VALBIANDINO.NET

Valbiandino.net : notizie dalla Valsassina e non solo...

Sabato, 18 Gennaio 2025 20:39

DON STEFANO COMMENTA IL VANGELO DELLA 2ª DOMENICA DOPO L’EPIFANIA

in Cultura

“Non hanno più vino” dice Maria a Gesù durante il banchetto di nozze cui sono stati invitati. Solo lei se n’è accorta e secondo lei è una cosa grave. Non può mancare il vino durante la festa di nozze. Non sopporta il fatto che possa venire meno la gioia. È detto così qualcosa di importante riguardo a Maria che noi spesso trascuriamo per mettere in risalto altro. Lei è preoccupata se viene meno la gioia per noi. Ce la immaginiamo invece preoccupata per il nostro essere peccatori. Certo che la gioia viene meno tante volte a causa dei nostri errori o peccati. Può essere una piccola sfumatura ma è secondo me un aspetto che ci fa comprendere che lo sguardo di Maria assomiglia tantissimo a quello di Dio su di noi.

Non vede il peccato ma figli che si precludono la possibilità di vivere una gioia piena e lei la vuole così per tutti e cosa non darebbe per aiutarli ad averla. Se fossimo davvero certi che Dio vuole la nostra gioia, che non vuole che noi lo avvertiamo come una minaccia alla nostra gioia a causa della sua richiesta di vivere secondo la sua volontà, forse faremmo davvero meno peccati, perché sapremmo fidarci più facilmente di Lui e cammineremmo sui suoi sentieri con entusiasmo.

“Non hanno più vino”. Lo sta dicendo di noi? lo sta dicendo di noi presenti al banchetto di nozze che è l’eucarestia? Ci guarda mentre celebriamo e dice “non hanno più vino”.

Ha ragione? È vero?

Forse si. E, lo sappiamo bene, non è questione di canti tristi o stonati, di omelie sonnifero o scialbe o irritanti, di percezione di essere immersi in tanta ipocrisia e incoerenza.

Non c’è gioia perché non ci rendiamo veramente conto di quello che sta accadendo, perché non avvertiamo più la sorprendente e continua novità dell’amore di Dio verso di noi e diamo tutto per scontato. Non c’è gioia perché non siamo davvero consapevoli della stima che Gesù nutre per ciascuno di noi e realmente ci ritine meritevoli del dono della sua vita. Non c’è gioia perché nella quotidianità della nostra vita trascuriamo di fare qualsiasi cosa ci ha detto Gesù, perché non abbiamo mai preso sul serio il “fate questo in memoria di me”. Proviamo qualche volta a legare Maria a Gesù in questo modo. Entrambi vogliono la nostra gioia, entrambi non sopportano di non vederla dipinta sui nostri volti perché non è di casa nei nostri cuori. E custodiamo in ogni momento della nostra vita., per ogni occasione o cosa che scegliamo o dobbiamo fare la parola di Maria “qualsiasi cosa vi dica fatela” e Gesù che è felice di regalarci il segreto della gioia vera “fate questo in memoria di me”.

Proviamo a vivere l’essenziale: a messa per incontrare il Signore della gioia che desidera ardentemente rendercene partecipi, a messa per nutrirci di ciò che ci rende capaci di fare tutto quello che Lui ci dice.

Leggi tutto...
Sabato, 18 Gennaio 2025 20:39

DON STEFANO COMMENTA IL VANGELO DELLA 2ª DOMENICA DOPO L’EPIFANIA

in Cultura

“Non hanno più vino” dice Maria a Gesù durante il banchetto di nozze cui sono stati invitati. Solo lei se n’è accorta e secondo lei è una cosa grave. Non può mancare il vino durante la festa di nozze. Non sopporta il fatto che possa venire meno la gioia. È detto così qualcosa di importante riguardo a Maria che noi spesso trascuriamo per mettere in risalto altro. Lei è preoccupata se viene meno la gioia per noi. Ce la immaginiamo invece preoccupata per il nostro essere peccatori. Certo che la gioia viene meno tante volte a causa dei nostri errori o peccati. Può essere una piccola sfumatura ma è secondo me un aspetto che ci fa comprendere che lo sguardo di Maria assomiglia tantissimo a quello di Dio su di noi.

Non vede il peccato ma figli che si precludono la possibilità di vivere una gioia piena e lei la vuole così per tutti e cosa non darebbe per aiutarli ad averla. Se fossimo davvero certi che Dio vuole la nostra gioia, che non vuole che noi lo avvertiamo come una minaccia alla nostra gioia a causa della sua richiesta di vivere secondo la sua volontà, forse faremmo davvero meno peccati, perché sapremmo fidarci più facilmente di Lui e cammineremmo sui suoi sentieri con entusiasmo.

“Non hanno più vino”. Lo sta dicendo di noi? lo sta dicendo di noi presenti al banchetto di nozze che è l’eucarestia? Ci guarda mentre celebriamo e dice “non hanno più vino”.

Ha ragione? È vero?

Forse si. E, lo sappiamo bene, non è questione di canti tristi o stonati, di omelie sonnifero o scialbe o irritanti, di percezione di essere immersi in tanta ipocrisia e incoerenza.

Non c’è gioia perché non ci rendiamo veramente conto di quello che sta accadendo, perché non avvertiamo più la sorprendente e continua novità dell’amore di Dio verso di noi e diamo tutto per scontato. Non c’è gioia perché non siamo davvero consapevoli della stima che Gesù nutre per ciascuno di noi e realmente ci ritine meritevoli del dono della sua vita. Non c’è gioia perché nella quotidianità della nostra vita trascuriamo di fare qualsiasi cosa ci ha detto Gesù, perché non abbiamo mai preso sul serio il “fate questo in memoria di me”. Proviamo qualche volta a legare Maria a Gesù in questo modo. Entrambi vogliono la nostra gioia, entrambi non sopportano di non vederla dipinta sui nostri volti perché non è di casa nei nostri cuori. E custodiamo in ogni momento della nostra vita., per ogni occasione o cosa che scegliamo o dobbiamo fare la parola di Maria “qualsiasi cosa vi dica fatela” e Gesù che è felice di regalarci il segreto della gioia vera “fate questo in memoria di me”.

Proviamo a vivere l’essenziale: a messa per incontrare il Signore della gioia che desidera ardentemente rendercene partecipi, a messa per nutrirci di ciò che ci rende capaci di fare tutto quello che Lui ci dice.

Leggi tutto...
Sabato, 18 Gennaio 2025 19:57

SISTEMA SCOLASTICO ITALIANO - ANNO SCOLASTICO 2024/2025: COSA CAMBIA?

Il Ministro Valditara firma l’ordinanza: voti sintetici e voto in condotta in decimi. Si passa così dal sistema dei livelli di apprendimento introdotti dal governo Conte al voto sintetico e questo riguarda la scuola primaria. Da ottimo a non sufficiente. Il voto in condotta in decimi sarà applicato nella scuola primaria di secondo grado. I voti saranno correlati alla descrizione dell’apprendimento di ciascuna disciplina, compresa l’Educazione Civica. Nella scuola secondaria di primo grado, il punteggio inferiore alla sufficienza in condotta, non consentirà l’ammissione all’esame conclusivo. Questo vale anche per le superiori, il cinque in condotta automaticamente provoca la bocciatura.
 
Il Ministro ha commentato “Questa riforma segna un passo importante verso un sistema educativo più chiaro e trasparente. Il voto in condotta mira a rafforzare la responsabilità individuale e il rispetto delle regole. Una particolare attenzione sarà riservata agli studenti con disabilità e con disturbi specifici dell’apprendimento“. La stretta sulla condotta, prevede pene più severe per chi aggredisce il personale scolastico, evidenziando l’attenzione al rispetto delle regole e delle istituzioni, il senso di responsabilità e il rispetto dell’autorità, coinvolgendo le famiglie nel patto educativo predisposto dall’istituto scolastico.

In questa ordinanza oltre a quanto sopra descritto, viene posta l’attenzione all’Educazione Civica le cui linee guida sono ispirate alla Costituzione Italiana. Il rispetto dei diritti fondamentali, la conoscenza delle proprie responsabilità, il contrasto delle dipendenze, la lotta alla mafia, l’integrazione, la consapevolezza dell’appartenenza a una comunità nazionale. La scuola è il pilastro del futuro del nostro Paese. È determinante condividere un patto di corresponsabilità tra scuola e famiglia e ridare ai docenti il ruolo che troppo frequentemente viene disconosciuto anche a livello economico.
Leggi tutto...
Sabato, 18 Gennaio 2025 19:31

ANCHE LE PENNE NERE VALSASSINESI A MERATE PER RICORDARE NIKOLAJEWKA

Centinaia di penne nere provenienti da tutta la provincia hanno raggiunto ieri sera Merate per la commemorazione e il ricordo della battaglia di Nikolajwka di cui il prossimo 26 gennaio ricorrerà l'82° anniversario nonchè, proprio a seguito di questa battaglia, la "Giornata nazionale della memoria e del sacrificio degli Alpini".

A Nikolajewka il 26 gennaio del 1943 andò in scena uno dei più feroci scontri tra le forse italo-tedesche e le truppe sovietiche: solo una minima parte dei soldati italiani riuscì a salvarsi da morte, ferite o prigionia, un evento rimasto nella memoria nazionale e che ogni anno viene ricordato in molte località anche del nostro territorio.

alpmer1

Ieri, come detto, è stata la volta della Brianza e di Merate dove le Penne Nere si sono ammassate in Piazza degli Eroi con l'alzabandiera e la deposizione di una corona al monumento dei caduti alla presenza di autorità civili, militari e religiose.

Presenti il sindaco di Merate, Mattia Salvioni, la presidente della Provincia, Alessandra Hofmann, il tenente colonnello del Morbegno Ferdinando Vaia, il luogotenente dei carabinieri di Merate Edonio Pecoraro, il tenente della finanza Gianluca Mazzei ed altri sindaci del territorio.

alpmer5

Il corteo si è mosso con una fiaccolata per le vie della cittadina sino alla chiesa parrocchiale per patecipare alla S. Messa officiata dal Prevosto Don Mauro Malighetti, ben noto in Valle per aver ricoperto a Primaluna la medesima carica per un decennio. Alla celebrazione, accompagnata dal Corpo Musicale di Merate e dal Coro Stelutis di Brivio, hanno preso parte numerosi labari e gagliardetti.

alpmer2

Don Mauro nell'omelia ha fatto sue le parole scritte da don Carlo Gnocchi nel suo "Il Cristo con gli Alpini" ponendo l'accento sulla gratitudine e riconoscenza e sui valori che si stanno perdendo per strada nel mondo di oggi.

In ultimo è intervenuto il presidente di sezione Emiliano invernizzi.

Autorevole, come sempre, la rappresentativa valsassinese con i gruppi di Cortenova, Introbio, Pasturo, Cassina e Barzio.

alpmer4

Leggi tutto...
Sabato, 18 Gennaio 2025 10:10

CRANDOLA: S. ANTONIO IN PIENO SVOLGIMENTO. E STASERA SCAPINASC!

Sono iniziati ieri sera a Crandola i festeggiamenti per il Patrono S. Antonio, un evento sentitissimo nel piccolo e magnifico borgo dell'Alta Valsassina che si concluderà domani con le celebrazioni liturgiche.

Intanto, però, questa sera entrano in scena i protagonisti assoluti della festa, gli "scapinasc", i mitici ravioli dolci o di carne preparati in grande quantità nelle scorse settimane da un gruppo di espertissime volontarie.

Dopo la cena (su due turni per soddisfare le esigenze di tutti) via alla musica con Ritmo FFF.

Domani alle 10.30 verrà celebrata la S. Messa con la partecipazione della corale di Margno al termine della quale verrà impartita la benedizione a tutti gli animali presenti.

S. Antonio 2025 si concluderà nel pomeriggio con la tradizionale tombolata.

 

Leggi tutto...
Sabato, 18 Gennaio 2025 09:58

DA LUNEDI' SENSO UNICO ALTERNATO SULLA SP67 IN VALVARRONE

La Provincia di Lecco ha disposto la regolamentazione a senso unico alternato gestito da impianto semaforico della strada provinciale 67 Alta Valsassina e Valvarrone in località Valvarrone, dalle 8.30 di lunedì 20 gennaio alle 17.30 di lunedì 17 marzo,per interventi di messa in sicurezza e regimazione “Valle di Creste”.

Leggi tutto...