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ARGOMENTO:

L`ASSOCIAZIONE GENITORI SCRIVE A DRAGHI E AI MINISTRI 05/03/2021 16:57 #138

  • AGE Associazione Genitori
  • Avatar di AGE Associazione Genitori Autore della discussione
Oggetto: Associazione Genitori e chiusura delle scuole. Urgenti interventi per le famiglie
Ill.mi Sigg. Ministri,

l’Associazione Italiana Genitori A.Ge. opera in Italia dal 1968, articolata in oltre 100 associazioni locali. Siamo un osservatorio nel territorio, da sempre in dialogo con le istituzioni, in modo particolare con il Ministero dell’Istruzione.
Preoccupa tutti l’andamento dei contagi da virus Covid SARS 19, in particolare nelle diverse variantiche si diffondono e colpiscono anche bambini e giovani. Ci preoccupa, altresì, la reiterazione di provvedimenti di chiusura delle scuole, di ogni ordine e grado, in ampie zone appartenenti alla fascia “arancione rinforzato”. Purtroppo anche in altre aree del Paese, sia pure con rischio inferiore, provvedimenti locali mantengono chiuse le scuole. La DAD è svolta con impegno in gran parte delle scuole, ma la distribuzione non omogenea delle reti tecnologiche e, soprattutto, la fruizione diversa fra scolari della primaria e studenti della secondaria vanifica gli sforzi compiuti.

La chiusura improvvisa delle scuole, particolarmente dell’infanzia e primaria, è una soluzione di impatto immediato ma assai dolorosa:ci sono scuole e comuni che non hanno avuto contagi o sono sotto la soglia di allarme, eppure si ritrovano chiusi. Soprattutto, ci sono genitori al lavoro e figli a casa, affidati nel migliore dei casi ai nonni (con rischio contagio). La chiusura, spesso improvvisa, delle scuole crea molti problemi alle famiglie, costrette a riorganizzare la propria vita famigliare e lavorativa, con notevole fatica e soprattutto incertezze quotidiane.

La famiglia in Italia è una sorta di “ammortizzatore sociale” ed è ora gravata dalla pandemia, da preoccupazioni per la gestione economica e lavorativa, da affaticamento delle strutture sanitarie (anche solo una visita di controllo, un piccolo problema di un figlio è oggi gravoso da affrontare, per il sovraccarico della sanità). In sintesi, uniamo la nostra voce alle tante che esprimono il grande disagio di molte famiglie italiane.
Dopo un’attenta analisi all’interno dei nostri Direttivi su tutto il territorio Italiano, ci sentiamo di esprimere alcune proposte, che coinvolgono i diversi Ministeri in indirizzo.

Operare perché le scuole, tutte, restino aperte il più possibile. La proposta è praticabile pensando a differenziazioni locali in base ai contagi nei Comuni e/o macroaree, coinvolgendo nelle scelte le autonomie locali e scolastiche. In ogni caso, sia prioritaria l’apertura di scuole dell’infanzia e primarie. Anche solo la riapertura, con gradualità e proporzionalità, di alcune scuole e classi sarebbe un forte incoraggiamento alle famiglie e al mondo della scuola.

Vaccinare il personale della scuola prima possibile, con attenzione ai territori più contagiati. Ci stupisce la difformità di dati dalle diverse Regioni: alcune hanno scelto di iniziare decisamente con la vaccinazione del personale scolastico, altre sono ferme. Il sito del Governo che pubblica i dati ci dice che, alla stesura di questa lettera, la Lombardia ha vaccinato 264 operatori scolastici, la Campania 44.813: numeri troppo distanti! Proponiamo che nella vaccinazione siano prioritari i docenti di sostegno e le scuole dell’infanzia e primarie, maggiormente a stretto contatto con i minori.
Agire decisamente nel potenziamento dei mezzi pubblici, così da consentire a studenti delle superiori e lavoratori di muoversi in sicurezza. Siamo consapevoli che uno dei motivi della chiusura delle superiori è la carenza dei mezzi pubblici. Condividiamo anche le scelte a sostegno delle mobilità sostenibile alternativa (p.e. bicicletta).

Ripristinare bonus educativi, ristori, congedi parentali e incentivare forme di lavoro agile. Non è più sostenibile la chiusura delle scuole a carico delle famiglie! I bonus educativi dovrebbero essere spendibili non solo in babysitting, ma anche in forme di assistenza educativa con associazioni, centri sportivi, ecc., anche nella prospettiva del “dopo Covid” e della necessità, per i minori, di riprendere a vivere la socialità, la mobilità, la vita all’aria aperta.
Come associazione e come genitori desideriamo collaborare, sia in luoghi di dialogo e confronto, sia in campagne di informazione ed educazione.
Confidiamo in un vostro tempestivo interventoe, fiduciosi nel vostro operato, porgiamo distinti saluti.
Associazione Italiana Genitori A.Ge.
La Presidente nazionale
Rosaria D’Anna
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