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IL NOME DELLA ROSA DI NATALE

Martedì, 25 Gennaio 2022 07:23 Scritto da  ELIO SPADA

È conosciuto soprattutto come “Rosa di Natale” perché fiorisce nei boschi nella seconda parte di dicembre ma anche a causa della leggenda secondo la quale alcuni fiori di questa specie si sarebbero aperti nei pressi della stalla nel cui interno era appena nato Gesù. Ma il nome corretto è Elleboro. E se vogliamo spaccare il capello in quattro l’appellativo completo è Elleborus niger. Elleborus (di derivazione greca) significa più o meno “alimento mortale”.

Niger perché alcune parti del gambo assumono spesso tonalità molto scure. Come spiega bene il primo termine del nome, l’elleboro (appartenente alla famiglia delle ranunculacee, molte varietà delle quali velenose) è un’essenza vegetale dalle proprietà fortemente tossiche. Come del resto un'altra pianta appartenente alle Ranunculacee: l’aconito, di cui abbiamo parlato l’estate scorsa. E l’Elleborus niger conferma la regola senza rappresentare un’eccezione: è estremamente velenoso. Tant’è vero che un tempo, in piccole dosi, veniva utilizzato come emetico e purgante. Qualcuno confonde le Rose di Natale con i Bucaneve, anch’essi tossici, che in realtà sono molto diversi e hanno fiori più piccoli e pendenti.

Nei boschi della nostra valle ne sono spuntati alcuni qua e là già da qualche giorno, soprattutto alle quote più basse. Gli esemplari riprodotti nella foto non sono ancora del tutto dischiusi. Ma saranno sufficienti due o tre giorni non freddissimi perché l’Elleboro faccia capolino dal manto di foglie secche per spuntare un po’ dovunque insieme ad alcune varietà di primule. Il poeta latino Orazio ne parla nelle “Satire” sostenendo che “La dose più forte di elleboro andrebbe somministrata soprattutto agli avari” ("Danda est ellebori multo pars maxima avaris").

Ultima modifica il Martedì, 25 Gennaio 2022 07:26
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