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IL FIORE DEI FRAIN (MINATORI)

Lunedì, 22 Maggio 2023 06:53 Scritto da  Elio Spada

Spicca lungo i margini della pista ciclabile e, molto spesso, (il Pioverna non costituisce un’eccezione) sul greto asciutto dei torrenti dove interrompe con un vivace giallo cromo, la grigiastra monotonia dei ciottoli. Si tratta della “Barbarea vulgaris”, più nota come erba di Santa Barbara, patrona di artiglieri, cavatori e minatori, (che un tempo, in valle, venivano chiamati “frain”) vissuta forse nel III secolo dell’Era volgare in Asia minore. L’appellativo generico “Barbarea” è dovuto al botanico scozzese Robert Brown vissuto a cavallo fra il XVII e XIX secolo.

Il termine specifico “vulgaris” invece definisce la definisce come pianta comune e le cui varietà (molte decine) sono facilmente reperibili in natura. La medicina tradizionale fa ampio uso di questa essenza vegetale a causa dell’elevato contenuto di vitamina C, dotata quindi di proprietà antiscorbutiche, e della presenza nelle foglie di sostanze ritenute in gradi di curare tagli e ferite non profonde. Le foglie fresche dell’”Erba di santa Barbara” possono anche essere utilizzate in cucina come ingrediente delle insalate oppure cotte al pari di spinaci o erbette e in minestre e zuppe. C’è inoltre chi utilizza la “Barbarea” nella preparazione di pesto e burro aromatizzato alle erbe oppure, saltata in padella, come contorno per cibi gratinati.

Però occorre fare attenzione poiché consumata in quantità elevate potrebbe danneggiare i reni. La medicina popolare ritiene che la “Rucola palustre” come viene anche chiamata, possa produrre effetti diuretici, digestivi e depurativi grazie ai composti amari contenuti nelle foglie. Nessuna di queste caratteristiche ha però trovato conferma scientifica. Quindi, se vi imbattete in qualche cespuglio giallo di “Barbarea” è meglio se vi limitate ad ammirarla senza raccoglierla a scopi gastronomici. La prudenza non è mai eccessiva. Anche se i bovini ne vanno ghiotti e la ingeriscono senza problemi, non vedrete mai cavalli brucare la “Barbarea”: imitateli e non avrete problemi. La prudenza non è mai eccessiva.

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