LA CONTROSTORIA DELLA I GUERRA MONDIALE
La I Guerra mondiale per l’Italia era finita abbastanza bene (anche se moltissimi giovani erano morti e le distruzioni erano ingenti) ma era cominciata malissimo, soprattutto per l’indecisione e la confusione degli alti vertici italiani.
Il Comandante in capo Raffaele Cadorna infatti per mesi intorno al 1914 aveva studiato un possibile attacco alle fortificazioni francesi sulle Alpi.
“Attaccare la Francia dalle Alpi – aveva detto nell’Ottocento il grande stratega militare Von Klausewitz – è come tentare di prendere un toro dalle corna a mani nude”. E in effetti Mussolini se ne accorse una ventina di anni dopo, quando nel Giugno 1940 poche centinaia di soldati francesi riuscirono a respingere l’attacco di migliaia di soldati italiani, con gravi perdite per questi ultimi.
D’un tratto però a Cadorna arriva il contrordine: il nemico non è più la Francia ma l’Austria. Tutto da rifare.
Studiare nuove linee di difesa e di attacco sulle Dolomiti.
Ma come si era giunti a questo ? Il Parlamento era sostanzialmente contrario all’intervento in Guerra. Lo erano i Liberali di Giolitti, il più grande statista italiano dell’epoca, il quale confidava di poter avere larghe concessioni dall’Austria in cambio della neutralità (“Parecchio”, era il suo motto): sicuramente Trento e il Trentino, senza colpo ferire, non la provincia di Bolzano, che era tedesca, su Trieste, che dal Settecento, dai tempi dell’Imperatore Carlo VI, però era un porto libero “in franchigia” (come oggi Livigno) si poteva trattare .
I Cattolici erano sostanzialmente contrari (“L’inutile strage”, la chiamò più tardi Papa Benedetto XV) contrarissimi i Socialisti, che dopo il Suffragio Universale cominciavano ad avere un buon numero di Deputati.
Solo l’Estrema Destra era favorevole: sospinta dai Nazionalisti di Gabriele D’Annunzio, la Destra reclamava un “bagno di sangue” purificatore, che facesse emergere gli eroi. In più era favorevole il RE, Vittorio Emanuele III di Savoia, che firmò l’ingresso in guerra dell’Italia senza nemmeno consultare il Parlamento, obbligandolo a ratificare il Trattato a cose fatte !
Ma perchè dalla parte dell’Intesa e non da quella dell’Alleanza austro germanica ? Con quest’ultima l’Italia aveva un trattato di alleanza che durava da parecchi decenni (dal 1887). Era un trattato si difensivo, ma perchè l’Italia aveva improvvisamente cambiato i suoi alleati ?
Intanto ricorderei la III Guerra di Indipendenza del 1866: l’Italia era alleata con la Prussia di Bismark (che poi diventerà la Germania). Fu grazie alla battaglia di Sadowa, vinta dai Prussiani contro gli Austriaci, mentre noi avevamo perso sul mare a Lissa, che l’Italia ebbe Venezia e il Veneto.
Ma soprattutto l’alleanza era nata per motivi economici. L’Italia aveva un pessimo rapporto con la Francia, soprattutto dopo la Presa di Roma del 1871 (i Francesi si erano sentiti beffati e colti in un momento di debolezza) ed era iniziata una durissima guerra commerciale, sancita da sempre più alti dazi tra i due paesi nel 1878 e nel 1887 , su prodotti che entrambi producevano (vino , seta e tessili, formaggi, abbigliamento ecc.).
L’Italia quindi si rivolse, per i suoi commerci, agli Imperi centrali.
Nel 1914 però intervennero gli Inglesi, che già ci avevano aiutato nella Spedizione di Garibaldi del 1861, ed erano favorevoli ad uno Stato forte nel Mediterraneo in funzione antifrancese, con le loro proposte tentatrici. Trieste e il Friuli, Zara e la Dalmazia e altro ancora: tanto a loro non costava nulla promettere a spese di altri Imperi (promesse che poi nel 1919 solo in parte vennero mantenute, suscitando l’idea revanscista della “vittoria tradita”).
Fu così che si arrivò al “Patto di Londra“, firmato appunto in segreto da Vittorio Emanuele III, un vero tradimento per gli imperi austro-germanici, che non a caso organizzarono nel giugno 1916 la “Spedizione Punitiva” (Strafexpedition).
La “nuova” linea del fronte ? La peggiore che si potesse immaginare. Ora farei notare che mai nessuna guerra in precedenza nella storia umana è stata combattuta in alta montagna, se si escludono le “Guerre Sannitiche” tra Sanniti e Romani (siamo circa nel 330 avanti Cristo !) combattuta però tra le montagne dell’Abruzzo, sicuramente meno aspre delle Dolomiti !
Certo, non si poteva arretrare fino alla pianura e lasciare territorio ai nemici : ma guarda caso, quando lo si fece costretti dalla sconfitta di Caporetto, e la linea venne posta sul Piave, le cose cominciarono a cambiare .
La guerra in montagna , e nelle trincee fu durissima. I soldati venivano mandati in massa a lanciarsi contro le mitragliatrici nemiche, a ondate successive, morendo a centinaia di migliaia (circa 700.000 soldati italiani caduti). Gli alti vertici militari, che avevano studiato a scuola tattiche risalivano all’Ottocento, avevano decisamente sottovalutato la potenza delle nuove “armi di distruzione di massa”.
Le mitragliatrici “in primis”, ma anche i terribili cannoni con bocca da 20 e passa centimetri, i primi carri armati, le bombe e i velenosi gas mortali (Iprite che deriva dalla città di Ypres) e così via. Una strage di soldati. Chi si rifiutava di uscire dalle trincee veniva immediatamente fucilato dai tenenti: molti dei nomi scolpiti nelle varie città nei monumenti ai caduti, anche se non è mai stato riconosciuto ufficialmente, sono proprio di questi poveri soldati !
Insomma, una orribile strage.
Il 4 Novembre 1918 segna la fine di questo, una vera Liberazione per i sopravvissuti. Cominciava però un altro periodo, molto duro e difficile, di durissimi contrasti sociali e di lotte, che portarono al Fascismo.
La “Pax” riformista e Liberale, che tanto bene aveva portato all’Italia (una forte crescita economica e le riforme sociali) era definitivamente tramontata nel 1915: ora cominciava tutta un’altra Storia.
ENRICO BARONCELLI
www.politicamente.eu
FLAVIO, GUIDO, ANTONIO: BENTORNATI A CASA!
Dopo un lungo viaggio che oggi da Katmandu li ha portati a Dubai e da lì a Bergamo, sono rientrati questa sera alla base Flavio Spazzadeschi, Guido Barindelli e Antonio Ratti, protagonisti di una bella storia di amicizia e avventura che li ha portati sulla vetta dell'Himlung Himal, la montagna nepalese che Flavio ha voluto regalarsi per festeggiare il suo 70° compleanno.
Ad accoglierli a Orio al Serio familiari e amici: i tre sembrano in ottima forma e sicuramente avranno molto da raccontare di questa esperienza che abbiamo seguito passo passo assieme ad un bel gruppo di "tifosi".
Ma ci sarà tempo per i racconti (e ci prenotiamo già per ascoltarli).
Adesso è il momento del ritorno a casa, abbracciare tutti i loro cari, salutare gli amici, riprendersi la propria terra dopo aver vissuto per un mese in luoghi lontani.
E per dirla come Flavio, "La storia unisce, Val D'Esino Valsassina Valvarrone Riviera, insieme in Himalaya vincitori".
Bentornati a casa, ragazzi!!!
DOMANI IL VIA ALLA 49^ EDIZIONE DELL'INTERLAGHI DI VELA
Ormai è tutto pronto: sabato 4 novembre prenderà il largo l’edizione numero 49 del Campionato Invernale Interlaghi di vela, Trofeo “Autocogliati Volkswagen”. Sei prove su due giorni nel Golfo di Lecco dopo il maltempo e il lago alto che hanno messo a dura prova gli organizzatori della Società Canottieri Lecco costretti ad un lavoro straordinario per la gestione della darsena scoperta.
Saranno quaranta quest’anno le barche in regata suddivise in sei classi: H22, Fun, J24, Meteor, Orc e RS21. Per quanto riguarda la classe Fun si tratterà anche di una regata a carattere nazionale.
Tra i velisti a dare lustro a questo 49° Campionato Invernale Interlaghi ci saranno: l’esperto e titolato Flavio Favini sul Meteor “Gullisara” del timoniere Enrico Negri; Roberto Spata sull’H22 “Alta Tensione” di Alessandro De Felice vincitore dell’edizione 2022 dell’Interlaghi; Stefano Lillia sul Fun “Furfante” timonato da “Ciccio” Canali e la giovanissima Camilla Michelini (Lni Mandello), 16 anni, campionessa europea juniores della classe 420, al timone dell’RS21 “Camilla”.
Primo start quindi sabato in mattinata, in base alle condizioni del vento (il Tivano da Nord) e poi regate a seguire anche nel pomeriggio sfruttando la Breva (vento da Sud). In serata la cena dei regatanti in Canottieri. La domenica si tornerà in acqua, di prima mattina, per le ultime prove. A seguire, alle 14,30, le premiazioni.
Oltre al Trofeo “Autocogliati Volkswagen” al vincitore assoluto, verrà assegnato anche un premio speciale per il timoniere più giovane che concluderà le regate, messo in palio dal Panathlon Club Lecco. Il 49° Campionato Invernale Interlaghi – rientra nel calendario della Federazione Italiana Vela – è organizzato grazie al contributo del Comune di Lecco, della Camera di Commercio di Como e Lecco e di Acinque. Oltre naturalmente ai numerosi partner da sempre vicini al Comitato organizzatore.
PAUSA NEL MALTEMPO, MA DOMANI TORNANO LE PIOGGE. PERMANE ALLERTA ARANCIONE
Per la giornata di oggi 03/11 l'allontanamento verso Est del sistema depressionario che nelle ultime ore ha interessato la Lombardia determinerà un rapido e temporaneo miglioramento, con precipitazioni in progressiva attenuazione fino a definitiva cessazione.
Dopo la breve pausa asciutta della prima parte della giornata di domani 04/11, seguirà un rapido peggioramento dal pomeriggio per l'ingresso di una nuova veloce perturbazione atlantica.
Tra la sera e la notte previste precipitazioni diffuse sulla regione, guidate da un flusso in quota in intensificazione da Sud-Ovest che avventerà i nuclei precipitativi contro l'ostacolo orografico offerto dalle Alpi e dalle Prealpi centro-orientali.
L'effetto sbarramento dei rilievi favorirà lo sviluppo di piogge fino a moderate e persistenti sui settori alpini, prealpini e di pianura centro-orientale, più probabili nella fascia oraria dalle 18:00 alla mezzanotte. In questo contesto caratterizzato da precipitazioni deboli o moderate di tipo stratiforme non si esclude lo sviluppo di nuclei convettivi, con associati rovesci di pioggia più probabili tra la notte e le prime ore di domenica.
Dalla tarda mattinata di domani 04/11 venti in rinforzo dai quadranti meridionali in montagna e nel pomeriggio ventilazione moderata da Est in pianura.
Verso sera in Appennino non si escludono raffiche da Sud fino a 80-90 km/h.
Sulle Alpi neve al di sopra dei 1200 metri circa, con zero termico in risalita durante la notte e sulle Prealpi quota neve intorno ai 1400 metri, in risalita fino a 1600-1800 metri sempre in nottata
RICORDATA LA VITTORIA DEL 4 NOVEMBRE A PRIMALUNA
Alla presenza del sindaco di Primaluna Mauro Artusi, del Gruppo Alpini di Cortabbio e Primaluna e degli alunni della Scuola primaria, si è tenuta questa mattina a Primaluna la cerimonia in memoria delle vittime di tutte le guerre. Alla deposizione della corona di alloro, davanti al Monumento ai caduti, il consigliere sezionale ANA Erino Delpini ha letto il bollettino della vittoria con il quale il generale Armando Diaz annunciò la vittoria dell'Italia nella prima guerra mondiale, nel 1918.
La lettura dei nominativi dei soldati caduti in guerra è stata affidata sempre alle voci dei bambini,
Infine Delpini, leggendo il messaggio che il presidente Sebastiano Favero aveva inviato, ha spiegato che era importante celebrare questo momento di ricordo al mattino insieme ai bambini della Scuola elementare e alle insegnanti, cosa che di sera non sarebbe stata possibile.
CONFARTIGIANATO LECCO CONSEGNA I PREMI "FEDELTA' ASSOCIATIVA". RICONOSCIMENTI PER AZIENDE DI CASARGO, CORTENOVA, PRIMALUNA E BARZIO
Un momento di festa e di condivisione, che ha permesso a Confartigianato Imprese Lecco di ringraziare per la fiducia le aziende che hanno scelto da 40 e più anni di camminare con l’Associazione al proprio fianco. La 50^ Mostra dell’Artigianato si è conclusa mercoledì con uno degli appuntamenti associativi più importanti: la cerimonia relativa al Premio Fedeltà Associativa, giunto alla ventunesima edizione.
“E’ un momento cui teniamo molto, perché ci permette di incontrare chi ha scelto di averci al proprio fianco da tanti anni, considerandoci ormai alla stregua di una famiglia. Per noi, i nostri imprenditori – che con noi condividono obiettivi e progetti, con noi iniziano e purtroppo a volte terminano la loro attività, a noi si rivolgono per affrontare difficoltà e risolvere problemi – di fatto lo sono. Penso alla nostra struttura, ai dipendenti di Confartigianato Imprese Lecco che per le aziende associate rappresentano volti amici, voci familiari e mani da stringere con piacere. La formalità iniziale lascia il passo alla cordialità e a un rapporto confidenziale che spesso sfocia nell’amicizia”, ha affermato la Presidente di Confartigianato Imprese Lecco, Ilaria Bonacina.
“Questo è il nostro modo di accompagnare le nostre imprese: immedesimandoci nelle problematiche che inevitabilmente si presentano, per aiutarle, con le nostre competenze e i nostri servizi, a superarle”. Problematiche che anche in questo periodo non sono certo di poco conto, considerando che il conflitto esploso in Medio Oriente ha accentuato le tensioni geopolitiche internazionali che continuano ad avere ripercussioni anche sull’economia nazionale. “Ancora una volta dobbiamo confrontarci con incertezze e timori che inevitabilmente avranno ricadute su consumi e investimenti; in altre parole, sul nostro lavoro. Ma, come sempre, i nostri artigiani sapranno superare anche questi ostacoli, come hanno ampiamente dimostrato nel corso degli anni”, ha aggiunto la Presidente Bonacina.
A dimostrarlo sono anche, a maggior ragione, le imprese che ieri sono state poste sotto i riflettori: realtà che hanno decenni di vita alle loro spalle e che hanno superato parecchi momenti difficili, molti dei quali concentrati nell’ultimo quindicennio. “Aziende storiche, molte delle quali hanno già salutato l’ingresso delle nuove generazioni, in un percorso che porterà ciascuna di esse a proiettarsi verso un futuro fatto sempre più di tecnologia e digitalizzazione. In questo senso, anche le Mpmi devono guardare con attenzione a quanto i progressi tecnologici stanno mettendo a disposizione. Si parla tanto di Intelligenza Artificiale e non sono pochi gli artigiani che ad essa guardano con scetticismo quando non con diffidenza. Invece si tratta di uno strumento, e in quanto tale è fondamentale l’uso che se ne fa, perché se ne possa dire bene o male. Anche per le piccole aziende questa può diventare un elemento in grado di fare la differenza in senso positivo: è necessario però conoscerla”.
Infine, il ringraziamento della Presidente Ilaria Bonacina alle storiche imprese associate. “E’ un orgoglio, per me e per tutta Confartigianato Imprese Lecco, rappresentare aziende come le vostre, che da tanti anni portano lustro al nostro territorio e al nostro Paese. E per questo vi ringrazio, perché siete un punto di riferimento, il filo conduttore tra il passato e il futuro, con tutto quello che rappresentate per il mondo artigiano”.
A fare gli onori di casa anche il Segretario Generale Matilde Petracca, che ha accolto i festeggiati con una riflessione sul reale significato della Fedeltà Associativa. “Il voler percorrere questo lungo cammino insieme a noi ha un’importanza che va oltre il novero degli anni: rappresenta la condivisione di valori comuni, di una visione e di obiettivi che hanno portato l’associazione e le imprese ad affrontare un percorso di crescita che, ne sono convinta, ha arricchito entrambe. La Fedeltà Associativa rappresenta un elemento di cui andare fieri, per noi, perché essere scelti per così tanti anni dai nostri artigiani significa che siamo riusciti non soltanto a garantire servizi e assistenza quando si è rivelato necessario, ma anche che siamo stati in grado di trasmettere un messaggio importante: che teniamo molto ai nostri imprenditori, alle loro famiglie e ai loro collaboratori e che facciamo del nostro meglio per tutelarli sotto ogni aspetto“.
Quindi, spazio alla premiazione, cui sono seguite la visita guidata ai padiglioni della Mostra e il pranzo dedicato.
Di seguito, le imprese premiate.
40 anni di Fedeltà Associativa
Corbella Davide – Barzio
Armaplast Srl – Brivio
R.V.M. di Greppi Achille e C. Sas – Brivio
Taramelli Srl – Brivio
Carnevale Zampaolo Massimo – Casargo
M.P.F. di Fumagalli Emilio & C. Sas – Castello Brianza
E.R.P.A. di Brivio Paolo – Cernusco Lombardone
Torcitura di Dolzago Srl – Dolzago
Borghetti Camillo – Garlate
Rocca Raffaele – Garlate
Scavi Villa Gianpaolo Srl – Imbersago
Invernizzi Pierangelo – Lecco
Colombo di Maresso Snc di Colombo Ettore & C. – Missaglia
Corti Giuseppe Srl – Oggiono
Maggioni Gaetano – Olgiate Molgora
Baruffaldi Giosuè Srl – Primaluna
F.lli Biella Snc di Giancarlo e Giulio Biella e C. – Sirone
Elettromeccanica C.M. di Caldirola Massimo – Sirtori
45 anni di Fedeltà Associativa
N.G. Rusconi di Rusconi Natale e C. Snc – Sirone
60 anni di Fedeltà Associativa
Officine Ceppi di Ceppi Davide e C. Snc – Cortenova
67 anni di Fedeltà Associativa
Grafiche Villa Srl – Molteno
ESERCITAZIONE NOTTURNA E SOTTO LA PIOGGIA PER I SOCCORRITORI DEL SOCCORSO ALPINO
Alle due di stanotte, sotto la pioggia battente, i soccorritori del Cnsas delle Delegazioni XIX Lariana e VI Orobica che si stanno preparando per ottenere il titolo di tecnico di soccorso alpino (Te.S.A) sono stati attivati non per un intervento reale ma per una simulazione, che fa parte del percorso di formazione che stanno sostenendo.
C’era un escursionista (un figurante) da recuperare ai Piani di Bobbio, in zona Barbisino.
Le squadre sono partite e hanno messo in atto il protocollo previsto; tutte le manovre e i passaggi sono avvenuti al buio, con condizioni meteorologiche difficili e sono andate avanti fino all’alba di oggi.
Il primo modulo formativo (barella portantina e roccia) è cominciato lunedì e finirà venerdì prossimo.
DOMANI SERA S. MESSA DI SUFFRAGIO PRESSO LA SEDE DEL SOCCORSO CENTRO VALSASSINA
AGGIORNAMENTO METEO. NELLA NOSTRA ZONA SITUAZIONE DI PREALLARME PER RISCHIO IDRAULICO. SCENDONO TEMPERATURE E QUOTA NEVE
Per la seconda parte della giornata di oggi 02/11 si confermano condizioni perturbate diffuse sulla regione. Le piogge saranno diffuse nel corso del pomeriggio e in progressiva intensificazione, con maggior interessamento dei settori pedemontani e prealpini centro orientali.
In un contesto di precipitazione diffusa e stratiforme, vi è la possibilità di locali sviluppi convettivi e temporaleschi in rapida evoluzione da Ovest (nelle ore pomeridiane tra le 14 e le 18) e verso Est nel corso della sera (tra le 18 e le 24).
A partire dal tardo pomeriggio e inizio serata le piogge andranno incontro ad attenuazione sui settori occidentali mentre rimarranno persistenti sui settori orientali. Ventilazione in rinforzo da Est in pianura, da Sud in Appennino e settori alpini.
In Appennino previsti rinforzi di vento con raffiche possibili attorno i 100 km/h oltre quota 800/1000 metri, sui rilievi alpini possibili raffiche fino a 70 km/h oltre quota 1000 metri.
Nelle prime ore di domani 03/11 persisterà la fase perturbata sulla fascia centro orientale della Regione, con precipitazioni moderate diffuse anche a carattere temporalesco e di rovescio.
Nella notte sui settori occidentali le piogge, già in attenuazione nella serata del giorno precedente, saranno assenti in pianura, deboli o al più a tratti moderate sui rilievi alpini della Valchiavenna, alto Lario ed Appennino.
Nel corso della mattinata precipitazioni in progressiva attenuazione ovunque, saranno al più deboli residuali sparse sui rilievi alpini e prealpini fino al primo pomeriggio, assenti dal tardo pomeriggio. Nevicate diffuse sul comparto alpino e parte prealpino, con limite nevicate inizialmente oltre 1800-2000 metri, in calo in serata di oggi 02/11 con l'avvezione più fredda a circa 1400-1600 metri.
Nel corso della notte e al primo mattino di domani 03/11 quota neve in calo attorno a 1200 metri: non sono escluse localmente deboli nevicate sotto tale quota in concomitanza con la fase convettiva della precipitazione specie sui rilievi centro orientali. In quota attesi nuovi accumuli nevosi di 50 - 80 cm.