Una mattinata decisamente diversa dalle altre per gli studenti delle seconde e terze medie di Introbio, riuniti assieme ai loro insegnanti nel teatro dell'Oratorio per riflettere, su iniziativa dell'I.C.S. Cremeno e dell'ANPI, assieme ad Angelo Pavoni e Giuseppe Augusto Amanti (esponenti dell'Associazione partigiana della Valle) sulla "Giornata della Memoria".
In particolare, Amanti ha spiegato ai ragazzi cosa sono le "pietre d'inciampo" raccontandone la storia che inizia nel 1992 su iniziativa dell'artista tedesco Gunter Demning: il 16 dicembre di quell'anno fu posata la prima (una piccola targa di ottone in memoria di persone deportate e assassinate nei campi di sterminio nazisti) proprio davanti al municipio di Colonia dove nel 1942 era stato promulgato il cosiddetto "Decreto Auschwitz" nel quale si ordinava la deportazione di milioni di persone in tutto il mondo e non si trattava solo di ebrei.
Le pietre d'inciampo, insomma, sono dei piccoli monumenti incastonati nel selciato delle strade con l'obiettivo di "far inciampare" chi passa e far ricordare loro i tragici avvenimenti di quel periodo oscuro per l'umanità.
"In tutta Europa - ha detto Amanti, ce ne sono già circa 100.000. In Valsassina ne abbiamo due: una a Cassina in memoria di Rinaldo Combi e una a Premana che ricorda Giovanni Battista Todeschini. Sono state avanzate richieste per posarne altre sette: quattro a Pagnona, due a Ballabio e una a Esino".
I ragazzi, salutati anche dal sindaco Adriano Airoldi, hanno poi intonato sotto la direzione della loro insegnante Prof. Anna Vascakova, due brani evocativi e suggestivi: la canzone tradizionale ebraica Hevenu Shalom Alehem (La Pace sia con voi) e Auschwitz, la canzone del bambino nel vento di Francesco Guccini.