Piu' di un anno fa come Rifondazione Comunista abbiamo posto 10 domande all'amministrazione comunale e alla Provincia, chiedendo chiarimenti in merito ai mancati controlli sulle devastazioni ambientali e sulle mancate convocazioni delle commissioni provinciali e comunali previste per i controlli sulle cave a Lecco.
Le risposte sono state vaghe e poco esaustive accompagnate da un silenzio imbarazzante anche da parte delle formazioni della 'sinistra istituzionale'.
Successivamente si e' costituito il comitato 'Salviamo il Magnodeno', il dissenso nei confronti delle escavazioni è stato condiviso da molti cittadini, alcuni dei quali hanno approfondito i temi riguardanti il processo di escavazione e le ripercussioni legate ad esso:tenuta idrogeologica,degrado e snaturamento del paesaggio,polveri che durante l' escavazioni si riversano nei boschi e nei quartieri vicini,con luoghi 'sensibili' come ospedale,scuole,oratori.
La continua erosione portata avanti senza sosta ormai da anni, rischia di far sparire in un futuro prossimo luoghi suggestivi cui i lecchesi sono affezionati,come Carbonera,Neguggio e campo dei Boi e, non rappresenta altresì un' ottima cartolina per una città che sta cercando di fare del turismo uno dei suoi punti di forza.
Nella petizione “Salviamo il Magnodeno” proposta dal Comitato sono state raccolte piu' di 30.000 firme che hanno valorizzato ulteriormente le ragioni di questa battaglia e lo hanno investito legittimo interlocutore nella Conferenza dei Servizi, sede nella quale l' azienda Unicalce ha chiesto l' autorizzazione all'ampliamento della cava Vaiolo Alta per ulteriori 2.791.000 metri cubi.
In vista della riunione decisiva del 14 maggio, nel corso della quale Arpa portera' il proprio contributo tecnico decisivo, il Comitato ha convocato un presidio per Domenica 9 Maggio, a partire dalle ore 15 in piazza Cermenati, dove i ci sarà un confronto con i cittadini.
Noi ci saremo e invitiamo tutta la cittadinanza a presenziare.
'IL MONDO E' UN POSTO PERICOLOSO,NON A CAUSA DI QUELLI CHE COMPIONO AZIONI MALVAGIE MA PER QUELLI CHE OSSERVANO SENZA FAR NULLA' A. Einstein