LE ELEZIONI E LA GUERRA IN UCRAINA
ITALIA: ogni cittadino si assumerà la propria responsabilità
Ci si attende che lo facciano anche le forze politiche.
Si intensifica la battaglia elettorale tra le formazioni politiche che si contendono la raccolta di voti tra i cittadini italiani che il 25 Settembre sono chiamati alle urne per eleggere il nuovo Parlamento con una drastica riduzione di parlamentari sia alla Camera come al Senato.
C’è da augurarsi che siano in molti ad adempiere a questo diritto/dovere per recarsi alle urne e scegliere i propri rappresentanti, le prospettive economiche e sociali, sia a breve ma anche nel lungo periodo sono alquanto preoccupanti, astenersi, rinunciare, sarà un errore imperdonabile.
Dagli ultimi sondaggi, risulterebbe un marcato vantaggio della destra, galvanizzata da una comoda opposizione ai governi trascorsi in particolare al governo Draghi cacciato a casa anzitempo, con un palesato e tardivo pentimento, che la dirà tutta, se sciaguratamente andranno al governo.
I cittadini italiani che hanno in grandissima maggioranza condiviso le misure adottate dal Governo durante la pandemia del COVID-19 non ancora del tutto debellata, risultano alquanto confusi e disorientati per le scelte imposte dagli USA ed acriticamente adottate da tutti i governi Europei, nel conflitto in Ucraina, per gli orrori di una guerra fratricida in Russia e per le prevedibili conseguenze economiche negative di ricaduta sulle popolazioni europee.
Una guerra che doveva e poteva essere evitata, che rischia ogni giorno di avvitarsi su se stessa e della quale nessuno è ora in grado di poterne vedere la fine. Solo una forte e determinata sollecitazione dell’Europa nei confronti del governo USA, avrebbe oggi l’autorevolezza di chiamare al tavolo di pace la Russia e l’Ucraina per definire insieme le ragioni, i termini e i diritti di una necessaria fine del conflitto, concordata e condivisa.
In questo vuoto di iniziativa per la pace, si certifica una sudditanza incomprensibile delle forze progressiste europee e del partito più rappresentativo della sinistra italiana, che da troppi anni si dimena in scontri personalistici, trascurando un rapporto diretto con fasce popolari, lavoratori, pensionati e piccoli imprenditori che attendono soluzioni alle difficoltà economiche ed una guida, un orientamento nel difficile contesto globale anche in relazione alla crisi climatica ed ambientale.
Siamo immersi in una crisi sistemica, le soluzioni sono complesse ma non impossibili, le politiche liberiste hanno fallito, l’inflazione e l’impoverimento dilaga e si aggraverà, il 25 Settembre p.v. ognuno si assumerà responsabilmente il proprio dovere, non sciuperemo questa opportunità, ma chiediamo con forza che il partito guida democratico della sinistra in Italia, si assuma con forza l’onere ed il compito di lavorare per la pace in Ucraina ed in questo contesto, operare con credibilità alla difesa degli interessi generali del Paese.
E’ un esercizio difficile impegnativo, ma rientra nel ruolo prioritario di una forza progressista, siamo contro tutte le guerre, siamo dalla parte dei popoli, il popolo ucraino non può essere usato quale vittima sacrificale, è necessaria un’operazione verità di prospettiva, per smascherare i disegni di dominio imposti dai signori della guerra occidentali (USA-NATO) e dagli oligarchi russi.
Solo in un contesto di pace, di rispetto e di sicurezza reciproca, avranno senso ogni necessaria misura economica a tutela delle condizioni di vita delle fasce sociali più deboli e del mondo produttivo, delle generazioni future che potranno crescere in un mondo plurale di pace, tra modelli di vita diversi che potranno e dovranno coesistere e cooperare tra loro.
Lecco, 13 Settembre 2022 Sergio Fenaroli