

in Sport

Distanze brevissime di scena a Saronno (Varese) ai Campionati Regionali Cadetti/e indoor di Lombardia. Nei 60m ostacoli Livia Angoscini sfonda il muro dei nove secondi: la portacolori dell’Atletica Brescia 1950, seconda nella finale B tricolore 2024 degli 80m ostacoli outdoor, apre con 9.19 in batteria superando di un solo centesimo Anita Colombari (Atl. Estrada), lo scorso anno in finale A tricolore, e poi piazza l’exploit in finale scendendo a 8.91 per vincere con margine sulle avversarie e con oltre due decimi sul precedente personale. L’argento è di Colombari in 9.13 (PB), ma si migliorano anche Sofia Sguera (SAO Cornaredo) bronzo a 9.14 e la multiplista Grace Zefi (Atl. Desio) quarta a 9.18, con l’altra pentatleta Maia Giannetti (Nuova Atl. Fanfulla Lodigiana) quinta (9.49). Serratissimo l’epilogo della finale maschile (nella foto di Davide Vaninetti l'arrivo): Lorenzo Perego (Riccardi Academy) coglie l’oro in 8.56 precedendo di due soli centesimi l’8.58 di Fabrizio Lanzini (GSA Brugherio), miglioratosi in modo nettissimo nella giornata odierna; terza piazza per Enrico Fulgione (Atl. Vignate) in 8.73 precedendo l’8.78 di Lorenzo Cazzaniga (Euroatletica 2002).

Laura Talfani (Atl. Meneghina) e Riccardo Ghidotti (Atl. Estrada) sono invece i campioni regionali dei 60m piani nella rassegna allestita al PalaDozio dall’OSA Saronno. Talfani vince il duello con la classe 2011 Maissara Iwena (CS Cortenova): entrambe chiudono in batteria a 7.94 con la lecchese davanti per millesimi, poi in finale la milanese piazza lo sprint da 7.80 (PB pareggiato) per l’oro con Iwena (ancora 13enne e partita non al meglio) argento in 7.92; appena sopra gli otto secondi le inseguitrici: Laura Caresana (CUS Pavia) è bronzo in 8.01, poi terminano Martina Morello (Atl. Meneghina) e Luna Remassi (Atl. Estrada) rispettivamente a 8.09 e 8.10 (8.08 e 8.06 in batteria). Ghidotti, al primo anno di categoria (è nato il 23 aprile 2011) e con i colori dell’Atletica Estrada, risolve vittoriosamente un “enigmatico” 60m maschile: arrivato con 7.40 di PB, si migliora a 7.39 in batteria (due centesimi peggio del miglior crono a 7.37 di Fabio Giudice/Atl. Riccardi Milano 1946 e stesso tempo di Guido Testa/AG Comense), poi scende fino a 7.32 per vincere la finale davanti a Guido Testa, portatosi a 7.34, e a Christian Limonta (Atl. Triangolo Lariano), bronzo in 7.39; Fabio Giudice è quarto in 7.41, in quinta piazza Gabriele Saia (Atl. Desio) a 7.44.

Tutti i risultati ottenuti in questo fine settimana sono indicati per la composizione della rappresentativa lombarda che gareggerà il 9 marzo ad Ancona nella competizione nazionale indoor Under 16 “Trofeo Sportissimo-Ai confini delle Marche.

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L'arrivo dei 60 m. Cadette

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Domenica, 02 Marzo 2025 09:13

DON STEFANO COMMENTA IL VANGELO DELL’ULTIMA DOMENICA DOPO L’EPIFANIA

in Cultura

Mi permetto, anche con una certa vergogna a dir la verità, di commentare questo brano di vangelo con le parole di un canto che anni fa ho composto proprio partendo dalla preghiera su questo brano di Vangelo. Il protagonista è Zaccheo, un pubblicano. Un uomo che lavorava per coloro che occupavano Israele e per loro riscuoteva le tasse. Non gli bastava quello che i romani gli retribuivano, probabilmente “faceva la cresta” sul dovuto. Certamente era cercato da qualcuno che contava sulla sua amicizia per particolari favori o raccomandazioni come sicuramente era tenuto alla larga da coloro che lo consideravano un venduto e un ostinato peccatore. Il suo nome era “curioso” e “paradossale” rispetto quello che di fatto era. Zaccheo poteva avere due significati: “puro” e “Dio ricorda”. Nel canto cerco di descrivere il suo l’incontro inaspettato e incredibile con Gesù.

Io mi tuffo nei tuoi occhi, mi ritrovo in fondo al cuore, come è pieno di emozioni, come è pieno di persone. Chissà com’è che porti tutto e tutti dentro te e c’è persino un posto anche per me che giro a vuoto intorno.

Zaccheo voleva vedere Gesù. Non dice il Vangelo che voleva incontrare Gesù. Ma mentre è sulla pianta per vederlo invece incrocia il suo sguardo. E’ Gesù che lo cerca, così come faceva sempre, come aveva fatto tante volte. E dal suo sguardo inizia tutto. I suoi occhi sono una finestra sul suo cuore e Zaccheo lo riconosce pieno di emozioni, di incontri, di ospitalità di condivisione, di amore donato, perdono e stima offerti a tutti in modo esagerato. Uno sguardo disarmante, buono. Capisce dallo sguardo e dall’essere chiamato per nome che già abitava in quel cuore. Uno sguardo che promette una pienezza di vita, una verità, una libertà fino a quel momento mai provate.

Non c’è tempo per capire come hai fatto a indovinare che cercavo vie di uscita al mio triste naufragare. Chissà com’è che mi ritrovo a casa insieme a te che coraggiosa, nuova, pazza idea: amare un peccatore.

Finalmente istantaneamente e improvvisamente ha piena consapevolezza di ciò che da tempo stava vivendo. Riconosce la sua povertà, la sua insoddisfazione, il suo bisogno di vita vera. Ha bisogno di sapere dove andare, cosa fare per vivere davvero.

Si sente amato anche se non meritava nulla, anche se avrebbe dovuto ricevere rimproveri da Gesù. In Gesù, nel suo sguardo e nelle sue parole c’era un Vangelo incredibile: Zaccheo sei amato anche se peccatore!

Gesù alza lo sguardo per vedere Zaccheo. E’ in basso. Gesù ama l’abbassamento, la kenosi. E’ un cammino che compie diverso da quello che compiamo noi, da quello che fino a quel giorno ha compiuto Zaccheo. L’uomo vuole salire, andare in alto e vorrebbe guardare sempre tutti dall’alto in basso. Gesù ama il contrario per raggiungere tutti, per donarsi a tutti e tutti salvare. Chissà se Zaccheo, da lontano, avrà alzato lo sguardo verso il crocifisso,,,l’avrebbe trovato ancora più in basso per esagerato amore verso di noi.

Dove siete derubati presto non ne posso più. Ciò che è tolto torna a voi. Tutto e quattro volte tanto. Chissà com’è che sono più felice adesso che possiedo solamente te che canti il mio nome: Zaccheo finalmente puro, Zaccheo Dio ricorderà, Zaccheo.

Capisce qual’è la vera ricchezza, quella che rende davvero felici, quella che ti fa stare bene, quella che attesta la nostra grande dignità. L’amore di Dio è per noi, proprio e tutto per noi e ci rende finalmente capaci di amare. Ha fretta Zaccheo, come se da tantissimo tempo il suo cuore aspettasse il dono di quell’inestimabile tesoro. L’amore di Dio ci è offerto nonostante il nostro peccato, “mentre” siamo persi nel peccato.

Ha capito la sua verità, racchiusa nel suo nome: “Zaccheo” cioè “puro” perché da un amore infinito e meritato reso finalmente puro. “Zaccheo” Dio gli ricorderà sempre che è figlio amato e reso capace di amare.

Benedetto sicomoro dono della provvidenza benedetti i tuoi rami porta della mia salvezza. Chissà com’è che sono un altro proprio grazie a te. Che mi hai alzato fino al punto che ho visto il paradiso.

Immagino Zaccheo che con il cuore gonfio di gratitudine custodisce il ricordo dell’incontro con Gesù reso possibile da una pianta che a suo tempo offre frutti abbondanti e che quel giorno ha reso possibile per lui gustare il sapore della salvezza, il sapore del paradiso. Sarà sempre lì ad ogni suo passaggio, ad ogni sua sosta sotto le sue fronde a ricordagli che un giorno proprio grazie a lui e alla sua semplice curiosità ha iniziato a vivere davvero.

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Domenica, 02 Marzo 2025 07:11

MERCOLEDI' ALL'UNITRE VALSASSINA SI PARLERA' DI TRUMP

Uno shock anafilattico alle consumate abitudini delle diplomazie occidentali, uno schiaffo continuo in faccia all'Europa ("siete nati per fregare l'America !") , una visione di politica estera come puro business che non rispetta nulla e nessuno tranne il guadagno, sintomatico lo spot con Elon Musk a Gaza su cui piovono soldi.
Una provocazione continua che in soli 40 giorni (ma ne rimangono più di 1400 !) ha ribaltato usi e consuetudini che erano consolidati in 80 anni dalla fine della II Guerra Mondiale: gli amici diventano nemici, a cui applicare dazi del 25%, i confinanti (Messico e Canada) fastidiosi disturbi ma insignificanti, ai nemici di un tempo (Putin) si strizza l'occhio per un nuovo ordine mondiale, in cui l'America non sia relegata all'angolo.
UN ombrello (come quello di Charlie Chaplin) ben piazzato negli oliati ingranaggi di un sistema, quello della politica americana, da sempre funzionante, così avevo già definito l'azione di Trump, che ogni giorno che passa ci sorprende e ci fa chiedere :"Ma com'è possibile che accada davvero questo ?"

Ne parleremo mercoledì prossimo 5 Marzo in un incontro della Università della Terza Età della Valsassina, in Comunità Montana a Barzio, alle ore 16: relatore iniziale, a cui seguirà un dibattito tra gli studenti-soci, il Presidente della Unitre Valsassina Enrico Baroncelli.

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