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Pubblicato in Storie di Vita

MARINA SUL MARE DI SALINA

Venerdì, 10 Giugno 2022 06:53 Scritto da  Carletto Rosalia

Là, in mezzo al mare, tra il nulla attaccato al cielo che indossa ogni sera un tramonto diverso e migliore, tanto tempo fa il Padreterno ha deciso di creare un'isola meravigliosa: Salina. Così bella perché, probabilmente, Dio l'ha strappata alla fantasia nel suo giorno di riposo. E non è detto fosse domenica. Anche se di domenica, si sa, il cielo è più azzurro ed è più facile essere buoni. 
Salina è molto famosa oltre che per la sua bellezza anche per essere stata il set dell'ultimo film di Troisi, “Il postino”. Film indimenticabile, come indimenticabili sono le sensazioni che si sono infilate con dirompente dolcezza dentro me e che mai più mi lasceranno.

Qualche giorno fa, finalmente, anch'io sono riuscito a respirare l'atmosfera magica, incantata e unica che l'isola regala a chiunque voglia smettere di correre e decida di dedicarsi invece all'ascolto del silenzio. Pratica, oramai, sconosciuta ai più. Forse perché il silenzio incute timore, forse perché dentro vi sono verità nascoste che si vorrebbero dimenticare o cancellare e che invece si disvelano inarrestabili, come l'alba dopo una notte senza luna.
E così, un pomeriggio, dopo l'immancabile raccolta di capperi, le ardite passeggiate sotto un sole furente, vincendo salite e discese, decidiamo di recarci col bus a Lingua, una località dell'Isola, poco distante dal porto di Santa Marina. È ora di pranzo. Poco più avanti, il ristorante di Alfredo ci aspetta, col suo celeberrimo pani cunzato. Sulla destra, lo sguardo mi cade su una minuscola bancarella di orecchini e collane. Ci avviciniamo per dare un'occhiata. Nascosta da un mare di  bigiotteria colorata, intravedo la proprietaria. Alta, gambe lunghissime, capelli lunghi e scuri e un diadema di sua produzione sulla fronte. Ci saluta con un accento particolare. 
“Buongiorno, ma lei non è isolana... e nemmeno siciliana” le dico.
“No. Io sono napoletana” risponde lei con gentilezza e quel filo di fierezza partenopea che non manca mai.
Riconosco immediatamente la voce.
“Ma lei... somiglia a un'attrice... io avevo ancora i capelli quando vedevo i suoi film...” E mentre parlo, frugo nella mia memoria cercando e trovando il nome di questa donna che mi sorride e poi dice:
“Sì, sono io! Marina Suma
“Ma... è incredibile....che ci fa qui?” le chiedo in maniera un tantino sciocca e inopportuna.
“Io ci vivo – risponde – ho anche una casa a Napoli, una a Roma. Mi muovo... sono ancora un'attrice. Ma qui sto benissimo!” 

Vende orecchini e altri oggetti creati da lei, ma fa ancora l'attrice... Me lo dice come se dovesse convincermi. Io la guardo e mi rivedo ventenne. Il film che la lanciò “Sapore di mare” risale al 1983. Ero appena tornato dal militare, con un destino ancora da costruire. Ignaro di quello che la vita aveva in serbo per me.
“È sempre bellissima – le dico – è uguale a tanti anni fa. Identica!”. Mento, ma lei vuole crederci e si illumina. Il suo sorriso è intatto. Come lo ricordavo. Il viso, però, è attraversato dal tempo in maniera inequivocabile. Ma non è solo il suo volto ad essere stato maltrattato dagli anni. Anche sul mio sorriso e su di me, il tempo ha depositato tanta polvere... Il tempo non fa sconti. A nessuno. Nemmeno ai personaggi famosi o a scribacchini pelati come il sottoscritto. Wikipedia mi dice che Marina Suma ha quasi 63 anni. Ma questo è solo un particolare.
Le chiedo di fare qualche foto. In maniera entusiastica lei accetta e si mette in posa con la mia fidanzata.
Compriamo un paio di orecchini, la salutiamo e andiamo a pranzo. 

“Ciao. Buona giornata” ci dice.
 Mentre gustiamo il famoso pani cunzato, tra una piccola folla che si agita, beve e mangia notiamo una figura vestita di bianco che passeggia avanti e indietro, proprio di fronte al ristorante. È' lei, ovviamente. Ruba lo sguardo, indubbiamente. Ma quel suo atteggiamento, tipicamente femminile e un po' infantile, che cerca e trova l'attenzione di tutti, non mi disturba. E' una donna simpatica, garbata. E, in effetti, perché non dovrebbe esserlo? L'essere stata attrice non è una colpa che richiede una pena da scontare prima o poi.
Dopo l'immancabile granita al pistacchio, decidiamo di fare una passeggiata al laghetto di Lingua e di incamminarci verso la vicina Santa Marina. Ma 4 km a piedi, con 35 gradi, sulla statale, non sono quanto di meglio un povero quasi vecchio come me, si augura dopo pranzo.

La mia fidanzata insiste e non c'è nulla da fare. Lancio una veloce occhiata alla bancarella di Marina Suma, ma lei non c'è. Volgo lo sguardo qui e lì e la trovo sdraiata sul muretto nel lungomare. Ci avviciniamo.
“Ciao... - le dico – lo sai che questa donna qui (indicando col ditino la mia fidanzata) vuole andare a piedi fino a Santa Marina?”
“E che vuoi che sia? - risponde lei – c'è anche un bel venticello...”
“Ma non è vero che c'è vento....e poi io sono anziano... non credo di arrivare vivo laggiù... Ci saranno 75 gradi”
“Ma va là....”
“Comunque, due contro uno....siete due donne cattive. E tu più di lei” le dico in maniera teatrale.
“Ma no... Io non sono cattiva...”
“Questo lo dici tu...mi avrete sulla coscienza. Ciao, cara.” 

La mia fidanzata è già pronta alla scarpinata. Ormai non si vergogna nemmeno più di me. Assiste in silenzio e sorride.
Faccio “ciao ciao” con la manina a Marina che si sdraia di nuovo sul muretto, come una magnifica lucertola, ma vestita di bianco, ad accogliere il sole.
Mentre cammino e sudo e tento di non morire, spedisco la foto di Marina a un caro amico di infanzia e gli racconto della sua decisione di vivere in quell'isola, lontano dall'assordante frastuono del mondo.
“Ha capito tutto” mi risponde in maniera splendidamente profonda il mio amico.
Lo penso anch'io. E mentre, sopra la mia testa, i gabbiani si lasciano cullare dal vento che di colpo si è alzato per quietarsi quasi subito, mi lascio invadere dai miei pensieri. Quelli che non presto mai a nessuno. Perché sono solo miei. Li accolgo uno per volta. Con la consapevolezza che alla fine ne verrò sopraffatto.  
 La vita è comu pigghia pigghia, dicono qui. Già... Ormai ne ho l'assoluta certezza.

Ultima modifica il Venerdì, 10 Giugno 2022 07:00
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