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Valbiandino.net : notizie dalla Valsassina e non solo...

Lunedì, 28 Marzo 2022 07:56

FACCIAMOLI TORNARE IN RUSSIA !

Tra le tante notizie che arrivano dall'Ucraina, forse propagandistiche o no, mi ha colpito quella che i Russi non vorrebbero ricevere indietro dagli Ucraini i corpi dei loro commilitoni morti, al fine di essere seppelliti e pianti dalle loro madri in Russia.
Questo soprattutto per non far sapere in patria l'ingente numero di perdite, alcuni giovanissimi di neanche vent'anni (si parla addirittura di 10-14.000 soldati) che l'esercito di Putin ha subito in ormai più di un mese di guerra, o "Operazione Speciale" che dir si voglia.

Mi viene allora in mente un episodio cruciale della storia italiana nella II Guerra Mondiale.
Sapete quando Mussolini e il Fascismo hanno perso veramente il consenso (che alla vigilia della Guerra era amplissimo, De Felice ha sicuramente ragione) presso gli Italiani, segnando la crisi definitiva del Regime nato dalla Marcia su Roma del 1922 ?

E' poco noto, ma esattamente quando i nostri gloriosi Alpini, partiti con grandi strombazzamenti e fanfare dalle città e dai paesi non solo del Nord nel Giugno 1942, per andare a combattere sul Don insieme ai "Camerati" della Wehrmacht, sono ritornati feriti non solo nel corpo ma soprattutto nell'animo nel Febbraio del 1943.
In quei mesi hanno provato sulla loro pelle l'approssimazione, la pochezza, la disorganizzazione di un regime che prima li ha mandati a piedi dai confini della Polonia per più di 120 km per raggiungere le loro postazioni, con abiti poi inadeguati all'inverno russo, fino alla definitiva esplosione della "Operazione Urano", che li ha colti impreparati.

Dopo un mese circa di tragica "ritirata" nella steppa ghiacciata, la battaglia di Nikolajewka, che giustamente gli Alpini commemorano ogni 26 Gennaio a Colico, ha permesso loro di uscire dalla trappola con cui i Russi li avevano circondati.
Ma se militarmente Nikolaevka era stata una sconfitta per i Russi, che stavano per catturare i resti dell'Armir (all'inizio più di 200.000 soldati, ridottisi poi a un quarto) fu invece anche per loro una grande fortuna che i nostri Alpini tornassero in Italia.
Diversamente dall'andata, Mussolini voleva tenere il più coperto possibile il ritorno dei "reduci", azzoppati, feriti, moralmente distrutti. Mandò fin quasi al Brennero dei treni piombati, letteralmente chiusi e sigillati, perchè la popolazione non li potesse vedere fasciati dentro i vagoni.
Ma quando gli Alpini scesero dai treni ...

La situazione di estremo degrado in cui i soldati avevano vissuto venne prima svelata ai famigliari (anche se gli alti gradi militari avevano ufficialmente proibito ai soldati di parlare di ciò che era successo in Russia) il malumore cominciò a diffondersi sempre di più, fino a trasformarsi prima in critica aperta, come mai era successo per vent'anni, e poi in odio per il Fascismo.

Ecco, io spero che la stessa cosa spero possa accadere oggi in Russia. Non solo che i soldati Russi possano tornare dall'Ucraina e magari raccontare ciò che veramente hanno visto, e sbugiardare ciò che la propaganda asservita a Putin ignobilmente propina ai loro concittadini, come ad esempio che Mariupol sia stata bombardata dagli stessi Ucraini !

Ma addirittura suggerirei agli Ucraini civili reduci da Mariupol e Kiev di recarsi pure loro in Russia, per raccontare ciò che hanno subito e di che cosa sono state vittime, da parte dei loro "fratelli" venuti a liberarli da un supposto "Nazismo".

Il popolo russo oggi ha bisogno soprattutto di sapere: ottanta anni fa in Italia sono stati gli Alpini i primi a svelare la realtà viscida e corrotta che per vent'anni era stata nascosta agli Italiani (e di ciò dovrebbero andare orgogliosi), oggi invece qualcuno dovrebbe dire ai Russi ciò di cui è stato testimone.
Questo sarebbe il modo migliore di far finire la guerra e cacciare il dittatore Putin dal Governo, esattamente come noi quasi ottant'anni fa abbiamo cacciato Mussolini !

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Lunedì, 28 Marzo 2022 07:34

FESTA DEL 118 DOMENICA A LECCO

Nel giorno del TRENTESIMO compleanno del 118, domenica 27 marzo, Lecco ha celebrato questa ricorrenza del servizio di emergenza territoriale 118 nel centro città che per tutto il giorno ha ospitato le iniziative organizzate dal coordinamento lecchese del 118 insieme a tutte le associazioni di volontariato del territori.

In piazza c'erano anche Mario Cerino, direttore dell’AAT 118 di Lecco AREU, e Fabrizio Mosca, coordinatore infermieristico dell’AAT 118 di Lecco.

Ricordiamo che ogni giorno decine di ambulanze vengono gestite da questo utilissimo servizio, che ha sede presso l'Ospedale di Lecco, ambulanze che vengono allertate per ogni tipo di intervento: incidenti stradali, cadute al suolo, malori improvvisi, incidenti di ogni tipo.

Sono oltre 1300 i volontari delle tante associazioni che compongono il panorama del soccorso nel lecchese. Tantissimi di loro sono stati in piazza nelle circa 15 postazioni allestite in collaborazione con le associazioni di soccorso: ANPAS (Croce Verde Bosisio, Soccorso Bellanese, Soccorso Centro Valsassina, Volontari del Soccorso Calolziocorte), Croce Rossa Italiana (Comitato di Colico, Comitato di Casatenovo, Comitato del Comprensorio Lecchese Galbiate, Premana e Balisio, Comitato di Lecco, Comitato di Merate, Comitato di Valmadrera, Rete Nazionale Misericordia e Solidarietà (Cooperativa Sociale Lecco Soccorso, Croce Bianca Milano Sezione Merate, Croce Bianca Milano Sezione Merate delegazione Missaglia, Croce Bianca Milano Sezione Besana Brianza delegazione Castello Brianza, Croce San Nicolò Lecco, Soccorso degli Alpini di Mandello del Lario) e Soccorso Alpino e Speleologico Lombardo – XIX^ Delegazione Lariana.

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Lunedì, 28 Marzo 2022 07:14

Raccolta Beni Ucraina

A LECCO I RIONI DI OLATE, ACQUATE E BONACINA FANNO LA LORO PARTE PER L’UCRAINA

Anche la Comunità Pastorale dei rioni di Olate, Bonacina ed Acquate della città di Lecco ha fatto la sua parte nella raccolta di aiuti umanitari da inviare a favore delle popolazioni ucraine martoriate dalla guerra.

La raccolta è avvenuta grazie anche alla collaborazione con il SERMIG ( Servizio Missionario Giovani) di Torino, che ha sede in un Arsenale di guerra, una fabbrica di armi.

Dopo settimane di lavoro di raccolta di tutto quanto può servire per la popolazione ucraina, vestiario, medicinali, coperte e molto altro, depositato presso l’ex Teatro Renzo e Lucia sito nell’Oratorio di Olate, nella mattinata di sabato 26 marzo, i volontari, la cui quasi totalità è composta ragazzini ed anche bimbi, ha caricato un camion che è partito poi per Bergamo.

Il contenuto è stato scaricato ed insieme ad atri beni di prima necessità, provenienti dalla provincia bergamasca, caricato su diversi bilici che sono poi partiti alla volta dell’Ucraina.

Ad oggi la rete di raccolta organizzata dal SERMIG ha spedito più di 15 bilici per la popolazione ucraina.

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Lunedì, 28 Marzo 2022 07:10

UN OTTIMO LECCO VINCE 2 A 1 CONTRO IL TRENTO

in Sport

Calcio Lecco – Trento: 2 - 1
Lecco (3-5-2): Pissardo; Celjak, Battistini, Enrici; Nesta (dal 42′ s.t. Sparandeo), Masini, Lora, Morosini (dal 20′ s.t. Lakti), Vasic; Buso (dal 1′ s.t. Giudici), Ganz (dal 13′ s.t. Nepi) (Libertazzi, Ciancio, Petrovic, Purro, Paltrinieri, Sberna, Italeng). All. De Paola.
Trento (5-3-2): Marchegiani; Bearzotti, Dionisi (dal 1′ s.t. Pattarello), Trainotti (dal 24′ p.t. Seno), Carini, Oddi; Barbuti (dal 18′ s.t. Chinellato), Belcastro (dal 18′ s.t. Ruffo), Osuji (dal 34′ s.t. Vianni); Bocalon, Pasquato (Cazzaro, Pigozzo, Simonti, Scorza, Raggio, Izzillo). All. Parlato.

Marcatori: Nesta (L) al 2′ p.t., Morosini (L) al 7′ p.t.; Bocalon (T) all’11’ s.t.
Arbitro: Andreano di Prato, ass. Cipolletta di Avellino, Parisi di Bari. IV uomo: Duzel di Castelfranco Veneto.
Note. Ammoniti Vasic, Boccalon. Espulsi Vasic, Sparandeo, Fracchiolla. Angoli 2-6. Spettatori 1.132 totali, 793 paganti.
Lecco: importante, preziosa e meritata vittoria del Lecco che, nonostante i Blucelesti siano rimasti in nove, batte il trento per due a uno, con due prodezze di Nesta e Morosini.

Subito il Lecco in vantaggio quando al 2° Nesta si accentra dalla destra e fa partire un sinistro che va diretto all’incrocio dei pali. Rete bellissima. Ma non finisce qui per al 6° è il turno di Morosini che dalla sinistra, circa 30 metri, fa partire un tiro di destro, che complice anche la finta di Ganz, sorprende Marchegiani ed è due a zero. Secondo gol consecutivo per il redivivo Morosini. Il Lecco insiste ed al 13° sfiora il terzo gol con Lora che tenta la conclusione dai trenta metri, vedendo Marchegiani fuori dai pali.
Al 20° il Trento accenna la risposta con una mischia pericolosa in area del Lecco, ma non sortisce nulla. Subito dopo palla per Ganz che non ci arriva per un niente. Passato il 30° Busa cerca per due volte la conclusione a rete, ma senza fortuna. Al 39° Vasic commette un fallo ingenuo, essendo già ammonito, si becca il rosso, Lecco in dieci per il secondo tempo. Nel finale di primo tempo Pissardo dapprima esce a vuoto, poi sul tiro di Pasquato si oppone come può.

Nella ripresa gli ospiti mettono subito alle strette il Lecco, che però al 7°, con una grande di Giudici, subentrato a Buso, supera tre avversari e viene steso in area: il rigore è sacrosanto, ma l’arbitro non fischia. Il Lecco retrocede ed all’11° arriva il gol ospite. Morosini interviene su un pallone in difesa, il rimpallo mette fuori gioco Celjak e la sfera viene raccolta da Bocalon che segna. Al 17° Marchegiani in uscita tocca il pallone e finisce anche per abbattere Nepi, nulla di fatto.
Al 17° Nepi spreca una grandissima occasione su assist di Giudici. Chinellato al 20° gira a rete di testa, Pissardo attento fa sua la sfera. Subito dopo ancora Giudici, sugli scudi, si smarca sulla destra centra in area, ma nessuno dei suoi compagni e pronto per la deviazione. Al 30° Chinellato mette al centro un bel diagonale sul quale Osuji colpisce di testa senza inquadrare i pali. Poi è il turno di Celjak che al 35° impegna Marchegiani che si distingue per un bell’intervento. E’ il momento del Trento, che cerca di sfruttare l’uomo in più: Bocalon ha un’enorme chance al 39′ vicino a Pissardo ma non è freddo.

Allo scadere Sparandeo commette fallo, anche per lui secondo giallo, in quattro minuti dal suo ingresso in campo e Lecco in nove uomini nel recupero, che dura fino 90°, ma la difesa Bluceleste resiste e porta a casa i tre punti.
Questa è una fase che vede il Lecco alternare sconfitte esterne e vittorie casalinghe. Ora il Lecco è tornato 5° in classifica generale con 53 punti. Il prossimo incontro sarà contro la capolista, sconfitta in giornata 1 a 0 a Salò. L’incontro sarà sabato 2 aprile alle 14,30-

 

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Domenica, 27 Marzo 2022 18:24

BOBBIO, STAGIONE AGLI SGOCCIOLI. DA DOMANI FUNZIONA SOLO LA FUNIVIA. IMPIANTI RIAPERTI (FORSE) SABATO E DOMENICA

La stagione invernale 2021 - 2022 si sta inevitabilmente per concludere anche ai Piani di Bobbio. 

Oggi è stata una domenica con afflusso regolare ed un discreto numero di appassionati che hanno voluto sfruttare quella che potrebbe essere l'ultima occasione prima della chiusura.

L'I.T.B. ha infatti informato che da domani sino a venerdì resterà in funzione solo la telecabina e che gli impianti a monte riapriranno sabato e domenica per il gran finale "se le condizioni lo permetteranno".

Aldilà della oggettiva pochezza della neve (eppure stamattina per qualche ora perfettamente sciabile) sono le previsioni meteo a mettere in dubbio la possibile temporanea e conclusiva riapertura.

Da mercoledì, infatti, dovrebbe cessare il lungo periodo di siccità che ha caratterizzato tutto l'inverno grazie all'arrivo di alcune perturbazioni che dovrebbero condizionare il tempo anche nei giorni successivi.

E' anche molto probabile che in quota arrivi anche (fuori tempo massimo) una bella nevicata che, se non altro, contribuirà a rimpinguare riserve idriche ridotte all'osso.

Vedremo quindi cosa succederà in settimana. Quel che è certo è che da subito partiranno i lavori di smontaggio del vecchio skilift Ongania e quelli di costruzione della nuova seggiovia che lo sostituirà. 

E' previsto anche l'allargamento e l'innalzamento del laghetto sotto il Rifugio Lecco che alimenta l'impianto di innevamento programmato della nostra stazione sciistica.

Per chiudere in bellezza, qui sotto vi proponiamo una bella foto tratta dal profilo FB della Scuola Sci Piani di Bobbio destinata ad entrare nella storia visto che ritrae i maestri "all'ultimo giro di Pesciola" mentre salutano un impianto che ha svolto con onore e pazienza il suo lavoro per lunghi anni.

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Domenica, 27 Marzo 2022 18:12

ASSEMBLEA, S. MESSA E PRANZO PER GLI ALPINI DI CORTENOVA E PARLASCO

Venerdì sera 25 marzo si è svolta l'assemblea annuale del Gruppo Alpini di Cortenova con all'ordine del giorno anche il rinnovo delle cariche per il quadriennio 2022 2025.

All'unanimità è stato confermato il presidente uscente, Pietro Casiraghi; il suo vice sarà Dante Spandri.

Ivan Manzoni ricoprirà la carica di segretario mentre Luciano Busi è il cassiere. Completano il Consiglio Mario Grigi, Piero Manzoni, Tranquillo Acquistapace e Antonello Melis.

"La speranza di tutti - ha detto il ricofnermato Presidente -  è che il 2022 ci porti a poter fare quello che gli Alpini sanno fare e che purtroppo in questi due anni causa covid ci è stato vietato".

All'assemblea ha fatto seguito la S. Messa celebrata questa mattina nella Parrocchiale di Cortenova in ricordo di tutti gli Alpini andati avanti. Presenti il primo cittadino locale Sergio Galperti e quello di Parlasco, Renato Busi. 

Il fine settimana del gruppo cortenovese si è concluso con una festosa conviviale in Alta Valsassina.

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Domenica, 27 Marzo 2022 08:41

UNO "STRANO" PACIFISMO

Sinceramente trovo abbastanza incomprensibile (e , a dire il vero, anche un po' ipocrita) il supposto "pacifismo" di alcune componenti della società italiana che chiedono di non inviare armi alla Resistenza Ucraina, contro l'invasione russa, con il supposto obiettivo di fare finire la guerra prima.
Mi rivolgo in particolare agli amici dell'ANPI (Associazione Nazionale Partigiani Italiani), anche quello Lecchese, il cui compito primario dovrebbe essere quello di ricordare gli orrori della II Guerra Mondiale.
Bene, supponiamo allora che Winston Churchill, nel Giugno 1940, nel suo famoso discorso al Parlamento Inglese, invece di dire "resisteremo fino alla fine" (e con lui De Gaulle, capo della Resistenza Francese) avesse ragionato nel modo oggi proposto dall'Anpi e avesse detto:"Hitler è troppo forte, deponiamo le armi e facciamo finire la guerra subito, così eviteremo altri 5 anni di massacri" !
Supponiamo, naturalmente: tuttavia in questo caso ancora oggi avremmo il Nazismo dominante in tutta Europa, dalla Russia al Portogallo, e il Fascismo in Italia, non un solo Ebreo sarebbe sopravvissuto, e soprattutto tutti i Democratici e gli Antifascisti sarebbero o morti o chiusi in carcere a vita.
Avreste preferito questa soluzione ? Non credo proprio ! Quale alternativa c'è oltre a quella di armare almeno quelli che con grandissimo coraggio e a rischio della propria vita cercano di opporsi a chi vuole sopraffare ogni popolo senza vergognarsi di compiere massacri e bombardamenti sui civili ? Se ne hanno una (oltre alle fionde e alle manifestazioni di cui i dittatori da sempre se ne "strafregano") ce la spieghino, perchè saremmmo curiosi di conoscerla !

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Domenica, 27 Marzo 2022 07:19

UNA RIFLESSIONE SULLA SHOA E L'ATTUALITA'

Giovedì 24.03.2022 presso l'Auditorium M.Ghisla di Colico si è tenuto un evento nell’ambito delle iniziative promosse dal Circolo PD di Colico e dalla Sezione Lario Orientale di A.N.P.I. per ricordare la Shoah, con uno sguardo ai drammi odierni.
La serata ha visto momenti di dibattito coordinati da Angelo De Battista, componente del gruppo scuola A.N.P.I della Provincia di Lecco, alternati alla visione di documenti storici ed alla lettura di testimonianze, accompagnate dalle note del M°Luca Radaelli.

L'iniziativa ha voluto trasmettere la speranza di potersi accostare alla Giornata della Memoria con un senso di responsabilità, accompagnato dalla consapevolezza degli orrori di oggi e di quanti continuano a morire nei lager libici, nei deserti che attraversano, nel mare a cui si affidano, con un'attenzione particolare a quanto accade in questi giorni in Ucraina.

Mi sento di fare tre considerazioni circa l’ineluttabilità del male - spiega Roberto Citterio, presidente dell'Associazione
Nazionale Partigiani d'Italia della sezione Lario Orientale .
La prima, che solo una società dove tutti i diritti citati dall’articolo 3 della nostra Costituzione siano esigibili può tagliare alla radice tutte le male piante, che inducono i popoli a costruirsi nemici, interni o esterni, da combattere per nascondere situazioni di povertà umana, sociale, economica e culturale.

La seconda, che in un mondo in cui si è affermata un’economia globale, la relazione multipolare tra economie globali conta più dei carri armati: nonostante quasi metà della popolazione mondiale (Cina, India, metà Africa) non si sia schierata a favore della condanna all’Onu dell’invasione russa, questo schieramento si è manifestato con un’astensione che, coerente con la politica cinese del commercio globale e del sorriso, sta isolando la Russia ben più delle armi (che portano solo morte e distruzione tra i popoli, morte e distruzione che si trascinano stancamente e inutilmente con la scelta sciagurata di invio delle armi al popolo ucraino).

La terza, infine, che pone la necessità del superamento di una cultura patriarcale: io sono Giorgia, sono una donna, sono una madre, sono cristiana, sono parole che riassumono in se un modello sociale che si regge su un ruolo fisso e stereotipato della donna, che si realizza solo dento la famiglia tradizionale e dentro valori religiosi vissuti come identità contrapposte le une alle altre.

In qualità di Segretaria del Circolo PD di Colico, aggiunge Valentina Angelica Codurelli, rifiuto di accettare che la nostra democrazia, conquistata con che tanta sofferenza, sia sporcata da leggi che colpiscono i migranti! Non possiamo inoltre permetterci di guardare con dolore agli stermini che siamo stati capaci di commettere in passato se, allo stesso tempo, non siamo capaci di aprire gli occhi su quelli verso cui restiamo inermi nel presente!

Ringraziamo la cittadinanza per la numerosa partecipazione e l'interesse e la sensibilità dimostrati sul tema.

ANPI Colico
ANPI Sezione Lario Orientale
PD Circolo di Colico

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Sabato, 26 Marzo 2022 20:52

RESEGONE, ROSALBA E AGRELLA: OGGI TRE INTERVENTI PER IL SOCCORSO ALPINO

Tre attivazioni nel pomeriggio di oggi, sabato 26 marzo 2022, per la XIX Delegazione Lariana del Soccorso alpino. Le squadre territoriali sono state attivate ed erano pronte in piazzola, per eventuale supporto all'elisoccorso di Areu - Agenzia regionale emergenza urgenza.
Il primo allertamento per un uomo scivolato sul versante lecchese del Resegone, che ha riportato diversi traumi ed è stato portato in ospedale con l'elicottero.
Il secondo per una persona che aveva avuto un malore nella zona del rifugio Rosalba.
Il terzo in Valsassina, nel tardo pomeriggio, verso le ore 18:30 nella zona del monte Agrella, a una quota di 1850 metri, sopra la Val Biandino, nel comune di Primaluna (LC).
L'elisoccorso di Bergamo è intervenuto per un uomo che ha avuto un malore mentre era in moto lungo il sentiero che porta verso la cima di Agrella. Una squadra territoriale era pronta in piazzola a Barzio, per essere imbarcata in caso di necessità. L’intervento è finito alle 19:40.
Stamattina invece sul Monte Legnone, a 2600 metri, nel comune di Pagnona (LC), si è svolta una esercitazione a cui hanno partecipato venticinque tecnici della Stazione di Valsassina e Valvarrone, con tre istruttori Cnsas e due medici. Le squadre hanno simulato l'evacuazione di un possibile infortunato alla base del canale Ovest, dove spesso avvengono interventi di soccorso. La movimentazione della barella si è svolta sul versante in direzione del sentiero DOL - rifugio Griera, per trovare un'alternativa a quello più conosciuto della “Ca de Legn Roccoli Lorla”.
 
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