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Mercoledì, 25 Maggio 2022 07:12

NAMELESS FESTIVAL 2022, AD ANNONE DAL 1 AL 5 GIUGNO

NAMELESS FESTIVAL 2022 -PREDISPOSTE LE MISURE DI SAFETY E SECURITY PER L’EVENTO CHE OSPITERA’ 20.000 PERSONE AL GIORNO

Garantire i necessari livelli di sicurezza in occasione di manifestazioni pubbliche ed eventi per i quali è previsto un notevole afflusso di persone.

Dal 1° al 5 giugno 2022, su un ampio terreno tra i comuni di Annone di Brianza, Molteno e Bosisio Parini, è in programma la manifestazione di pubblico spettacolo denominata “Nameless Music Festival 2022”.

Per l’esame degli aspetti di safety (comprendente i dispositivi e le misure a salvaguardia dell’incolumità delle persone) e security (relativa alla pianificazione dei servizi di ordine e sicurezza pubblica), il Prefetto Sergio Pomponio ha presieduto più riunioni del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, nel corso delle quali sono state individuati le azioni da mettere in campo per la manifestazione.

Si tratta, infatti, di uno dei più importanti e attesi eventi musicali italiani dedicati alla musica EDM - Electronic Dance Music, che quest’anno vedrà la partecipazione di circa 20.000 persone al giorno, in gran parte giovani.

Lo svolgimento dell’evento è soggetto al rilascio dell’autorizzazione da parte del Sindaco del Comune di Annone di Brianza, previo parere della Commissione provinciale di vigilanza. Poiché la manifestazione comporta un innalzamento del rischio per i partecipanti, per l’elevato afflusso di persone, si è reso opportuno un surplus valutativo di livello più ampio e coordinato, svolto nelle riunioni del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica dell’11, 17 e 23 maggio, allargate alla presenza del Comandante dei Vigili del Fuoco.

Nel corso degli incontri, in una con le risultanze della Commissione di vigilanza, riunitasi nelle date del 7 aprile, 12 e 19 maggio, sono stati esaminati sia gli aspetti potenzialmente critici relativi all’area interna, preposta ad ospitare l'evento, sia quelli attinenti alle vie di accesso e uscita, alla capienza dei parcheggi e alle possibili ripercussioni sulla viabilità.

Sono stati, pertanto, definiti i dispositivi di security e implementate le misure di safety previste dall’organizzatore, per ottimizzare l’efficacia del dispositivo di sicurezza. In particolare, sono state disposte le seguenti misure:

✓ l’istituzione di una centrale operativa unificata che coordinerà tutti i soggetti coinvolti nella gestione della manifestazione;

✓ la previsione di ulteriori aree da adibire a parcheggio, in modo che i posti auto risultino adeguatamente proporzionati al numero degli spettatori attesi;

✓ lo svolgimento di specifiche operazioni di prefiltraggio e filtraggio da parte degli operatori di polizia;

✓ la programmazione di uscite asincrone al termine degli spettacoli.

Uno specifico tavolo tecnico è stato dedicato alla pianificazione coordinata del traffico veicolare, la cui fluidità e sicurezza sono condizioni essenziali per lo svolgimento della manifestazione.

Quanto al dispositivo di ordine pubblico, il Questore D’Agostino disimpegnerà personale da dedicare: alle operazioni di prefiltraggio, presso i parcheggi e i varchi di accesso al luogo della manifestazione e a quelle di filtraggio; alla vigilanza all’interno dell’area e lungo il perimetro esterno all’evento.

Lunedì 30 maggio si terrà un ulteriore incontro per la definizione degli aspetti di dettaglio, all’esito del quale saranno rese note tutte le misure adottate per garantire il sereno svolgimento della manifestazione, in una cornice di sicurezza.

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Martedì, 24 Maggio 2022 14:30

UNA TARGA PER RICORDARE LA RESISTENZA A LECCO

Si inaugura domenica 29 maggio la Targa Storica del Percorso Resistenziale della Città di Lecco, medaglia d’argento al valore militare. SPI CGIL Lecco invita la cittadinanza a partecipare all’evento, dal forte valore civile, in programma alle 11.00 in località Campo de Boi. Un’iniziativa realizzata dall’ANPI sezione di Lecco, in collaborazione con il Comune di Lecco e il sindacato dei pensionati della CGIL. Un sostegno non casuale quello dello SPI lecchese, da sempre particolarmente vicino all’ANPI per la sua meritoria opera di salvaguardia della memoria della Resistenza.

“C’è chi tra i nostri iscritti ha vissuto e toccato con mano la guerra di Liberazione, chi invece ne ha sentito in famiglia il racconto” – spiega Pinuccia Cogliardi, segretario generale dello SPI CGIL Lecco - “Tutti siamo cresciuti portando nel cuore gli ideali di democrazia, giustizia ed equità, la capacità di fare sintesi tra culture e tradizioni diverse ma in fondo legate da un progetto condiviso. Valori insiti nella Resistenza e ancora oggi minacciati, nonostante siano fondamentali per la vita della nostra Repubblica. Per questo è più che mai importante mantenere vivo il ricordo di quello che fu, cercando modi il più possibile incisivi per tramandare i fatti ma anche l’idealità che caratterizzò quel periodo. Proprio in questa direzione va l’iniziativa del prossimo 29 maggio”.

Segnaliamo anche un comunicato dell'Anpi di Mandello  su alcuni sfregi compiuti contro la Chiesetta di Prada:

"Dopo aver danneggiato il rifugio Bogani, ignoti vandali hanno colpito anche la Chiesetta di Prada, sopra all’Alpe di Calivazzo (nell'immagine).

La Chiesetta con annesso piccolo bivacco aperto tutto l’anno è stata voluta e realizzata a ricordo dei Caduti Partigiani della 89a Brigata Poletti, che ha operato in quella zona. Dalla sua inaugurazione, avvenuta nel 1964, è stata affidata per la sua custodia al Gruppo di Mandello dell’A.N.A. e riporta al suo esterno una delle targhe dei 15 sentieri “Partigiani sulle Grigne, nuovi itinerari della memoria”, curati dall’Archivio Comunale della Memoria Locale di Mandello del Lario e frequentati da alpinisti, escursionisti e turisti, italiani e stranieri

https://www.archiviomandello.it/index.php/it/itinerari .

Questo vile atto, già denunciato alle competenti Autorità, non farà venire meno l’impegno di tutte e tutti noi nell’onorare la memoria delle e dei partigiane/i cadute/i, nel mantenere vivi i loro ideali di libertà e di giustizia ed il loro amore per la nostra Patria e per le nostre montagne."

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Martedì, 24 Maggio 2022 12:14

IL RAPPORTO TERAPEUTICO TRA UOMO E ANIMALE AL CENTRO DI UNA "DUE GIORNI" IN VALSASSINA

“Uomo e animale, un rapporto terapeutico” è il titolo del convegno che si svolgerà venerdì 27 maggio a partire dalle ore 20.30 presso la sede della Comunità Valsassina, Valvarrone, Val d’Esino e Riviera organizzato in collaborazione tra Comunità Montana, ATS Brianza e comune di Introbio.

Dopo i saluti istituzionali del presidente comunitario Fabio Canepari, della presidente dell’Ambito di Bellano Gabriella Del Nero e del sindaco di Introbio Adriano Airoldi, interverranno per parlare del benessere nella relazione tra uomo e animale il Dott. Carmelo Scarcella (Direttore Generale dell’ATS Brianza), il dott. Diego Perego (Direttore igiene Urbana Veterinaria dell’ATS), la Dott.ssa Federica Bolognani (Coordinatrice Ufficio di Piano Ambito di Bellano), Roberta Comparolo e Giovanni Russo (dell’associazione “Quel raglio del Lago di Como”) e Giulia Francesca Rabboni (Floridingschool).

Moderatrice della serata la Dott.ssa Manila Corti, Responsabile Servizi alla Persona della Comunità Montana.

Il convegno avrà un seguito il giorno successivo, sabato 28 maggio, quando a Introbio presso la struttura comunale del Prà Baster - e nell'ambito della "Festa di primavera" - andrà in scena un’esperienza diretta di quanto discusso ed illustrato la sera precedente.

A partire dalle 14.30 sarà quindi possibile per i ragazzi e le loro famiglie sperimentare attività ludico-ricreative con gli asini a cura di “Quel raglio del Lago di Como” e con i cavalli di alcuni maneggi valsassinesi.

La giornata si chiuderà alle 18 con il concerto bandistico del Corpo Musicale S. Cecilia di Cortabbio e alle 19.30 con la “Cena di Primavera” (prenotazione necessaria via mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.).

La manifestazione si avvale del patrocinio e del supporto anche della Cooperativa di Comunità della Valsassina e Montagna Lecchese e del Panathlon Club Lecco.

Gli organizzatori desiderano ringraziare tutti coloro che a vario titolo si sono resi disponibili per garantire la riuscita dell'iniziativa.

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Martedì, 24 Maggio 2022 11:40

IL RICORDO DELLA STRAGE DI CAPACI NELLE PAROLE DI ALESSANDRA HOFMANN, PRESIDENTE DELLA PROVINCIA

Cari colleghi,

oggi, prima di iniziare i lavori del Consiglio provinciale, ritengo doveroso raccoglierci in un momento di riflessione per ricordare le figure del giudice Giovanni Falcone, del magistrato Francesca Morvillo e degli agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro, in occasione del trentesimo anniversario della strage di Capaci.

La giornata di oggi ci permette di ricordare l’oscura pagina delle stragi di mafia, di cui Capaci è l’emblema più forte, e di confermare il nostro impegno di contrasto alle mafie, che purtroppo, nonostante gli sforzi di tutte le istituzioni, trovano, anche nel nostro territorio, terreno fertile per fare affari e proliferare.

Il 23 maggio 1992 rappresenta una ferita incancellabile per tutto il Paese: le morti di Giovanni Falcone, della moglie Francesca e degli agenti della scorta suscitarono uno sdegno enorme.

Quel tragico attentato è stato un momento di presa di coscienza forte e condivisa, una spinta poderosa per prendere atto che le mafie sono l’essenza di tutto ciò che una società libera, pluralista e democratica non può tollerare.

Da sempre le mafie si travestono e tentano di sostituirsi alle istituzioni approfittando delle difficoltà delle persone, inquinano la vita civile e l’economia, generando disuguaglianze, ingiustizie e vittime. Le mafie non sono solo un problema di ordine pubblico, né costituiscono un pericolo solo per le regioni meridionali, ma rappresentano la più forte insidia alla convivenza civile, alla saldezza e alla credibilità delle istituzioni democratiche, al corretto funzionamento dell’economia.

Azioni che, purtroppo, hanno compiuto in passato nel nostro territorio in maniera diretta, così come oggi tentano di farlo in maniera indiretta, attraverso il condizionamento di attività economiche e imprenditoriali che, anche a causa della crisi post pandemica, sono cadute nella rete del racket.

Un fenomeno che, mi sento di dire, la società civile lecchese non ha accolto con tacita e remissiva consapevolezza: il nostro territorio ha un tessuto di istituzioni, associazioni e gruppi che hanno un ruolo fondamentale nella lotta alla criminalità e che insieme alle forze dell’ordine devono far fronte comune per vincere questa battaglia.

È necessario che le istituzioni si impegnino non solo a contrastare fenomeni di criminalità, ma anche a formare e informare la società civile; proprio per questo come istituzione siamo chiamati a incoraggiare attività di sensibilizzazione per contribuire all’educazione alla legalità e allo sviluppo dei valori costituzionali e civici, promuovendo iniziative rivolte a studenti e docenti.

Per questo motivo, su sollecitazione del Consigliere Lanfranchi ho intenzione di avviare il confronto per far aderire il nostro ente alla rete istituzionale di Avviso pubblico per creare una leva di amministratori e amministratrici che, al di là dell’appartenenza politica e ideologica, collochi il bene comune al di sopra delle proprie posizioni, si cimenti con l’etica della responsabilità, ricerchi un dialogo con i cittadini e ne solleciti la partecipazione.

Onorare al meglio la memoria di Falcone significa conservare con cura il patrimonio morale che ci ha consegnato con il suo sacrificio, con il suo senso del dovere e con lo stile antiretorico che lo caratterizzava, espressione dell’Italia migliore.

Il ricordo di oggi non vuole essere solo una mera testimonianza del passato, ma un punto da cui partire per continuare a costruire una memoria comune per le generazioni future, affinché siano coraggiose e si rendano portatrici di verità e giustizia. Ai giovani consegniamo la memoria di quello che è stato e l’impegno per una società più giusta e rispettosa delle regole, dove le mafie non devono trovare spazio.

Il giudice Falcone, nel celebre documentario della giornalista Marcelle Padovanì del 1988, dichiarò: “L’importante non è stabilire se uno ha paura o meno, è saper convivere con la propria paura e non farsi condizionare dalla stessa. Ecco, il coraggio è questo, altrimenti non è più coraggio ma incoscienza”.

Un coraggio, permettetemi di dirlo, che Falcone ha dimostrato di avere in ogni suo gesto, un coraggio che lo ha reso una fonte di ispirazione e un modello di vita per tante donne e uomini che hanno deciso, sul suo esempio, di mettersi al servizio della collettività per contrastare il fenomeno mafioso.

Vi chiedo quindi di alzarvi in piedi e onorare tutte le vittime della strage di Capaci con un minuto di silenzio.

Grazie.

Alessandra Hofmann
Presidente della Provincia di Lecco

 

 

 
 
 
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Martedì, 24 Maggio 2022 07:03

A BREVE USCITE SPELEOLOGICHE CON MOUNTAIN DREAM

Il mondo IPOGEO della SPELEOLOGIA è qualcosa di unico e incredibile…

Appena si varca quello spazio-tempo che divide l’esterno con l’interno ci si trova immersi in un mondo parallelo dove sembra che tutto si fermi di colpo

Il BUIO e il SILENZIO assoluto ti avvolgono ed entrano dolcemente dentro di te…

Ci si ritrova in uno spazio più o meno angusto, che ti lascia sospeso in modo surreale e “fuori dal normale”

Un mondo complesso e articolato che ben poco a che fare con l’esterno, che mette a dura prova le nostre sicurezze e richiede nervi saldi e tranquillità interiore

Un mondo non semplice da frequentare, dato da stretti passaggi e verticali salti da affrontare prima in calata e poi con lenta risalita di corda

Un mondo che inevitabilmente va conosciuto in tutti i suoi aspetti, da quelli GEOLOGICI a quelli PALEONTOLOCI fino a quelli METEREOLOGICI per essere compreso nella sua pienezza

Un mondo complicato quando si decide di ACCOMPAGNARE persone non esperte, ma comunque accessibile a tutti con le giuste tecniche speleoalpinistiche

Per fare tutto ciò, e permettere a tutti i nostri amici che desiderino scoprire le meraviglie che ci sono sotto terra, abbiamo frequentato il CORSO DI SPECIALIZZAZIONE IN SPELEOLOGIA DELLE GUIDE ALPINE ITALIANE.

Un corso ricco di momenti formativi sia teorici con i massimi esperti in materia, che pratici, per affinare le tecniche di CONDUZIONE IPOGEA…

Ora siamo pronti ad ACCOMPAGNARVI IN VERTICALE ma questa volta dritti al CENTRO DELLA TERRA…

A breve un ricco programma di uscite (o meglio entrare) in grotta…

www.mountaindreamguide.com

 

YOUR DREAMS, OUR PASSION AT THE HEART OF EARTH !!!

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Martedì, 24 Maggio 2022 06:47

A MANDELLO LA "GIORNATA EUROPEA DEI MULINI STORICI"

in Cultura

Si sono chiuse in bellezza e con un’affluenza insperata le “Giornate Europee dei Mulini”, organizzate a Mandello a cura dell’associazione di volontari “Archivio Comunale Memoria Locale” e della famiglia Andreoli, proprietaria del mulino storico di Via Parini 1 a Molina, restaurato con cura in diversi anni di lavoro e di passione. L’iniziativa, che ha avuto il patrocinio del Comune, ha visto impegnati anche gli alunni dell’ICS “A. Volta” che hanno svolto in modo eccellente e coinvolgente il loro ruolo di ciceroni, nella postazione per loro predisposta al lavatoio di Molina, dove hanno illustrato il percorso della roggia e l’importanza di mantenere e curare questo patrimonio storico. Avevano a disposizione pannelli, immagini e materiale informativo e turistico.

Un’iniziativa che ripeteremo sicuramente anche l’anno prossimo, questo l’accordo preso con Federico Andreoli e la moglie Adriana, vista la l’affluenza di circa 800 visitatori, tra cui molti mandellesi di ogni età, ma anche parecchi turisti venuti da lontano e persino alcuni stranieri.

È stata l’occasione di far vedere i modellini, predisposti dai volontari dell’Archivio negli anni, a scopo didattico, tra cui un mulino in miniatura perfettamente funzionante e un altro con i tre tipi di ruote idrauliche; queste hanno attirato l’attenzione di tutti, così come un maglio pensato per i più piccoli. Per la visita al mulino c’è stato qualche momento di attesa, visto il continuo arrivare di visitatori, ma il tempo è stato impiegato nel ricevere informazioni sul progetto dell’ecomuseo della roggia Valmeria, un percorso nella natura, nella storia, nella tecnica e nell’etnografia, che ha voluto dire per i più vecchi rivivere ricordi e per i più giovani scoprire una realtà nuova e con prospettive di sviluppo, grazie anche alle immagini di un video e alle guide predisposte dell’Archivio. Un invito a percorrerla questa nostra roggia, dalla presa al lago, a leggere i diversi cartelli già posizionati, a fermarsi al giardino della ruota e a sostenere l’iniziativa di raccolta fondi per una seconda ruota da posizionare in centro paese. Un grazie particolare a tutti coloro che hanno collaborato in vario modo all’iniziativa.

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Martedì, 24 Maggio 2022 06:40

SIMULAZIONE: COME FERMARE UN'EMORRAGIA

Venerdì 27 maggio, dalle ore 14.00 alle ore 18.00 presso l’Aula Magna dell’Ospedale “A. Manzoni” di Lecco, si terrà la presentazione della campagna e del corso per operatori sanitari e per laici “Stop the Bleed – Ferma un’emorragia e salva una vita”.

L’evento è parte di due giorni di attività organizzate dall’Unità Operativa Complessa Chirurgia Generale e d’Urgenza di Lecco.

Qualora foste interessati a partecipare comunichiamo che il momento dedicato alle interviste al Dottor Mauro Zago avverrà dalle 15.45, successivamente potrete assistere alla parte pratica della formazione con le esercitazioni su manichino per le manovre necessarie a fermare l’emorragia prima dell’arrivo in ospedale.

L’evento è patrocinato da SICUT – Società Italiana di Chirurgia d’Urgenza e del Trauma.

 

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Martedì, 24 Maggio 2022 06:35

NEGATIVO IL GIUDIZIO SULLA CONFERENZA STAMPA DI BALLABIO

Caso Combi: nessun chiarimento dalla conferenza stampa

Confermato il giudizio negativo, si auspica una ridefinizione partecipata

In seguito alla conferenza stampa svoltasi lunedì 16 maggio al dichiarato fine di "fugare ogni dubbio" sulla questione Combi Arialdo, esaurito opportuno esame, esprimiamo la nostra valutazione sulle spiegazioni ricevute rilevando che dalle affermazioni fatte in tale sede non risulta apportato alcun elemento di chiarezza.

Innanzitutto si rileva che le tre domande poste dall'assessore Consonni, presente in loco, non hanno ottenuto reale risposta. Nello specifico:

1) quanto alle motivazioni dell'accordo (comprovato rischio di delocalizzazione e ipotesi di incentivo delle assunzioni) il sindaco non ha fornito alcun elemento a supporto delle stesse che non risiedesse nella narrazione della parte interessata, ovvero dell'azienda.

2) circa la questione dell'equità amministrativa, conseguente alla particolarità di un accordo che permetterà ad un'azienda di edificare su un pascolo tramite la concessione della variante di PGT, non è stato spiegato se questa possa essere considerata come prassi amministrativa rispetto ad altre analoghe richieste, o se altri siano stati o verranno esclusi da tale trattamento e in virtù di quali considerazioni.

3) rispetto all'importo dei 400.000 euro, corresponsione stabilita e sottoscritta nel Protocollo d'intesa, resta ancora da documentare in che modo Bussola e Hoffman abbiano desunto che si tratti di una cifra equa e congrua per il Comune, se lo stesso sindaco ha ammesso di non conoscere altri dati oltre ai 6.000 metri quadri dell'ingombro.

Per quanto concerne le promesse delucidazioni, l'unica cosa apparsa chiaramente è la volontà di temporeggiare differendo dettagliate spiegazioni, legandole all'esito di non meglio illustrate procedure, sino a sostenere che "solamente dopo che sarà approvato il bando Arest allora si potrà approfondire ed eventualmente arrivare ad una firma": affermazione paradossale alla luce del Protocollo d'intesa, sottoscritto il 21 aprile da Bussola, Hoffman e azienda, dove vengono concordati in maniera minuziosa i reciproci impegni (articolati in ben 17 punti) di Comune, Provincia e azienda. Tutto viene regolato in tale accordo, il cui punto centrale è l'accettazione, come congrua compensazione, da parte del Comune di Ballabio dei 400.000 euro riferiti al vantaggio che l'azienda conseguirà dalla variazione del Pgt, le cui modalità di calcolo ci restano ignote.

 

Risulta, inoltre, che il Protocollo d'intesa illustrato nella conferenza stampa si fondi su una premessa non vera, ovvero che "in data 29.10.2021 il consiglio comunale di Ballabio con deliberazione n. 41, ha dato mandato al sindaco di procedere con le azioni necessarie al fine di evitare la delocalizzazione dell'azienda...". Tale affermazione è gravemente erronea in quanto la deliberazione, nelle specifiche linee guida, prevede invece che sindaco e giunta si muovano di pari passo nel verificare i progetti, nell'attivare accordi, nel relazionare periodicamente ai capigruppo. Nessun mandato esclusivo, dunque, è stato assegnato al sindaco e tali vincolanti linee guida non sono state applicate. Il mancato adempimento dei passaggi decisi dal Consiglio comunale, pone, dunque, gravi problemi procedurali a monte della sottoscrizione del Protocollo.

 

Infine, Bussola ha parlato di incontri intercorsi nel 2017 tra l’allora sindaco Consonni e la proprietà Combi, senza precisare che tale proposta prevedeva sì una variante al Pgt, ma poggiando sostanzialmente sul perimetro della stessa azienda e qualche pertinenza, escludendo, dunque, il pascolo del Barech. Tale ampliamento evitava il paventato rischio di delocalizzazione e garantiva la tutela dell’ambiente ed una equità di trattamento per tutti gli imprenditori. La fretta di firmare questo protocollo, invece, non ha tenuto conto neppure di tale alternativa. Sulla base di tutto questo e di numerose altre evidenze, i sottoscritti confermano l'attuale contrarietà al Protocollo d'intesa, ribadendo le perplessità già espresse e auspicando una ridefinizione partecipata (da amministratori e cittadini) di tale scelta amministrativa, assai opinabile viste le premesse.

 

 

Alessandra Consonni, assessore, Caterina Longhi, ex assessore, Marco Pedrazzini, consigliere-ex capogruppo, Luca Pirovano, consigliere-ex assessore

 

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Martedì, 24 Maggio 2022 06:25

IL GLICINE SBIANCATO PIENO DI SPINE

Un’infiorescenza dai molti utilizzi. Soprattutto officinali e gastronomici. Il fondovalle valsassinese in questa caldissima primavera è abbellito dal candore fitto dei grappoli simili a quelli del glicine che popolano le chiome di questa pianta. Il suo nome scientifico è Robinia pseudoacacia, dato che non si tratta di un’acacia vera e propria, la quale è più simile alla mimosa e produce fiori gialli. Ma entrambe le essenze vegetali appartengono alla famiglia delle fabacee (o leguminose secondo un’altra classificazione). Dunque sono, per così dire, consanguinee. L’appellativo Robinia è stato imposto dal solito Linneo nella seconda metà del Settecento in omaggio al botanico Jean Robin, giardiniere di Luigi XIII e fondatore dell’Orto botanico di Parigi nel XVII secolo. I fiori di pseudoacacia sono profumatissimi e attirano api e altri insetti. Basta passeggiare in questi giorni lungo la pista ciclabile di Introbio per goderne l’intenso aroma.

Inutile dire che il miele di robinia, come quello di acacia, è apprezzatissimo. Ma questo “arbusto” che può raggiungere i 25 metri in altezza, possiede (oltre a un cospicuo numero di acuminatissime spine), numerose qualità. Foglie, fiori e radici, ricchi di fibre, carboidrati e proteine (ovviamente vegetali) vengono ancora oggi utilizzati in erboristeria per rimediare a scompensi digestivi e altri problemi simili. La Robina è inoltre ricca di vitamine (A, B1, B2, B3), calcio, fosforo, sodio, potassio, zinco e ferro. I decotti ottenuti dalle foglie venivano usati come epatoprotettori mentre le tisane ricavate dai fiori essiccati sembra posseggano proprietà sedative e distensive Caratteristiche, queste ultime, analoghe a quelle dell’Acacia vera e propria. I fiori della Robinia possono essere anche consumati fritti con pastella (farina, latte, tuorlo d’uovo e albume montato a neve, sale buccia di arancia o di limone). Ma fate attenzione a non esagerare perché la Robinia contiene anche i tannini che possono risultare tossici se assunti in grandi quantità. Quindi il candore cremoso dei fiori di pseudoacacia è meglio limitarsi ad ammirarlo senza servirne a merenda.

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Lunedì, 23 Maggio 2022 15:44

APPUNTAMENTO IN GIARDINO A VILLA MONASTERO

in Cultura

Sabato 4 giugno dalle 15 alle 17 e domenica 5 giugno dalle 10 alle 12 il Giardino botanico di Villa Monastero accoglierà i bambini dai 6 agli 11 anni aderendo all’iniziativa Appuntamento in Giardino, proposta dall’Apgi -Associazione parchi e giardini d’Italia con il patrocinio del Ministero della Cultura.

La manifestazione, nata in accordo con l’iniziativa Rendez-vous aux jardins, si svolgerà in contemporanea in oltre 20 Paesi europei.

I bambini visiteranno il giardino di Villa Monastero accompagnati da esperti della Fondazione Minoprio, che descriveranno i diversi ambienti e i caratteri botanici del giardino, individuando gli esemplari di maggiore importanza.

A conclusione del percorso di visita, si darà il via alla caccia botanica e alla realizzazione di un erbario che il bambino potrà tenere e portare a casa.

Ingresso gratuito per i bambini fino agli 11 anni compiuti, ingresso a pagamento per gli accompagnatori.

Prenotazione obbligatoria entro le 12 di venerdì 3 giugno scrivendo una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. (massimo 20 bambini per incontro).

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