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Venerdì, 15 Gennaio 2021 09:55

GOVERNO SI, GOVERNO NO, E IL GIOCO DELLE TRE CARTE

Sono due settimane che il sottoscritto e un simpatico collega insegnante del Parini interessato alla politica, abbiamo scommesso una pizza ai quattro formaggi sulla sorte del Governo Conte.
A distanza di due settimane (io ho scommesso che sarebbe durato e che Renzi non sarebbe stato cosi` suicida da farlo cadere, il mio collega invece il contrario, e che sarebbe arrivato un Governo tecnico) non abbiamo capito ancora bene chi abbia vinto la pizza.

Ma se noi, nel nostro piccolo, abbiamo fatto una piccola scommessa, c`e` qualcuno che, del tutto irresponsabilmente, ha scommesso cinicamente sul futuro degli Italiani, mettendo un bastone tra le ruote (mentre surrealmente incita il ciclista ad andare piu` forte) a chi dovrebbe occuparsi a tempo pieno non di trovare veri o presunti "responsabili" (pardon, oggi "costruttori" !) ma dei veri problemi degli Italiani, cioe` in primis la Pandemia, la lotta al Covid, un piano serio di vaccinazioni,  la riapertura delle Scuole Superiori (il TAR ha bocciato la delibera regionale di chiusura fino al 25 Gennaio, ma se la Lombardia entra in zona rossa siamo daccapo) e molto altro.

Insomma i problemi non mancano di certo, come dice il prof. Massimo Galli stiamo ballando la Mazurka sulla tolda del Titanic, di tutto dovremmo occuparci tranne che di creare una crisi di Governo, che purtroppo ricadra` inevitabilmente non solo sulla testa di chi si comporta in un modo a dir poco sciagurato, ma su tutta la compagine del Governo, rischiando di vanificare gli sforzi sostenuti finora da tutti gli Italiani.

Io spero che si arrivi ad una soluzione rapida, apprezzo molto la difesa del premier stabilita dal Segretario PD Zingaretti (oltre che dai 5 Stelle), ma se non ci sara` una via d`uscita si vada pure alle elezioni (anche se in tempi di pandemia non sono certo il massimo dal punto di vista degli assembramenti) purche` si esca da una situazione di stallo, che in questo periodo e` molto pericolosa.

Enrico Baroncelli
Segretario di Circolo PD Valsassina  
   

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Venerdì, 15 Gennaio 2021 08:46

IL VECCHIO E IL MARE

in Cultura

“Lui feteva”
 “Chi lui?”
“Il ferone” mormorò
“Il ferone? Il ferone? Il ferone?”     
Stefano d’Arrigo “Horcynus orca”

Povero, piccolo Santiago. A suo modo è un eroe. Ma non di quelli veri. Di quelli, per capirci, che hanno combattuto sotto le mura di Troia scolpite dal sole, che sono morti alle Termopili, che si sono spenti a Salamina o nelle acque di Cartagine.

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Venerdì, 15 Gennaio 2021 06:44

GIOVANI LARIANI E RITORNO ALL`AGRICOLTURA

Ripresa, i giovani lariani credono nell’agricoltura: quasi uno su tre sogna il “ritorno alla campagna”

Continua a crescere il numero di nuove imprese under 35 nel settore agricolo. Trezzi: “Grazie ai nostri ragazzi,
il Lario è oggi fucina di esempi virtuosi, come i pastori-eroi che salvano le razze ovicaprine in via d’estinzione”

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Venerdì, 15 Gennaio 2021 06:30

CHIUSA PER FRANA LA PREALPINA OROBICA

Sp 64 Prealpina Orobica – CHIUSURA TOTALE AL TRANSITO dal pk 6+000 (fine centro abitato di Moggio) al pk 12+000 (passo Culmine San Pietro) per operazioni di disgaggio pareti rocciose.

Preso atto che in data odierna si è verificato il distacco di alcuni massi dalla parete rocciosa posta al
pk 8+500 circa della Sp 64 Prealpina Orobica;

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Venerdì, 15 Gennaio 2021 06:14

LE VACCINAZIONI IN PROVINCIA DI LECCO

Sui vaccini è importante fare presto e bene. Serve massima capillarità e trasparenza una campagna vaccinale che veda il coinvolgimento consapevole delle cittadine e dei cittadini, attraverso un'informazione adeguata e diffusa che renda omogeneo su tutto il territorio nazionale il diritto alla corretta informazione e alla tutela della salute.

La Cgil, così come ha fatto in tutte le fasi dell’emergenza sanitaria sulla salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, si è impegnata ai vari livelli a svolgere una campagna capillare di sensibilizzazione affinché tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori siano adeguatamente informati e consapevoli della necessità di vaccinarsi per la salute propria e di tutta la collettività.

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Giovedì, 14 Gennaio 2021 19:52

L'ATTIVITA' DELLA POLIZIA DI STATO NEL 2020

L’anno che si è appena concluso verrà ricordato certamente come un periodo difficile per l’intero Paese in ragione del diffondersi di una pandemia senza precedenti. In particolare, la Regione Lombardia è stata sin dall’inizio tra le zone più colpite dal virus covid-19 e la nostra Provincia non ha costituito di certo un’eccezione.

Nonostante le criticità riscontrate in questo particolare momento storico, l’attività della Polizia di Stato, anche nel territorio lecchese, non ha subito certo rallentamenti, anzi si è trovata a dover adeguare costantemente la propria attività alle mutevoli esigenze della collettività, nel rispetto di un quadro normativo in costante evoluzione, fungendo da irrinunciabile baluardo della legalità.

In questo contesto, al fine di garantire il rispetto delle disposizioni governative e regionali in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, in particolare il c.d. “distanziamento sociale”, l’obbligo del possesso ed utilizzo dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie, nonché il “divieto di spostamento”, dove previsto, grande rilievo assume l’attività di coordinamento tecnico operativo delle Forze dell’Ordine (Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizie Locali) presenti sul territorio della provincia assicurato dal Questore, in qualità di Autorità Provinciale di Pubblica Sicurezza, cui spetta l’onere di tradurre tecnicamente le indicazioni di carattere politico in tema di ordine e sicurezza pubblica assunte dal Prefetto, con il quale sussiste una stretta quotidiana sinergia e condivisione di strategie, finalizzate ad assicurare il benessere della collettività.

Ne sono testimonianza gli oltre 230 servizi di ordine e sicurezza pubblica, disposti ed organizzati su tutto il territorio della Provincia di Lecco nel corso dell’intero anno 2020.

Passando ad un’analisi delle molteplici attività in cui si è sostanziata l’azione quotidiana della Polizia di Stato in provincia nel corso del 2020, con particolare riferimento all’attività di Polizia Giudiziaria sono state denunciate più di 520 persone, mentre 51 sono stati gli arrestati.

Sul territorio della provincia lecchese, inoltre, la Polizia di Stato ha controllato 38.365 persone e 17.770 veicoli, 5018 sono state le chiamate al numero di emergenza NUE 112 e 1443 gli interventi effettuati delle pattuglie della Squadra Volanti.

Per quanto concerne le misure di prevenzione, il Questore ha emesso 43 avvisi orali, 19 fogli di via obbligatori, 11 ammonimenti ed ha proposto all’Autorità Giudiziaria 3 misure di applicazione della sorveglianza speciale.

Non meno intensa è stata l’attività posta in essere dagli Uffici della Polizia Amministrativa Sociale e dell’Immigrazione della Questura. Infatti sono stati rilasciati circa 8.000 passaporti, controllati 93 esercizi pubblici e negozi per la verifica del rispetto delle norme volte a fronteggiare l’emergenza epidemiologica da COVID-19, accertate e contestate 31 violazioni amministrative, emessi oltre 670 provvedimenti di rinnovo/rilascio di porto di fucile uso caccia/tiro a volo.

Inoltre, il Questore ha adottato due decreti di sospensione di licenze ai sensi dell’articolo 100 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza e sospeso cautelarmente l’attività di due esercizi pubblici per la violazione della normativa anti covid-19.

Infine, con riferimento all’attività svolta dall’Ufficio Immigrazione della Questura, sono stati rilasciati oltre 6800 permessi di soggiorno ed adottati 155 provvedimenti tra decreti di espulsione ed ordini del Questore di abbandonare il territorio nazionale emessi nei confronti di soggetti irregolari.

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Giovedì, 14 Gennaio 2021 16:02

IN PARTENZA DA INTROBIO GLI AIUTI PER LA CROAZIA

In partenza oggi da Introbio gli aiuti per la Croazia, dopo il terribile terremoto che ha sconvolto particolare la città di Petrinja (25.000 abitanti) situata a circa 5 km dall'epicentro del sisma.


Gli aiuti (molti scatoloni di vestiti, coperte, ma anche di generi alimentari) sono stati raccolti grazie all'iniziativa promossa dalla famiglia Mitrovic residente a Introbio da molti anni, con l`aiuto della Parrocchia locale (che ha concesso i locali per conservare e predisporre il materiale in attesa della partenza) nonché dell'Amministrazione Comunale introbiese. Ma, come abbiamo più volte ribadito su queste pagine, protagonisti di questa azione umanitaria sono state anche molte persone e associazioni della Valle, della Brianza e di Lecco che si sono unite in questa manifestazione corale di solidarietà.

Ieri il Sindaco di Introbio, Adriano Airoldi, ha avuto un colloquio con il Console croato il quale dapprima ha ringraziato di cuore tutti coloro che si sono spesi nell'iniziativa e poi ha assicurato il suo intervento affinché il trasporto sia atteso e agevolato alle dogane del suo Paese.




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Giovedì, 14 Gennaio 2021 15:53

CHIESTI AL GOVERNO RISTORI IMMEDIATI PER SALVARE LE ATTIVITA' DI MONTAGNA

“Per gli impianti di risalita condividiamo le richieste di ristori che le associazioni di categoria hanno avanzato al Governo percorrendo il solco tracciato dalla Francia. Per quanto concerne le altre attività coinvolte dalle chiusure e i lavoratori, stiamo affinando una nostra proposta di documento dove chiediamo al Governo ristori, tempestivi immediati e proporzionati. Stiamo parlando di una richiesta che ammonta ad alcuni miliardi di indennizzi”.

Ad annunciarlo sono Massimo Sertori (assessore alla Montagna di Regione Lombardia), Antonio Rossi, (sottosegretario di Regione Lombardia), Daniel Alfreider, (vicepresidente Provincia Autonoma di Bolzano), Luigi Giovanni Bertschy (vicepresidente della Regione Autonoma Valle d’Aosta), Sergio Bini (assessore al Turismo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia), Federico Caner (assessore al Turismo della Regione Veneto), Roberto Failoni (assessore al Turismo della Provincia Autonoma di Trento), Fabrizio Ricca (assessore allo Sport della Regione Piemonte) e Daniele D’Amario (assessore al Turismo della Regione Abruzzo), che si sono riuniti per approfondire ulteriormente la questione ristori, in particolare legati turismo invernale.

Secondo gli esponenti delle Regioni si tratta di una condizione legata alla sopravvivenza. “Normalmente – sottolineano – la gente di montagna tende a lavorare e non a essere assistita, ma di fronte ad un periodo così difficile come quello che stiamo vivendo, non ci sono le condizioni per poter resistere alla crisi economica. Aggravata da un livello di indeterminatezza che rende impossibile programmare qualsiasi tipo di attività”.

“Il Governo – continuano – non sa o fa finta di non capire che, a pandemia terminata, molte di queste attività non avranno più la forza di ripartire. Bloccare il turismo invernale è paragonabile al chiudere gli stabilimenti balneari nei mesi estivi con conseguenze economiche drammatiche per imprese, lavoratori e famiglie. Il Governo chiarisca se vuole aiutare la montagna o assistere alla scomparsa della sua economia”.

Il comparto del turismo invernale coinvolge 75.000 lavoratori diretti, ai quali vanno sommati tutti quelli della filiera. “L’auspicio è che il Governo – rimarcano – si renda conto della criticità della situazione e possa porvi rimedio in modo tempestivo. Del resto, altre nazioni che svolgono le medesime attività legate al turismo montano, come Svizzera, Francia, Germania e Austria, hanno già provveduto a salvaguardare questo comparto fondamentale”.

“Ribadiamo a gran voce – concludono i rappresentanti delle Regioni alpine e delle Province autonome – che dall’Esecutivo serve assoluta chiarezza sulla data di ripartenza. Prendendo atto che, per come si è sviluppata negativamente la situazione, la stagione invernale è in gran parte compromessa. Le Regioni e le Province Autonome sono disponibili a un confronto immediato con il Governo per illustrare le proposte”.

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Giovedì, 14 Gennaio 2021 11:42

FIPE CONFCOMMERCIO LECCO PRENDE LE DISTANZE DA #IOAPRO

Il presidente Caterisano: "Il nostro stile è quello di non strumentalizzare la rabbia delle persone, ma di lavorare in concretezza e nella legalità"

In vista della manifestazione #IOAPRO, che si terrà il giorno 15 gennaio, comunichiamo che Fipe Confcommercio non aderirà né supporterà questo tipo di iniziativa che mette a rischio sanzionatorio nonché penale le attività associate.

"Comprendiamo e viviamo in prima persona la rabbia e la frustrazione che una situazione come questa può generare, ma siamo fortemente convinti che la tutela dei nostri associati debba essere messa al primo posto, anche evitando inutili pericoli - sottolinea il presidente Fipe Confcommercio Lecco, Marco Caterisano - Soprattutto in un simile momento, è doveroso da parte di un'associazione mettere in guardia e tutelare i propri associati dai grandi rischi che si corrono con questo tipo di manifestazioni. Lo stile di Fipe e Confcommercio è quello di non strumentalizzare la rabbia delle persone, ma di lavorare in concretezza e nella legalità". Poi il presidente Caterisano prosegue: "Il lavoro di Fipe Confcommercio continua incessantemente e con grande determinazione da marzo, cercando di fornire il migliore supporto possibile a tutte le attività, nonostante le grandi difficoltà incontrate ai tavoli istituzionali. Misure come il contributo a fondo perduto, il credito di imposta sugli affitti, l’esenzione della Tosap e il rinvio delle tasse - sebbene insufficienti anche di fronte alle richieste che abbiamo fatto - sono tutte merito del duro lavoro svolto da Fipe Confcommercio in questi mesi. Consapevoli dell'insufficienza dei risultati ottenuti, è stato richiesto un incontro urgente con il ministro dello Sviluppo economico Patuanelli che si terrà nei prossimi giorni: in quella occasione porteremo al tavolo richieste di misure di sostegno più adeguate e certe, oltre a svariate forme di sgravi fiscali". 

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Giovedì, 14 Gennaio 2021 10:28

RECOVERY PLAN: ULTIMA VERSIONE

In allegato, per chi fosse interessato, l`ultima versione del Recovery Plan ( o meglio Next Generation) preparato dal Ministro dell`Economia Roberto Gualtieri, anche per scongiurare la crisi politica voluta da Matteo Renzi.

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