"Il 30 giugno di due anni fa la mia gara finiva in un burrone con la brutta frattura del femore e pensavo di avere chiuso con la bici e soprattutto con le gare. Nonostante il dolore, mentre aspettavo l'elisoccorso non riuscivo nemmeno a piangere e tutto mi sembrava solo un brutto incubo...perché?...perché un'altra volta? Con tutta la fatica fatta per rientrare dopo l'incidente del 2012 mi ritrovavo lì, in mezzo ad un bosco pronto per essere trasportato in ospedale. Beh quest'anno sono ritornato a correre e oggi finalmente sono tornato sul gradino più alto del podio...la vittoria la dedico a tutti quelli che mi sono stati vicino in quei giorni bruttissimi".
Andrea Artusi
N.D.R.: chi lo conosce non può che apprezzarne le qualità (umane prima che sportive) e condividerne la gioia. Due volte è stato messo alla prova e due volte si è rialzato. Penso che papà Mario, dal quale evidentemente ha assorbito la passione per le due ruote, sia il più felice di tutti. Complimenti Andrea per il tuo esempio!