L'ultimo Data Room di Milena Gabanelli sul Corriere della Sera ricorda che la famiglia Borromeo mantiene i diritti di pesca sul Lago Maggiore, incassando poco meno di 80.000 euro all'anno tramite la Fisaps (i pescatori sportivi). I pescatori dilettanti pagano 50-70 euro all'anno, quelli professionisti ben 3.500 euro, per poter pescare i lavarelli.
In base a quale legge ? In base a un diritto feudale che i Borromeo, antica famiglia milanese che ha dato i natali a due illustri arcivescovi, San Carlo nel '500 e Federigo nel '600, aveva acquisito intorno al 1400, ai tempi del Ducato di Milano dei Visconti.
Sono passati solo 600 anni, c'è stata la Rivoluzione Francese che aveva abolito tutti i diritti feudali, e anche qualche altro piccolo avvenimento nel frattempo. Ma il diritto dei Borromeo viene ancora riconosciuto nella Repubblica Italiana.
Ci aveva provato qualche anno fa anche la famiglia che abitava nella Torre di Introbio, le sorelle Trabattoni. "In base a un editto del 1600 - avevano detto all'allora Sindaco Eusebio Marconi - noi come proprietari della Torre dovremmo essere esentati dal pagare l'acqua comunale".
Marconi, che tutto sommato era uomo di buon senso, rispose loro con una risata: forse i pescatori dovrebbero fare lo stesso !
Pubblicato in
Cosi` parlo` Zarathustra