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Venerdì, 16 Settembre 2022 14:17

SOCCORSO ALPINO E TRIALISTI IN COLLABORAZIONE

Presentato il Protocollo di Collaborazione tra il Co.Re. Lombardia e la XIX Delegazione Lariana del Soccorso Alpino e Speleologico Lombardo

Giovedì 15 settembre si è tenuta presso Villa Merlo a Barzio, in provincia di Lecco, la conferenza di presentazione del Protocollo di Collaborazione tra il Comitato Regionale FMI Lombardia e il Soccorso Alpino e Speleologico Lombardo – XIX Delegazione Lariana. L’accordo prevede l’operatività del Moto Club Valsassina a supporto della Stazione di Soccorso Alpino Valsassina e Valvarrone.

All’incontro sono intervenuti il Presidente del Comitato Regionale FMI Lombardia, Ivan Bidorini, il Responsabile del Soccorso Alpino della Valsassina e Valvarrone, Alessandro Spada, il Presidente Regionale del Soccorso Alpino, Luca Vitali, il Presidente del Moto Club Valsassina, Daniele Gilardi, il pluricampione italiano Trial e iridato Trial 2 2018, Matteo Grattarola. Hanno assistito all’evento, fornendo contributi interessanti, il Coordinatore del Comitato Trial FMI, Damiano Cavaglieri, i Sindaci di Cortenova e di Introbio, Sergio Galperti e Adriano Airoldi, e il Delegato della XIX Delegazione Lariana (che comprende Como, Lecco, Varese, Pavia), Marco Anemoli.

Il documento firmato a Barzio fa riferimento al Protocollo d’Intesa del 2018 tra la FMI e il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico del CAI. Questo prevede che i volontari motociclisti prestino collaborazione nelle azioni di soccorso, compresi gli ambiti di protezione civile.

In apertura di conferenza il Presidente Bidorini ha portato il saluto del Presidente FMI Giovanni Copioli, che ha ringraziato i partecipanti evidenziando poi che l’accordo appena firmato “dimostra quanto i nostri Moto Club e i Tesserati siano importanti dal punto di vista sociale e come il motociclismo sia un’attività dagli alti valori morali. I nostri volontari – appartenenti ai moto club – conoscono bene il proprio territorio e sono determinanti nelle azioni di soccorso ma anche in fase preventiva con ricognizione e vigilanza. Quella presentata durante l’incontro è un’attività contigua a quella di Protezione Civile, che la FMI svolge dal 2016, anno in cui è stata inclusa tra le associazioni di volontariato e che ha visti impegnati i nostri volontari già in diverse e critiche situazioni”.

“Come Presidente di Comitato Regionale sono orgoglioso di sancire e portare avanti questo protocollo” ha dichiarato Ivan Bidorini. “La regione Lombardia è tra le prime in Italia, in ambito motociclistico, a stilare un protocollo d’intesa regionale sulla base di un protocollo nazionale. Grazie al Moto Club Valsassina che, con la disponibilità del Soccorso Alpino della Valsassina e Valvarrone, è stato il motore principale di questo incontro. I motociclisti dimostrano così di vivere il territorio con uno spirito di utilità sociale, di rispettare la natura e di aiutare il prossimo”.

“Questo risultato è frutto di grandi sforzi e siamo orgogliosi di aver attivato questa collaborazione, che garantisce una maggiore tutela a tutti gli utenti”, sono le parole di Alessandro Spada. “La Valsassina, con i suoi sentieri e percorsi, si presta agli interventi di soccorso con le moto, con cui è possibile risparmiare tempo e fatica”.

“Già in passato molte situazioni sono state risolte grazie all’utilizzo delle moto”, ha spiegato Luca Vitali. “Quello appena firmato è un protocollo operativo, reso possibile grazie agli accordi nazionali e che dimostra come sia possibile attuare collaborazioni proficue. Ringrazio tutte le parti coinvolte”.

“Il Moto Club Valsassina garantirà il massimo impegno in questa nuova collaborazione”, ha detto Daniele Gilardi. “Grazie a tutta la mia squadra per la passione, la disponibilità e l’impegno: siamo un grande gruppo, con una profonda conoscenza del territorio e dei sentieri. Metteremo a disposizione del Soccorso Alpino le nostre abilità motociclistiche”.

“Sono di questo territorio e quando sono venuto a sapere dell’iniziativa sono rimasto molto entusiasta. Spero che questa attività rappresenti un punto di partenza per altri Moto Club in tutta Italia”, ha affermato Matteo Grattarola.

 

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Venerdì, 16 Settembre 2022 08:26

GLI AUGURI DEL COMUNE DI PRIMALUNA ALLA SCUOLA

Buon inizio anno scolastico a tutti i bambini, agli insegnanti e al personale scolastico. Con l'augurio che sia per tutti un luogo di accoglienza e formazione, di ascolto e di scambio, capace di accendere curiosità, stimolare pensieri, di trasmettere entusiasmo e amore per il mondo 🌍

Voglio una scuola che parla ai bambini
come la rondine ai rondinini
che insegna a volare aprendo le ali
e sa che i voli non sono mai uguali

Voglio una scuola che scavalca muretti
e accoglie disegni che non sono perfetti
che guarda avanti e traccia sentieri
senza scordarsi di quelli di ieri

Voglio una scuola con dentro il sole
che toglie polvere alle parole
con porte aperte, grandi finestre
e bimbi che ridono con le maestre
(Janna Carioli)

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Venerdì, 16 Settembre 2022 08:19

GIORNATE EUROPEE DEL PATRIMONIO

Anche Barzio partecipa alle Giornate Europee del Patrimonio 2022 con l'apertura straordinaria della Scuola dell'infanzia  sabato 24 settembre per la visita guidata all'opera  "Riposo durante la fuga in Egitto" alle ore 15 🕒
 Nella locandina i dettagli di questa e delle altre iniziative in Valsassina

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Venerdì, 16 Settembre 2022 08:07

LAURA PAUSINI E "BELLA CIAO"

Spiace questo incidente capitato a una delle cantanti italiane più premiate e famose nel mondo. Come è noto, si è rifiutata di cantare a una TV spagnola la canzone di Bella Ciao (che Ursula Von der Leyen e altri dirigenti europei avevano cantato senza problemi al termine di una sessione UE).
La considera una canzone "politica", e forse può anche essere vero. Era infatti la canzone-simbolo del CLN (Pausini, il Comitato di Liberazione Nazionale, quello che lottava al Nord contro i Fascisti e i Tedeschi !). La giovane cantante però probabilmente ignora che nel CLN c'erano dentro tutti i democratici e gli antifascisti : non solo Comunisti (PCI), ma anche i Liberali (PLI), i Democristiani (DC), i Repubblicani di La Malfa (Partito d'Azione poi diventato PRI) , persino Monarchici lealisti al Re e contrari alla Repubblica di Salò. Forse però la Pausini ha anche ragione: Bella Ciao era l'emblema della "bella politica", quella di una volta, quella degli ideali, che confrontata alla politica settaria e vanamente urlata di oggi è imparagonabile. Peccato perchè Pausini ha perso un'occasione. Per stare zitta ? No, per cantare !

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Venerdì, 16 Settembre 2022 07:58

GLI INFERMIERI AI CANDIDATI:"SALVAGUARDARE IL SISTEMA SANITARIO"!

Lettera ai Candidati. Fedeli, Presidente OPI-Lecco: “Necessario cambiare strada per salvaguardare il
Servizio Sanitario Nazionale”

A voi che presentate la candidatura nei collegi comprendenti la nostra Provincia desidero indirizzare questa
lettera aperta. Desidero farlo innanzitutto per ringraziarvi per la volontà di mettervi al servizio della
comunità, mettendo a disposizione le vostre competenze, la vostra passione e la vostra professionalità.
Desidero farlo anche per chiedervi di ascoltare i professionisti sanitari con le loro istanze che si alzano con
la prorompenza di urlo ormai, dopo anni di fatica e senso abbandono.

Già, abbandono. Perché gli appelli lanciati già in periodo pre-pandemico parlavano di carenza
infermieristica e di un Sistema che si reggeva “sulle spalle di pochi” e che quei pochi cominciavano a non
reggerne il peso. E, dopo che la pandemia ha evidenziato questo peso dettato da innumerevoli problemi, a
molti proclami non sono seguiti riconoscimenti concreti.
Serve un cambio di rotta deciso, con interventi sia nell’immediato sia volti al futuro. Altrimenti la carenza
attuale di professionisti infermieri rischia di trasformarsi in totale assenza. E a quel punto ospedali, case di
comunità, ambulatori, RSA, RSD e tutti i luoghi dove c’è bisogno di cura senza i propri professionisti
rimarrebbero solo delle mura fredde e vuote.

Pochi infermieri e pochi si candidano ad esserlo.

I numeri parlano chiaro. L’Italia ha uno dei rapporti Infermieri-Abitanti fra i più bassi dell’area OCSE (6,2
Infermieri per 1000 abitanti, contro una media di 8,8). Sempre meno diplomati scelgono il corso di laurea in
infermieristica. In alcune zone si fatica a saturare i posti messi a bando e negli ultimi anni la media è stata
inferiore a 1,5 candidati per ogni posto messo a bando. Da qui si evince che la soluzione per il futuro non
può essere rappresentata dal solo aumentare i posti alle Università o dall’ eliminazione del numero chiuso
(soluzione, quest’ultima, che personalmente ritengo poco applicabile per una formazione che ha bisogno di
strutture qualificate per i tirocini, per i laboratori e le lezioni in presenza). A questo si aggiungono altri due
grossi fattori: l’abbandono professionale, fenomeno accentuato in questi ultimi due anni, e la “fuga verso
l’estero”, che ha visto migliaia di colleghi emigrare in cerca di migliori condizioni lavorative, retributive e di
carriera.

Il territorio della nostra provincia non è esente dalla problematica. Molti colleghi scelgono la vicina Svizzera,
altri decidono di fare concorsi in altre zone d’Italia per i più svariati motivi e le strutture sociosanitarie del
territorio, RSA in primis, hanno grosse difficoltà a reperire personale (ricordiamo che gli infermieri non
operano solo all’interno delle strutture ospedaliere per acuti, ma di loro c’è grande bisogno sul territorio e
in diverse tipologie di strutture assistenziali).

Attrattività della professione

Per intervenire sulla carenza bisogna fare in modo che i giovani scelgano il percorso formativo per
diventare infermieri e che chi già lo è non abbandoni la professione o non si veda costretto a cedere alle
sirene estere.
Seguendo il già citato rapporto OCSE gli stipendi degli infermieri italiani sono vicini al fanalino di coda. Ma
non si tratta solo di una questione economica.
In Italia al momento non vi è possibilità di una progressione di carriera nella pratica clinica. Nonostante da
anni la formazione si sia evoluta, vi siano colleghi che proseguono la formazione post base conseguendo
corsi di perfezionamento, master, laurea magistrale e dottorato di ricerca. E nonostante mettano in campo
delle competenze che sono già esperte o specialistiche, hanno lo stesso inquadramento contrattuale di
quando hanno iniziato. Cosa che in altri Paesi non avviene.
Vi è poi la questione dei modelli assistenziali. Siamo molto lontani dall’avere il giusto rapporto infermiere-
assistito che permetta di garantire la migliore assistenza possibile. I bisogni di assistenza sono molto
cambiati negli ultimi anni (si vive di più, ma spesso con patologie croniche ad esempio) e non ci si può più
basare su paradigmi che prevedono un “minutaggio” per l’assistenza, oltretutto tarato su una tipologia di
assistito che non è coerente con quella dei giorni nostri.

A gravare sul lavoro dei professionisti sanitari è anche il fenomeno della violenza diretta contro di loro.
Oltre l’80% degli infermieri riferisce di aver subito aggressioni fisiche e verbali sul luogo di lavoro. Dai dati
INAIL si evince che gli episodi di violenza siano circa 5000 in un anno, tuttavia il fenomeno è largamente
sottostimato se pensiamo che la maggior parte di violenze verbali non viene segnalato.
Inutile aggiungere che la carenza di personale sia un fattore aggravante lo stress di chi pratica la
professione (riposi e ferie non usufruiti, carichi di lavoro maggiorati...).

Un cambio di paradigma

Appare anche utile e urgente ridisegnare la Sanità. Si è tanto parlato di potenziare la rete territoriale.
Numeri alla mano l’assistenza di prossimità, potenziata con l’inserimento degli infermieri di famiglia e
comunità, ha dimostrato di poter ridurre gli accessi impropri alle strutture di emergenza urgenza e perfino
di ridurre le ospedalizzazioni, riducendo così la pressione sulle strutture. Anche per questo è fondamentale
valorizzare le competenze e adeguare il numero dei professionisti sanitari. Per avere un Servizio Sanitario
che possa rispondere alle necessità dei cittadini, in ogni luogo in cui ce ne sia bisogno.
Carissimi Candidati, concludo questa lunga lettera facendovi i migliori auguri per il vostro percorso politico
e rinnovandovi l’invito a non lasciarci inascoltati.

Fabio Fedeli
Presidente OPI Lecco

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Venerdì, 16 Settembre 2022 06:54

INTERESSANTISSIMA SERATA CON LORENZO CREMONESI

Molto interessante la serata tenutasi presso la pizzeria sequestrata alla mafia nel 1992 a Lecco, Pizzeria Fiore, con il giornalista corrispondente di guerra Lorenzo Cremonesi.
Nato a Milano nel 1957, laureatosi in Filosofia alla Statale di Milano negli anni caldi della contestazione studentesca "quando vivevamo in una bolla, pensavamo di avere conquistato il mondo ma Democrazia Proletaria ottenne solo il 2% dei voti", Cremonesi ha passato in prima fila "Quarant'anni di conflitti rimossi dal Medio Oriente in Ucraina", come dice il sottotitolo del nuovo libro che ha presentato, "Guerra Infinita" , pubblicato dal Corriere della Sera.

"E' uscito a Maggio - ha detto Cremonesi - ho potuto mettere gli ultimi appunti fino alla fine di Aprile, ma è un libro a cui tengo moltissimo".
Grande folla ad ascoltarlo, comprese tre classi del Parini Serale di Lecco con i loro insegnanti.
"Noi occidentali - dice Cremonesi - abbiamo un tenore di vita elevato che molti altri paesi ci invidiano, e per questo vogliono venire qui da noi. Ma questo tenore di vita è dovuto anche da settant'anni di pace e di vita civile: noi non ci ricordiamo più cos'è stata la guerra, al massimo se lo ricordano i nostri vecchi, molti dei quali però sono sormai scomparsi. Noi non ci ricordiamo più gli orrori della guerra, il sangue, le distruzioni, la vita umana considerata nulla, le devastazioni".
"La guerra genera l 'abitudine ad uccidere; per questo le guerre sono spesso infinite, non finiscono mai, così tra Arabi e Israeliani, come in Ucraina tra Russi e Ucraini.La vendetta diventa l'unico paradigma".

Cremonesi ricorda ad esempio il quartiere milanese di Monte Stella: "Montestella era un campo alla periferia di Milano, dove sono stati portati tutti i detriti derivanti dai bombardamenti della II Guerra Mondiale: ancora oggi a scavare anche poco emergono cornicioni o pezzi di cancellata. Noi da bambini ci andavamo a sciare d'inverno, quando anche a Milano nevicava".

"Ma noi saremmo pronti - continua Cremonesi - ad andare in guerra per difendere il nostro stile di vita e i nostri valori sociali ?"
La risposta è piena di dubbi. Nel frattempo il giornalista, che scrive per il Corriere, è stato testimone in prima linea della feroce guerra che si sta svolgendo in Ucraina, dove anche oggi sono state scoperte nuove fosse comuni a Ilizium, che lui ha anche testimoniato negli "Speciali TG LA 7", andati in onda tutti i giorni da Febbraio a Maggio, in corrispondenza con il Direttore Enrico Mentana.

"Putin non ragiona come noi - ha continuato il giornalista. "Lui ha in mente una Grande Russia che esiste solo nelle sue fantasie e nei suoi pensieri. Prima del 24 Febbbraio nessuno pensava che potesse scoppiare la guerra davvero, a parte i Servizi Segreti Americani, a cui Putin dava dei "complottisti", affermando che le sue manovre ai confini dell'Ucraina e Bielorussia erano solo esercitazioni militari".
"Io però avevo capito che qualcosa non andava, e dissi al mio giornale:"Mandatemi là, vi costa poco, arrivo e se non succede niente torno indietro. Non pensavo di stare lì sei mesi di fila ! Putin vuole ricreare un Impero, non gli interessa niente delle vite umane spezzate e delle sofferenze, a tutti i costi."

"Le sofferenze nelle guerre sono dirette e indirette. Io ho avuto uno zio che si è suicidato quando ha visto la sua casa distrutta dai bombardamenti e anche il suo negozio, dove esercitava la sua attività: non ce l'ha fatta e si è tolto la vita. La sua morte ha colpito tutta la nostra famiglia. Le vittime non sono solo quelle che muoiono durante sparatorie o esplosioni".

"Ma - ha chiesto dal pubblico un interlocutore - come in Europa dopo secoli di guerre siamo arrivati a una pace e a una convivenza più che pacifica tra Francesi, Tedeschi, Inglesi e Italiani, nel nome di un'Europa unita, sarà possibile un giorno arrivare un domani a una coabitazione pacifica tra Russi e Ucraini dopo quello che è successo ?".

"Nessuno può dirlo - ha risposto Cremonesi - anche perchè purtroppo Zelenskj oggi è tenuto praticamente ostaggio dei "falchi", che vogliono portare avanti la guerra ad ogni costo e ripristinare non i confini prima del 24 febbraio, ma addirittura quelli del 1991 (cioè riconquistare la Crimea).
Arrivare a un Trattato di Pace con queste premesse è difficile: però dobbiamo tenere presente che, come in tutte le trattative diplomatiche, uno cerca di chiedere il più possibile per avere almeno una parte, quindi chiedo 100 per avere magari 50".

Ottima serata, al termine una meritata ottima pizza per chi ha voluto fermarsi, compresi molti studenti.

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Giovedì, 15 Settembre 2022 14:05

CONCLUSO IL CIRCUITO BANCA DELLA VALSASSINA BIKE&RUN 2022

in Sport

Si è concluso domenica scorsa con la Indovero - Giumello l'edizione 2022 del circuito Banca della Valsassina Bike&Run giunto alla sua 4° edizione, nato dalla collaborazione tra C.S. Cortenova, A.S. Premana, Polisportiva Pagnona, BMT Valsassina, Soci de Pastur e Team Pasturo.

Il circuito prevedeva 6 manifestazioni non competitive sia in MTB che a piedi per godere a pieno le bellezze degli scorci più caratteristici della Valsassina.

Dopo la Premana – Premaniga, la Prato S. Pietro – Zuc, la Pasturo – Alpe Coa, la Pagnona – Alpe Campo e la Casargo – Paglio e l'appuntamento finale con la Indovero – Giumello.

Al termine dell'ultima gara sono stati premiati i vincitori delle classifiche generali.

Nella Running maschile vittoria per Giulio Mascheri. Sul podio con lui Daniele Tagliaferri e Stefano isella. Tra le donne vince Alessia bettiga, seconda Fabrizia Bertoldini e terza Anna Busi (con una menzione speciale alla veterana Angela Gambini).

Nella MTB successo per Lorenzo Vittori su Andrea Melesi e Angelo Pepe, mentre nella categoria femminile si è imposta Aurora Invernizzi.

Gli organizzatori hanno ringraziato tutti gli sponsor che hanno consentito lo svolgimento della manifestazione, in particolare la Banca della Valsassina.

Qui sotto le classifiche generali finali e alcune foto dell'ultima premiazione.

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Giovedì, 15 Settembre 2022 13:42

IL PANATHLON LECCO IN VALSASSINA CON I CAMPIONI DI MTB, DOWNHILL E BMX

in Sport

Il Panathlon Club Lecco si è ritrovato in Valsassina, dopo la pausa estiva, organizzando una serata a forte contenuto di adrenalina alla Cascina “Trote Blu” di Primaluna del panathleta Adriano Airoldi. Tema della serata – che il presidente Andrea Mauri ha definito un “giù e su” – il mondo delle due ruote più spettacolare con i campioni lecchesi di  Downhill, Mtb e-Enduro e BMX.

Così in passerella sono saliti per primi i “funamboli” delle Downhill accompagnati da spettacolari filmati sulle loro discese. A cominciare dai Master Martina Fumagalli e Michele “Miki” Berera, coniugi all’anagrafe (residenti a Introbio), e grandi appassionati di questo sport con titoli italiani ed europei nel loro palmares.

Martina, valsassinese acquisita, non è un volto nuovo perché a soli 28 anni ha già alle spalle una lunga carriera nella mountainbike cross country e nel ciclocross. Poi il colpo di fulmine per il Downhill e con esso i primi successi tricolori a pochi mesi dalla nascita della primogenita Vittoria.

“Miki”, 44 anni cortenovese trapiantato a Introbio, è stato per anni grande protagonista nel motocross, attività praticata sino al 1998. Poi un vuoto di 20 anni tornando alle competizioni con la bici e i primi titoli tricolori e un europeo nel 2021.

E’ stata poi la volta della grande promessa di Lecco, il diciannovenne Davide Cappello, tricolore nel 2021 e 2022, argento europeo e bronzo ai mondiali Under 19. Un vero talento con grandi prospettive.

La serata, tutta d’un fiato sui pedali, è poi proseguita con un altro campione lecchese, Marco Radaelli di Garlate, già campione del Mondo di Bmx nel 2021 ed atleta dell’anno per il Panathlon Lecco.

Infine è toccato raccontarsi a un veterano del pedale, il Master lecchese Stefano Rota, che dopo aver praticato Bmx, Downhill vincendo anche titoli nazionali ed europei, si è dato alla Mtb con pedalata assistita e alle gare di Enduro vincendo sempre.

Ognuno degli ospiti ha presentato ai soci del Panathlon anche le proprie biciclette descritte nei minimi particolari. Una serata che ha anche evidenziato l’impegno del territorio, ed in particolare della Comunità Montana della Valsassina, per portare avanti i progetti di itinerari ciclo pedonali in quota che possano diventare non solo “palestra” per gli sportivi ma anche un valore aggiunto per il territorio della Provincia di Lecco.

Nella foto di copertina: da sinistra Stefano Rota, "Miki" Berera, Martina Fumagalli, il presidente Andrea Mauri, Marco Radaelli e Davide Cappello

 

In apertura il presidente del Panathlon Lecco, Andrea Mauri, aveva, nel porgere i saluti ai presenti, ricordato le attività estive del Club Lecchese e i grandi risultati ottenuti dallo sport nazionale e locale. Poi è salito in cabina di regia, da esperto del settore, per condurre la serata stuzzicando gli ospiti e coinvolgendo i soci del sodalizio.

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Giovedì, 15 Settembre 2022 12:19

DON MATTEO ALBANI SI PRESENTA AI FEDELI DI PREMANA E PAGNONA

Don Matteo Albani ha scritto una lettera di presentazione ai fedeli dell’Unità Pastorale di Premana e Pagnona. Ecco il testo. Domenica 18 Settembre, in occasione della Festa dell’Addolorata a Pagnona, don Matteo Albani farà  il solenne ingresso come nuovo parroco a Pagnona.

Carissimi Amici e Amiche di Premana e Pagnona, cerco di presentarmi a grandi linee rivolgendovi due parole e un saluto. Sono don Matteo Albani, il nuovo Parroco della nostra Unità Pastorale.

Ho 45 anni (46 il prossimo 20 novembre) e sono cresciuto in una realtà di poco più di 1.000 anime, quale è la mia parrocchia di Novate, una piccola frazione di Merate (LC). Qui ho imparato, in un clima di semplicità e di normalità, la bellezza delle piccole cose e l’importanza dei rapporti interpersonali.

Sono entrato in seminario il 13 settembre 1997 dopo aver conseguito la maturità di “Tecnico delle Industrie Meccaniche” all’istituto I.P.S.I.A. Fiocchi di Lecco nel 1995 e dopo l’esperienza di un anno di lavoro e uno di servizio militare a Merano negli Alpini. Sono diventato Prete nel 2004 con il mio carissimo compagno e vostro amato don Graziano al quale chiedo di intercedere per me e di accompagnarmi dal paradiso.

Negli anni di seminario, nei 9 anni a Cogliate (MB) e nei successivi 9 a Cornate d’Adda (MB) ho maturato sempre di più la consapevolezza del mio Ministero e l’apprezzamento per la vita. Sono una persona abbastanza timida, ma nello stesso tempo con tanta voglia di vivere; felice di appartenere al Signore e di poterlo servire come ne sono capace, soprattutto nelle persone che mi fa incontrare; mi piace aiutare ed essere utile agli altri, come posso, con semplicità e bontà di cuore; sono un appassionato di natura, di montagna, di moto e… di Amicizie forti e profonde.

In queste righe di presentazione non è mia intenzione raccontarvi tutta la mia storia (per questo avrò modo di parlarne personalmente con ciascuno di voi). Vorrei piuttosto condividere con voi la gioia che provo nel cuore e il sentimento di gratitudine nei confronti del Signore per avermi dato la possibilità di trascorrere un tratto del mio cammino insieme a voi, qui a Premana e Pagnona, Comunità che conosco fin da ragazzo.

Ringrazio di cuore don Mauro che in questi mesi si è sempre fatto presente con particolare attenzione nei miei confronti e con il quale spero di trascorrere ancora momenti di collaborazione, di fraternità e di Amicizia sempre più profondi.

Mi auguro che questi anni portino in ciascuno di noi un arricchimento nella vita spirituale, cercando di accompagnarci e sostenerci a vicenda in questo tratto di cammino che il Signore ci chiede di percorrere insieme. L’augurio e la grazia che chiedo al Signore su ciascuno di noi è quello di poter camminare insieme su sentieri di gioia, di pace, di fraternità e di Amicizia, senza distogliere lo sguardo dalla “Vetta” che cerchiamo di raggiungere; l’unica “Vetta” per la quale vale la pena di affaticarci e di donare la vita: il Signore Gesù. Solo approfondendo la nostra fede e restando uniti tra di noi e al Signore potremo superare gli ostacoli che incontreremo su questi sentieri che a volte forse saranno ripidi e stretti.

L’importante è conservare sempre la gioia, la serenità e una chiarezza schietta nei rapporti interpersonali. Per questo vi chiedo di aiutarmi a capire quando farò degli errori e di dirmi con sincerità e trasparenza il vostro pensiero su ogni cosa. Questo è l’invito e l’augurio che io rivolgo anche a tutti voi all’inizio di questa nuova esperienza. Solo facendo affiorare questa gioia sapremo valorizzare i momenti più fecondi ed importanti, quelli che, per grazia del Signore, toccheranno e cambieranno i nostri cuori. Dovremo essere al servizio degli altri, soprattutto dei più piccoli, degli adolescenti e dei giovani… di chi ci chiede una mano.

Questo è quello che mi impegno a fare in mezzo a voi. Voglio semplicemente essere con voi, essere per voi. Aiutatemi in questo compito. Un impegno arduo, ma che affronto con il sorriso sulle labbra e la gioia nel cuore.

Venite in Parrocchia, in oratorio per stare insieme, per trovare Amicizie profonde e belle, per pregare, per scoprire la gioia della vita, per organizzare, per divertirvi… ma fate tutto questo unicamente per conoscere sempre di più l’Amico per eccellenza… il Signore!

Questo l’augurio che parte dal profondo del mio cuore!

Maria, che sempre vigila con cuore di Madre, accompagni i nostri passi e ci aiuti ad instaurare sinceri e profondi rapporti di fraternità e di Amicizia per crescere e camminare insieme.

Vostro, don Matteo

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