Ne avevamo accennato in un articolo del 19 Aprile 2021: la convenzione cioe` tra la Comunita` Montana della Valsassina e la Regione Lombardia, che in un ampio progetto dello stesso mese aveva approvato, stanziandoci la bella cifra di 3 milioni e 120 mila euro, una lunga e alta pista ciclabile che dalla Valtellina arrivasse alla Bergamasca, passando per l`alta Valsassina.
La lunga delibera n. 55 della Comunita` Montana del 27 Aprile descriveva anche in dettaglio le modalita` dell`operazione, che partiva dall`accordo con la Comunita` Montana della Valtellina Morbegnese come intervento di “RECUPERO DELLA VIABILITÀ STORICA E VALORIZZAZIONE IDENTITARIA DELLE COMUNITÀ TRANSOROBICHE".
“Il turismo - si legge nel documento - rappresenta una delle risorse economiche prioritarie di quasi tutti i Comuni della Comunità Montana. ... L’adeguamento e il completamente dei sentieri esistenti, collegati tra loro con le varie strade agro, silvo pastorali, potranno essere l’avvio di un nuovo turismo sportivo quale l’E-bike e le escursioni a cavallo. La realizzazione di tali itinerari
permetterà al turista di percorrere il nostro territorio passando dal lago alla montagna e viceversa”.
"L’obiettivo principale di realizzazione di itinerari culturali-turistico-sportivi - prosegue il documento - al fine di assicurare un rilancio del turismo in quota fruibile oltre che da pedoni anche da ciclisti in mountain-bike, sicuro scenario naturale e di interesse storico-culturale reso dai manufatti ancora esistenti risalenti alla Grande Guerra (cioe` in sostanza la "Linea Cadorna" ndr) garantendo così anche una valorizzazione dei sistemi agro-alimentari di malghe e alpeggi delle Orobie e riqualificazione ambientale anche sotto il profilo del dissesto idrogeologico"
Il Primo Lotto interessava i comuni di Colico, Introbio, Pagnona, Premana, Valvarrone, Delebio, Gerola Alta e Piantedo: il progetto e` stato "predisposto dal professionista incaricato Arch. Luca Ruffoni e comportante un quadro economico complessivo di € 3.120.000.
La Comunita` Montana quindi ha autorizzato la Convenzione, gia` approvata dalla Regione Lombardia nel “Programma degli interventi per la ripresa economica”, stabilendo i quattro "itinerari transorobici" principali:
- Transorobica Occidentale 1: Legnoncino
- Transorobica Occidentale 2: Legnone
- Transorobica Occidentale 3: Stavello
- Transorobica Occidentale 4: Trona
Ogni itinerario presenta oltre all’asse principale, una serie di collegamenti e itinerari
secondari che permettono di connettere tra loro i singoli percorsi e di raggiungere
elementi tematici di pregio lungo il percorso.
UNa volta partiti i lavori la Regione dovra` provvedere ad opportuni controlli con ispezioni e sopralluoghi.
Inoltre era stato stabilito un preciso Cronoprogramma dei lavori, da ultimarsi nel Settembre - Novembre 2023:
CRONOPROGRAMMA:
Approvazione progetto di fattibilità tecnico economica: marzo 2021
Approvazione progetto definitivo: Ottobre 2021
Approvazione progetto esecutivo: Marzo 2022
Aggiudicazione appalto: luglio 2022
Consegna lavori: settembre 2022
Ultimazione lavori: settembre 2023
Collaudo tecnico - amministrativo: novembre 2023
Localizzazione dei lavori :
"Questa area vasta d’intervento è compresa a cavallo delle provincie di Sondrio e Lecco, all’interno delle Comunità
Montane Valsassina, Valvarrone, Val d’Esino Riviera e Valtellina di Morbegno.
I territori comunali toccati da tale intervento risultano essere quelli di Colico, Delebio, Gerola Alta, Introbio, Pagnona,
Piantedo, Premana, Sueglio, Valvarrone, mentre secondariamente risultano marginalmente coinvolti i territori di
Pedesina e Dorio.
L’area interessata è pertanto ascrivibile alla dorsale orobica compresa tra il Monte Legnoncino, il Monte Legnone, il Monte Rotondo e il Pizzo dei Tre Signori, coinvolgendo di fatto i territori sottostanti relativi in termini idrografici alla Valgerola, la Val Lesina, la Val Varrone, la Val Biandino oltre che alle aree di riviera del Lario orientale e di porzioni dei territori di fondovalle della Valtellina e della Valsassina.
Gli itinerari previsti si snodano su aree paesaggisticamente e ambientalmente molto differenti tra loro in funzione
anche alle quote altimetriche che tendono a diversificare e a rendere difficoltosi gli interventi progettuali
considerando l’accessibilità e l’instabilità meteorologica e climatica in funzione a quote altimetriche di progetto
comprese tra la quota del Lario (198 m s.l.m.) e la Bocchetta di Legnone (2395 m s.l.m.).
Il paesaggio risulta complessivamente caratterizzato nella sua variazione altimetrica di versante, da foreste di
latifoglie, da foreste di conifere e nella parte superiori da praterie d'alta quota con variazioni delle essenze vegetali
derivate dalle diverse esposizioni solari dei versanti, dai quali derivano microclimi ed ecosistemi parzialmente
differenti influenzati fortemente inoltre dall’ambito lacustre dell’area.
Tale ambiente appare fortemente modificato dall’utilizzo antropico del territorio, che ha portato alla formazione ed
al mantenimento nelle aree più fertili di formazioni erbacee di natura secondaria ricavate nel corso dei secoli a
scapito del bosco e si è contraddistinto per il costante esplicarsi delle tradizionali pratiche agricolo-zootecniche.
Ambienti prettamente urbanizzati sono maggiormente sviluppati nelle aree di riviera e di fondovalle mentre a mezza
costa i territori urbanizzati sono circoscritti in specifiche aree frammentate tra loro.""
La prima area T.O.1 parte dal LEGNONCINO (Colico) a 218 m s.l.m. e arriva a Valvarrone – Tremenico (LC) 754 m s.l.m.
Lunghezza itinerario: 24.730 mt (24 chilometri)
La seconda T.O.2 parte dal LEGNONE Delebio (So) a 218 m s.l.m. e arriva a Pagnona (LC) 811 m s.l.m.
Lunghezza itinerario: 32.770 m (32,7 km) Quota valico: 2395 m s.l.m.
La terza T.O.3 STAVELLO parte da Premana (LC) 951 m s.l.m. arriva a Gerola Alta (SO) 1053 m s.l.m. Lunghezza itinerario: 23.160 m(23 km) Quota valico: 2202 m s.l.m.
La quarta T.O.4 TRONA parte da Introbio (LC) 586 m s.l.m. e arriva a Gerola Alta (SO) 1053 m s.l.m.
Lunghezza itinerario: 26.460 m (26 km) Quota valico: 2093 m s.l.m.
Ricettività lungo il percorso: Rifugio Tavecchia, Rifugio Valbiandino, Casa alpina Pio X, Rifugio Madonna della
Neve, Rifugio S. Rita, Rifugio Falc, Rifugio Casera Vecchia di Varrone, Rifugio Trona Soliva.
"Le vie principali saranno connesse alle arterie secondarie e di connessione con i punti tematici favorendo l’accesso
agli alpeggi, alle strutture ricettive, alle aree storico minerarie e militari."
"I punti di partenza e arrivo degli itinerari sono fissati nei singoli centri urbani a ridosso di punti e luoghi pubblici
significativi nei quali verrà allestito uno spazio dedicato al fine di dare maggiore visibilità al percorso e consentire
ai fruitori di avere tutte le informazioni necessarie sulle variabili sentieristiche/tematiche che è possibile percorrere.
Tale scelta permetterà inoltre di intercettare tutti i turisti e i visitatori del luogo, permettendo di offrire servizi quali
quelli dell'E-bike anche a coloro che transiteranno lungo la viabilità ordinaria, intercettando l’offerta turistica già
presente nei singoli paesi quali alberghi, ristoranti, negozi."
Per quanto riguarda la realizzazione "Fondamentale sarà il ripristino e l’adattamento dei fondi, specie quelli in selciato delle parti ammalorate". Si parla di "ripristino delle murature a secco di contenimento", utilizzando meno cemento possibile "per i soli tratti necessari per uno sviluppo massi e verrà mascherato con l'utilizzo di pietrame locale in superficie".
Insomma un " vaste programme" , avrebbe detto il Generale De Gaulle, sicuramente molto ampio e interessante (nelle immagini diamo alcune cartine sui vari Lotti allegate al Progetto).
In allegato la Delibera CM n. 55 e la Cartina generale dei percorsi previsti