Il nome è pomposo e oscuro, come spesso accade con l’onomastica botanica: galeopsis pubescens. Ma è comunemente nota come Canapetta, Il fiore ricorda vagamente l’orchidea ma non lo è. L’etimologia è curiosa poiché il nome (imposto dal solito, onnipresente Linneo) deriverebbe dal termine greco/latino “Galea”, vale a dire “casco” dal momento che la parte superiore del fiore ricorda vagamente un elmo.
Chi conosce a fondo le erbe nostrane ne utilizza in primavera le cime ancor giovani per ricavarne insalate o per ripassarle in padella con olio e cipolla oppure ancora per produrre frittate o minestre. Ma non provateci: potreste scambiarle con essenze vegetali tossiche. Invece l’insetto verde - blu che staziona su una foglia è un minuscolo coleottero.
Si chiama chrysolina fastuosa è golosa di ortiche e possiede una magnifica livrea metallizzata che ricorda la brunitura accidentale dell’acciaio inossidabile sottoposto a saldatura. Gli esemplari più grandi non raggiungono il centimetro. Tenetevi forte: esemplari di crysolina fastuosa si possono acquistare su internet. Pare anche che ci sia qualcuno ne acquista in quantità.
Pubblicato in
Fiori e Piante della Valsassina