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Martedì, 23 Aprile 2024 08:24

INTERVISTA A MARIO CERATI , PARTIGIANO DI INTROBIO

in Video

Intervista a Mario Cerati, partigiano di Introbio. Spezzoni di interviste video svoltesi tra il 2009 e il 2010 per il giornale online Leccoprovincia.it.
Gli interventi si sono svolti presso l'Istituto Superiore di Lecco G. Parini (all'epoca Preside Antonio Perrone) presso la Scuola Media di Calolziocorte, presso il domicilio privato di Mario Cerati a Introbio, e infine presso l'ufficio di Direzione della BCC Cremeno (all'epoca Direttore Giuseppe Amanti)

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Martedì, 23 Aprile 2024 07:08

TREDICI ANNI DALLA SCOMPARSA DI MARIO CERATI

Ripubblichiamo un articolo già pubblicato da Valbiandino nel 2011: la figura di Mario Cerati verrà ricordata mercoledi 23 aprile dall'Università della Terza Età Valsassina presso la Comunità Montana

Ci sono uomini, in realta` non molto conosciuti, che hanno attraversato in pieno non solo la storia locale, ma quella con la S maiuscola. Ne e` un esempio Mario Cerati di Introbio, classe 1914, di cui il 3 Novembre ricorre il 10* anniversario dalla scomparsa (morto a 97 anni il 3 Novembre 2011).

Mario era nato a Introbio, presso la casera gestita da suo padre, vicino a quella dei piu` noti Cademartori, oggi ristrutturata e sede della Gildo Ciresa. Da ragazzo frequento' l`allora nuovo Istituto di Ragioneria "Giuseppe Parini", fondato nel 1908 a Lecco, e che durante il Fascismo occupo` la sede in Via Ghislanzoni al posto di quella che era stato il primo domicilio della Camera del Lavoro, fondata nel 1901 (in anni piu` recenti sede della Scuola Media Tommaso Grossi, e poi del Liceo Classico, per intenderci).

Mario ci mise un anno in piu` per diplomarsi, per un motivo di salute:" Prendevo tutti i giorni la corriera per andare a Lecco" - ci ha raccontato nelle sue memorie che piu` volte abbiamo registrato.
"Un giorno venne una nevicata cosi` intensa (prima del riscaldamento globale a volte a Introbio cadevano metri di neve !) che rimasi quasi sepolto sulla strada nell`aspettare la corriera. Mi presi una polmonite che duro` diverse settimane e persi l`anno scolastico".

Riusci` a diplomarsi e pochi anni dopo, dato che era bravo a giocare a calcio, venne chiamato dalla Calcio Lecco come attaccante di punta, dal 1933 al 1937.
"Riuscira` Mario Cerati a segnare goal ?" si chiedevano ogni domenica i giornali dell`epoca, La Prealpina, Il Resegone, e altri giornali locali. Di goals in realta` ne segno` parecchi, mentre nel resto della settimana lavorava ai formaggi con suo papa`.

Poi parti` per soldato, subito prima che anche l`Italia fosse coinvolta nella tragica II Guerra Mondiale.
"Destinazione l`Albania, Tirana, allora appena diventata italiana: Mussolini stesso venne a ispezionarci in sella ad un cavallo prima di lanciarci contro il Montenegro. Una pagliacciata a uso dei fotografi".

La guerra ando` subito male: iniziata il 28 Ottobre del 1940, come fosse stata una passeggiata ai Fori Imperiali per celebrare l`anniversario della Marcia su Roma, vide un`imprevista resistenza dei Greci, che in poche settimane ricacciarono l`Esercito Italiano al punto di partenza, e anche piu` indietro in Albania. Il freddo novembrino e poi invernale sugli aspri monti ellenici, che causo` il congelamento agli arti di molti Alpini commilitoni di Mario, dimostro` subito ai soldati la pessima organizzazione, al di la` delle dichiarazioni roboanti, dell`Esercito "imperiale".

Vari furono i fronti di guerra in cui Mario, prima Tenente e poi Capitano degli Alpini, venne impegnato fino al 1943: la Jugoslavia, anche qui una guerra terrificante che vide degli eccidi da una parte e dall`altra, la Francia, che rappresento` un periodo di tranquillita`, la Resistenza Francese si fece sentire solo negli ultimi anni dell`occupazione tedesca, dal 1940 al 1944 , e infine l`Alto Adige, dove Mario faceva l`istruttore delle giovani reclute.

"Riuscii per fortuna a evitare la Russia !".

L`8 Settembre del 1943 ,la data che segno` effettivamente "la fine della Patria", Mario fu testimone di scene apocalittiche.
"Ufficiali che piangevano, altri che si toglievano la divisa e la buttavano letteralmente alle ortiche, altri che bruciavano i documenti nel loro ufficio, soldati che fuggivano: era il caos piu` totale, nessuno sapeva che cosa fare".

Mario decise di non stare ad aspettare che arrivassero i Tedeschi a prelevarli e a portarli in Germania, nei campi di concentramento.
"Presi una bicicletta, vestito anch`io da civile, e con un viaggio di tre giorni, pedalando soprattutto di notte per non farmi vedere, riuscii a ritornare a Introbio". Si fermo` solo a Bassano del Grappa, vicino al famoso ponte, per vedere sfilare le truppe germaniche che accorrevano a invadere l`Italia :" Quanti erano ! - fu il suo pensiero - la sfilata delle truppe non finiva piu` !".

Ritornato finalmente a casa, dovette anche lui fare una scelta che segno` un`intera generazione: "O di qua o di la'", l`Editto del Maresciallo Graziani non dava scelta. L`Esercito della Repubblica Sociale Italiana era stato costituito, e tutti gli ex militari, oltre ai giovanissimi del 1922-23 e 1924, dovevano parteciparvi, pena la fucilazione.

"Io in Russia non ci vado" fu il pensiero di Mario e di molti giovani ed ex soldati, posti di fronte a una tragica scelta. Mario scelse allora la montagna: sulle valli di Introbio, la Val Biandino, si ritrovarono tanti che decisero di non aderire alla nuova Repubblica Fascista. Molti di loro lasceranno la vita nei rastrellamenti e fucilazioni avvenute soprattutto nell`autunno e nel Dicembre del 1944, ma intanto nasceva la Brigata Rosselli.

Mario partecipo` alla Resistenza, in particolare all`attacco fallito contro la Caserma di Ballabio, che costo` la vita a un giovane partigiano, Ambrogio Confalonieri di Brugherio. L`inverno 1944-45 fu durissimo:"Il grosso della Brigata era fuggito in Svizzera attraversando la Val Biandino e la Val Gerola, io decisi pero` di rimanere a osservare cosa succedeva in Valsassina, dormendo spesso sotto la neve e cercando di sopravvivere come si poteva".

Poi venne il 25 Aprile, la fuga dei Tedeschi, Mario fu inviato a Mandello a trattare la resa delle truppe germaniche, quindi ci furono la cattura di Mussolini a Dongo e la sua fucilazione.

Ma la guerra per Mario non era ancora finita:"Il Comando partigiano mi dette un ultimo ordine, ma terribile: dovevo presiedere il Tribunale che doveva giudicare i reati dei Fascisti della GNR (Guardia Nazionale Repubblicana). Nel caso di reati piu` gravi dovevo inviarli a Monza" (qualcuno di loro venne fucilato dai Partigiani).
La sede del Tribunale partigiano era proprio nella sua ex scuola, in Via Ghislanzoni: "Stavo nell`ufficio del Preside -ricordava divertito Mario - accanto a me due segretarie che stenografavano i verbali di interrogatorio".

Questo delicato incarico ebbe pero` conseguenze pesanti: " Una sera, mentre ero a Introbio e stavo per tornare a casa, alcuni parenti dei Fascisti condannati mi minacciarono di morte: "te la faremo pagare, sei tu il responsabile".

Mario prese molto sul serio quelle minacce: per molti anni si trasferi` dalla sua amata Introbio nella provincia milanese, a Legnano, dove trovo` lavoro in una ditta di chimica ("facevamo i sedili per la Fiat 600") mentre sua moglie, esperta in Lingue, faceva da traduttrice per gli Americani.

Tornato poi a Introbio negli ultimi suoi anni, per celebrare il 25 Aprile per conto del Comune, chiamato dal Sindaco Eusebio Marconi, nessuno piu` di lui ne era degno, quando mori` sulla sua bara era posto l`inseparabile Cappello degli Alpini.
Cosi` lo vogliamo ricordare, un grande personaggio che merita una lunga memoria !

 

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Martedì, 23 Aprile 2024 06:59

PROSSIMI INCONTRI DELLA UNIVERSITA' TERZA ETA' VALSASSINA

Ricordo i prossimi appuntamenti,in particolare settimana prossima, in occasione della Festa del 25 Aprile, ricorderemo gli atti della Resistenza in Valsassina con Pierfranco Mastalli.

Pierfranco, cugino dei Mastalli di Introbio, oltre ad essere un carissimo amico è anche uno dei maggiori studiosi della Resistenza, su cui ha scritto moltissimi libri. Dalla biografia di "Francio", un partigiano professore di Lettere , Francesco Magni di Introbio, morto in circostanze misteriose nel Lago di Chiavenna nel 1947, alla storia del comandante valtellinese "Gek", quello che fermò a Dongo la colonna nazifascista con cui viaggiava Mussolini, ad altri lavori molto interessanti.

Con lui ricorderemo, giovedi 24 aprile presso la Comunità Montana alle ore 16,  la figura veramente straordinaria dell'introbiese Mario Cerati, un uomo che ha viaggiato realmente all'interno della Storia (quella con la S maiuscola) in tutti i terribili anni della II Guerra Mondiale: e quanto ci mancano oggi questi anziani dalla memoria straordinaria, mentre qualcuno con incosciente leggerezza evoca terribili scenari di nuova e distruttiva guerra mondiale !

Ricordo anche che Lunedi 29 Aprile ci sarà la terza parte della conferenza su "Dieta e Salute" della nostra preziosissima collaboratrice prof.sa Chiara de Lorenzo. Una conferenza che inizialmente doveva svolgersi in una data sola, ma per l'ampiezza e la profondità della esposizione, e per la gentilezza e la disponibilità della nostra bravissima professoressa, si è dilungata per altre due interessantissime puntate: purtroppo qualcuno che era abituato a cenare a base di mascarpone, taleggio o mozzarelle ha dovuto cambiare abitudini !

Invece il previsto corso di yoga con Martina Melesi, annullato all'improvviso per un evento luttuoso, è stato rimandato sempre di giovedi , precisamente Giovedi 23 Maggio, sempredalle h. 16 alle 18, presso la sua piccola palestra attrezzata.

Tutte le notizie in https://www.unitervalsassina.it
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Martedì, 23 Aprile 2024 06:55

PRESENTATA LA CORSA IN MONTAGNA UTLAC 2024

in Sport

UTLAC 2024: MONTAGNE DEL LARIO PROTAGONISTE DI UN EVENTO SPORTIVO PRESTIGIOSO, CAPACE DI VALORIZZARE IL TERRITORIO.
“UTLAC 30” è una corsa a piedi in semi-autosufficienza lungo i sentieri e rifugi del Triangolo Lariano, con partenza il 12.05.2024 alle ore 9.15 da Piazza Mazzini in Bellagio e arrivo a Lecco, piazza Garibaldi. Il percorso è di 32 km e 1860 metri di dislivello positivo e il tempo massimo è fissato in 8 ore.

A Palazzo Pirelli presentata ieri la manifestazione internazionale di corsa in montagna Utlac, che si snoderà nel magnifico scenario naturalistico del territorio Lecchese, attorno al Lago di Como, con basi vita tematiche per il gusto made in Italy. Presenti oltre agli organizzatori di Utlac, Andrea Gaddi, Marta Poretti e Nicola Pontiggia, il Sottosegretario regionale allo sport con Giacomo Zamperini, Presidente della Commissione Montagna di Regione Lombardia, Alessandro Rapinese, sindaco di Como e Mauro Gattinoni, sindaco di Lecco.

«Questo appuntamento sportivo, che vede protagonisti 50 Comuni, 3 Province, 5 Comunità montane, possiede le carte necessarie per aspirare a divenire un evento internazionale, particolarmente attento alla sicurezza ed alla sostenibilità. Tutto questo permette di rendere la montagna protagonista a 360 gradi che, al di là di gare e sport, promuove il Lario, fruibile e visitabile tutto l’anno. Tengo molto a congratularmi ed a ringraziare l’organizzazione di UTLAC, in particolar modo, Andrea Gaddi, in grado, con questo importante evento di creare partnership con sponsor di rilievo e di coinvolgere sempre più appassionati. Quest’anno, infatti, la gara conta già oltre 800 iscritti, il doppio rispetto allo scorso anno.»

Tre le tipologie di percorsi e distanza: Utlac 250, evento di Endurance Trail in regime di semi-autonomia lungo i sentieri delle montagne del Lago di Como che si sviluppa per 254 km e 12.480 metri di dislivello su sentieri molto vari, dalle mulattiere ai single tracks, da tratti in riva al lago alle montagne. Vi è poi Utlac 60, evento di Ultra Trail, in regime di semi-autonomia lungo i sentieri delle montagne del Triangolo Lariano, con un percorso che si sviluppa per 64,6 km e 3.580 metri di dislivello sui sentieri, che dal lungolago di Como salgono a Brunate per poi addentrarsi nella dorsale del Triangolo Lariano ed infine Utlac 30 evento di Trail, una corsa in montagna di media distanza lungo i sentieri delle montagne del Triangolo Lariano, gli ultimi 30 km della Utlac 250. Il percorso si sviluppa per 32 km e 1.872 metri di dislivello sui sentieri che da Bellagio portano nei boschi del Triangolo Lariano e i sentieri di montagna dei Corni di Canzo.

Il Sottosegretario allo Sport ha evidenziato al riguardo come la Regione abbia, attraverso un bando, finanziato questo evento, che valorizza i territori protagonisti grazie alle numerose attività, con quattro giorni di corsa, con atleti provenienti da ogni parte del mondo, che apprezzeranno il contesto montano, sia a livello storico culturale che ricettivo.

Giacomo Zamperini

 

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Lunedì, 22 Aprile 2024 17:09

CELEBRATO IN BIANDINO L'80° ANNIVERSARIO DELLA BRIGATA ROSSELLI

Nemmeno il tempo inclemente e la neve che ad un certo punto è scesa ad imbiancare la Val Biandino, ha fermato i partecipanti alla celebrazione organizzata da ANPI dell'80° della brigata Rosselli presso il cippo che ricorda il sacrificio dei fratelli Guerino e Carlo Besana.

La giornata, conclusasi al Rifugio Tavecchia, ha visto la partecipazione del gruppo musicale Le radeau de la Musique.

Presenti esponenti dell'ANPI tra cui il responsabile valsassinese Angelo Pavoni.

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Lunedì, 22 Aprile 2024 14:00

IL CORDOGLIO DELLA FAMIGLIA CAROZZI PER LA SCOMPARSA DI DONATA BARONE

Carozzi Formaggi è profondamente addolorata nel comunicare la scomparsa di Donata Barone in Carozzi, avvenuta ieri 21 Aprile 2024. Guidando l’azienda al fianco del marito Roberto, Donata lascia un’impronta indelebile nella comunità aziendale e nel territorio della Valsassina.

Donata non era soltanto la mente strategica dell’azienda; era anche una mentore per i suoi tre figli, Aldo, Vera e Marco, che cresciuti all’interno dell’azienda, hanno imparato da lei l’importanza dell’innovazione e della dedizione giornaliera al lavoro. La sua scomparsa lascia un vuoto incolmabile non solo nelle loro vite ma in tutto il tessuto della Carozzi Formaggi.

Carozzi Formaggi desidera ringraziare tutti per il supporto e la comprensione in questo momento difficile e invita chiunque desideri esprimere condoglianze o condividere ricordi di Donata a farlo attraverso i nostri canali ufficiali.

La camera ardente è stata allestita presso la sede dell’azienda in via Provinciale a Pasturo, il funerale si terrà martedì alle ore 15.00 nella chiesa parrocchiale di San Lorenzo, a Ballabio Inferiore.

In onore di Donata, il punto vendita e il bistrot Da Carozzi rimarranno chiuso fino a domenica 28 Aprile, con riapertura lunedi 29 Aprile.

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