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Domenica, 30 Luglio 2023 18:16

E ANCORA UNA VOLTA UN GRANDE GIIR DI MONT!

in Sport

Premana (LC), 30 luglio 2023_Che gara questa della XXIX edizione del Giir di Mont, tenutasi oggi 30 luglio a Premana! Un acquazzone notturno ha rinfrescato l’aria dell'alta Valvarrone e ha caricato gli entusiasmi e le capacità tecniche, che qui si sono espresse al massimo, per dare alla competizione colpi di scena e spettacolo a non finire. Con una presenza inaspettata quanto travolgente sull’esito della gara, è arrivata la presenza del campione Cesare Maestri, che ha confermato la sua partecipazione agli organizzatori solamente nella tarda serata di venerdì, alla sua prima volta a Premana e alla prima volta anche su una distanza per lui più lunga di quelle normalmente affrontate. E chiude da campione sul primo gradino del podio. Per le donne si è imposta fin dall’inizio l’atleta qui ormai di casa, Lucy Wambui Murigi, per la seconda volta oro su questo percorso di 32 chilometri.

Ma vale la pena raccontare questo ventinovesimo Giir di Mont, che quest’anno era tra l’altro alle prese con le prove tecniche di una innovativa diretta in fase di test in vista del trentennale del prossimo anno.

La partenza e fino poco dopo la metà della gara, all’Alpe Rasga dov’è posto il 4° intermedio alla testa davanti a tutti e con un distacco che si manteneva intorno al minuto e mezzo sembrava non avere competitor il keniano Lengen Lolkurraru, ma nel tratto dove inizia l’ultima e più lunga salita verso l’Alpe Deleguaggio, qualcosa per lui non ha funzionato ed è entrato in crisi, facendosi raggiungere dal seguito e chiudendo alla fine in quinta posizione con quasi tre minuti e mezzo dalla prima posizione. Cesare Maestri, con un passo e una forma splendida che non lo ha mai visto cedere un secondo anche in un chilometraggio a lui non abituale, lo ha sorpassato proprio durante la terza, ultima e più dura salita, per chiudere primo con 3h20’10”, ma non senza temere per la propria posizione, perché dietro a lui in rimonta Cristian Minoggio recuperava e dava il suo meglio come sempre nell’ultima discesa da Deleguaggio all’arrivo in piazza, e recuperava velocissimamente i due minuti di distacco fra di loro, per chiudere secondo solo dopo 22” con 3h20’32”. Grandissima prestazione anche per il padrone di casa Mattia Gianola che, dopo essere partito, è rimasto sempre nei pressi del suo compagno di squadra in Dinamo Running Team tra le prime cinque posizioni e che torna terzo sul podio in 3h 25’08” ribadendo con lui la configurazione vincente della scorsa edizione. Dietro a lui quarto l’iridato Luca del Pero (Sky Lario Runners) con 3h26’17”.

Maestri29Giir di Mont by FrancescoBergamaschi

Non meno emozionante la classica 32 km femminile con la iniziale inaspettata defezione della detentrice del titolo Elisa Desco a causa di un problema dell’ultimo minuto alla caviglia. La gara si è svolta in maniera comunque più equilibrata e ha visto Lucy Wambui Murigi con i colori dell’Atletica Saluzzo, vincere tra le incitazioni del consueto caloroso e folto pubblico. La keniota è rimasta sempre alla testa dalla partenza con Martina Valmassoi seconda e a distanza ravvicinata in tutta la prima parte, mentre invece ha preso più distanza a partire dal GPM a Larecc, dove è arrivata sola in vetta e ha dominato fino alla fine arrivando al traguardo in 4h02’56”. La poliedrica campionessa bellunese della ASD S.S. Limonese, che domani partirà per gli allenamenti sul Monte Bianco, chiude con 4h10’06” e porta a caso un meritatissimo argento. Terza sul podio con quasi ben dieci minuti di distacco da lei e diciotto dalla pantera keniana la rumena Ingrid Mutter (Team Scarpa) con4 h20’59”.

Murigi29Giir di Mont by FrancescoBergamaschi

Coinvolgente e vissuta esattamente con lo stesso spirito entusiastico da parte sia del pubblico che degli atleti, la sorella minore di 18 km quest’anno per la prima volta dal suo esordio ha potuto vantare un numero di partecipanti più alto della gara maggiore e soprattutto con un numero di interessantissimi giovani “classe 2005” che si sono trovati a confrontarsi con i big del mountain running. Si aggiudica l’oro un inarrivabile Ephantus Mwangi Njeri della società sportiva amica Run2gether che, fin dall’inizio solo e distaccato dal resto del gruppo, vince e batte il tempo siglato dal compagno di squadra Ebenyo Abraham Ekwam lo scorso anno (1h36’53”) scrivendo il nuovo record del percorso rivisto dopo le alluvioni: quasi tre minuti in meno e uno splendido 1h33’08” destinato a rimanere per un bel po’ il migliore da battere. Secondo posto meritatissimo per Lorenzo Cagnati (La Recastello) che migliora il proprio tempo su questo tracciato e che rimane, pure lui, sotto quello del 2022 con 1h35’50”, mentre terzo a nove minuti arriva il valtellinese Erik Canovi (Pol. Albosaggia) con 1h42’38”, giovanissimo (2005) alla sua prima esperienza e sicuramente da tenere d’occhio.

La “Mini” Giir di Mont al femminile ha visto una trionfante Alice Gaggi: 1h54’49” e il suo sorriso a ricordo di questa splendida gara, sua prima partecipazione a Premana, dove non ha mai perso il primo posto, e dove non poteva da campionessa non portare a casa il gradino più alto del podio con la verde maglia de La Recastello Radici Group. Argento per Giulia Pol della Black Warriors della che chiude con 2h01’38” e bronzo alla francese Noemie Vachon con 2h2’01”.

Podio M 29 Giir di Mont credit Marco Gulberti

Podio Giir di Mont 32 km maschile

Podio F 29 Giir di Mont credit Marco Gulberti

Podio Giir di Mont 32 km femminile

Premiazioni Podio MAschile 29 Giir di Mont 18 KM

Podio Giir di Mont 18 km maschile

Premiazioni Podio Femminile 29 Giir di Mont 18 KM

Podio Giir di Mont 18 km femminile

 

Le classifiche complete su

https://www.endu.net/it/events/giir-di-mont/results

 

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Domenica, 30 Luglio 2023 08:24

DANILO VITALI DONA 41 SCULTURE ALLA COMUNITA’ DI BELLANO

in Cultura

Le opere costituiranno l’esposizione permanente nello Spazio San Nicolao

Al via in settembre la ristrutturazione finanziata dal bando rigenerazione urbana borghi di Regione Lombardia

Lo scultore del rame Danilo Vitali ha donato 41 opere al Comune di Bellano con il vincolo che siano esposte al pubblico in forma permanente e che la collezione sia inalienabile. “Sono felice e onorato - racconta l’artista - di consegnare l’intera mia opera al mio paese proprio ora che l’arte è stata assunta come cifra identitaria. Mi riempie di emozione tornare nello spazio San Nicolao a dieci anni di distanza dalla mostra “La via del rame” allestita proprio dagli allora giovanissimi Rocco e Oliviero Vitali che hanno curato il progetto di ristrutturazione e di allestimento”.

Oggi, sabato 29 luglio il Consiglio Comunale all’unanimità ha approvato l’accettazione di tale donazione, un passaggio importante che sancisce la volontà dell’ente di valorizzare l’arte di Danilo e di farne uno dei perni del progetto culturale in atto.

“L’appalto è stato affidato a Luzzana restauri” - afferma il sindaco Antonio Rusconi – “che ha già realizzato egregiamente il restauro della Ca’ del Diavol. Il lavoro di Danilo ci sta particolarmente a cuore ed è un tesoro di Bellano che è doveroso conservare e tramandare ai posteri. Ringrazio di cuore Danilo Vitali, cittadino Benmerito per la sua arte, che con questo gesto di straordinaria generosità dichiara il suo affetto e il suo legame con Bellano. Non vediamo l’ora di poter nuovamente ammirare la via del Rame a San Nicolao”.

L’apertura del cantiere è prevista per i primi di settembre e l’apertura è programmata per i primi mesi del 2024. L’expertise depositata da Art Studio Pedrazzini di Milano ha quotato il valore della donazione 169.200 euro.

Dopo la Cà del Diavol, si aggiunge così una seconda tappa al percorso BAC - Bellano Arte e Cultura che prevede la rigenerazione dell’intero centro storico di Bellano attraverso l’apertura di siti dedicati all’arte.

 

DANILO VITALI

Danilo Vitali, nato a Bellano il 4 settembre 1935, è fratello del pittore Giancarlo Vitali. Figlio di pescatori, nel 1970 inizia la riscoperta dell’antica tecnica dello sbalzo e del cesello su lastra di rame. Negli anni successivi, sempre da autodidatta, passa alla personalizzazione tecnica del tuttotondo. Le 41 opere che dal 2024 saranno esposte nello spazio San Nicolao interamente ristrutturato, rappresentano un percorso antologico che va dall’inizio degli anni Novanta al 2020. Si tratta di pezzi unici che indagano il grande tema della natura vegetale e animale: un fico maestoso carico di frutti è l’opera più grande, attorniata da melograni, mele, pere, una generosa verza, un imponente cactus; e ancora i pesci che riportano Vitali al mestiere di famiglia, la pesca. Pesci di lago, gli agoni principalmente, i persici, le trote, le alborelle ma anche il misterioso pesce San Pietro. E ancora i tanti animali totemici: la capra, il gallo, gli uccelli. L’insieme, nell’allestimento progettato, restituisce una sorta di giardino dell’Eden, di rame.

 

SPAZIO ESPOSITIVO SAN NICOLAO

La chiesa era connessa al piccolo Convento degli Umiliati, un movimento laicale che ebbe molta presa fra Piemonte e Lombardia e che fu poi soppresso nel 1571 ed “era ubicata nel punto in cui l’antica strada per Dervio (dove sorgeva una tra le case umiliate più importanti della regione) e l’alto lago si immetteva nelle strette vie del borgo. Il ciclo di affreschi dichiara una mano qualitativa che molti studiosi individuano nella figura del Maestro di Bellano, la cui personalità emerge chiaramente, nel ventennio che chiude il Trecento e apre il Quattrocento, in molti affreschi del comprensorio lacustre”.
L’intervento di risanamento e restauro prevede la realizzazione di un soppalco dove saranno esposte in modo permanente le opere di Danilo Vitali, mentre il piano inferiore rimarrà destinato ad esposizioni temporanee ed eventi culturali. Il restauro riguarderà anche gli affreschi presenti che risalgono al 1600. L’importo dell’intervento ammonta a 500.000 euro ed è finanziato dal bando “rigenerazione urbana borghi” di Regione Lombardia e con fondi propri del Comune.

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Domenica, 30 Luglio 2023 08:17

LECCO: CRESCE IL VERDE, MA NEL POSTO SBAGLIATO

Per cercare di mitigare gli effetti del cambiamento climatico è auspicabile avere sempre più verde nelle città, contrastando l’eccessiva cementificazione e la crescita, per qualsiasi motivo, di superfici asfaltate.

Un eccellente soluzione e sistema è quello di aumentare le superfici verdi, ma soprattutto mettere a disposizione della città sempre più alberi, che offrono ombra e favoriscono l’interscambio traanidride carbonica e ossigeno.

Tutte le città dovrebbero cercare di piantumare quanta più superfice a disposizione, il che aiuterebbe a diminuire i terribili effetti della CO2.

In queste settimane l’amministrazione comunale di Lecco sta approntando l’ennesima rotonda provvisoria. Ormai se ne perso il numero, la città è ormai contraddistinta dagli scatoloni rossi e bianchi che delimitano la rotonda provvisoria, in attesa che venga costruita quella definitiva.

L’ultima in ordine di tempo riguarda Piazza Manzoni, interessata dai lavori della nuova rotonda. Peccato che per costruirla, se ne sentiva proprio il bisogno?, si stanno riducendo le aiuole che abbellivano il monumento al Manzoni.

Questi piccoli spazi verdi erano già di misura ridotta, ora, con il nuovo disegno della rotonda, in pratica le auto passeranno proprio ai piedi della statua. Chissà cosa penserà il nostro caro scrittore.

Di contro, in via Arlenico, sempre in lecco, gli alberelli che costeggiano la via sul lato sinistro, hanno pressochè raggiunto la metà della carreggiata, creando disagio in quanto furgoni e auto debbono percorrere la via portandosi all’estremo lato destro, in quanto vi è il serio pericolo di investire i pedoni, urtare i rami e non vedere il resto della strada.

Insomma sembra tutto il contrario di come dovrebbe essere concepita e gestita un città a misura d’uomo.

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