VALBIANDINO.NET

Valbiandino.net : notizie dalla Valsassina e non solo...

Mercoledì, 20 Gennaio 2021 13:41

50 anni fa gli italiani viaggiavano già con il documento vaccinale

Nel 1971 con un compagno di Partito ho visitato molti Paesi asiatici: Tailandia, Birmania (ora Myanmar) un paese questo allora pressoché sconosciuto ai turisti e poi India e via via Pakistan, Iran, Turchia e da qui, da Istanbul con il treno di nuovo a casa. Un bel viaggio di gioventù via terra, durato circa due mesi.

Ricordo che, prima di partire per questo avventuroso viaggio costruito di giorno in giorno, tappa su tappa senza un preciso programma, dovemmo obbligatoriamente fare un gruppo di vaccinazioni: anti colera, febbre gialla, tifo, anti epatite, malaria.
A vaccinazioni fatte ci venne rilasciato poi un libretto giallo con data ed elenco di quanto fatto.
Libretto separato che doveva far parte integrale del passaporto.
Ad ogni attraversamento di frontiera e in alcuni casi anche negli ostelli o rifugi per la notte ci veniva richiesto per controllo questo documento vaccinale.

Niente di scandaloso; da sempre, anche oggi, a chi viaggia per lavoro o per turismo in certi Paesi a rischio sanitario vengono richieste vaccinazioni specifiche.
Non capisco quindi l’opposizione che alcuni stanno portando avanti, ora che sta dilagando una pandemia, ad un “passaporto vaccinale” inerente anche il Covid-19.

Il passaporto vaccinale di cui si sta discutendo, a mio avviso, non può rientrare, come qualcuno vuol far credere, in una imposizione di regime illiberale e dittatoriale, in quanto è una sana disposizione democratica che puo’ limitare i contagi di questo pericolosissimo virus.
Lo stop alla dilagante circolazione del Covid 19 per ora lo si può fare solo con il vaccino e quindi ci si vaccini appena possibile e la vaccinazione fatta la si certifichi con documentazione adeguata.

Leggi tutto...
Mercoledì, 20 Gennaio 2021 13:38

GENERAZIONE LOCKDOWN

Leggo continuamente che la Dad per gli studenti non comporta niente di problematico, dunque non bisogna fare tante manfrine, in fin dei conti è un evento critico che può esser tranquillamente superato. Non so come mai ma questa dichiarazione di intenti mi crea una sorta di torsione alquanto innaturale, per cui nutro seri dubbi che possa esser davvero così.

Operando in una comunità, mi rendo conto che privare un adolescente della relazione sociale, dell’incontrare un’emozione che scaturisce da un racconto di un proprio compagno e soprattutto del docente che insegna con il cuore e non soltanto attraverso la mera trasmissione di nozioni, si corra il rischio-impatto con un pericolo fondato, quello di una solitudinarizzazione forzata, o quanto meno indotta dal nuovo sistema didattico. Stavo pensando, ma forse mi sbaglio, a quelle scene viste in televisione, in più città, in più regioni, in più occasioni, che hanno coinvolto come protagonisti negativi ragazzi e ragazze, i quali in assenza di altre passioni, hanno sentito il bisogno di sfidarsi nelle strade e nelle piazze, a suon di calci e pugni, ritengo per provare il brivido dello scontro fisico e così sopperire allo stress e all’ansia dell’angolo imposto. Piazzate rumorose come queste non possono essere liquidate come: ma si sono le solite ragazzate, oppure come semplici e chiari atti criminali, peggio, sistemarle alla belle meglio sotto l’ombrello del solito bullismo dilagante.

Come a dire che non se ne può più di app come House Party o Google Meet per restare in contatto e quindi sentirsi vivi. Chiaramente il raffronto è altrettanto forzato ma dovrebbe indurre una riflessione per comprendere che qui non si tratta più di lamentazioni come ha detto qualcuno, ma di manifestazioni più o meno urticanti e fastidiose, che mi azzardo a definire figlie di un disagio galoppante. D’altro canto se disagio c’è, ne consegue il rischio di una manifestazione contestataria, alla quale non è accettabile rispondere con una etichetta o slogan per rendere tale circostanza una istanza prettamente vittimistica che sale alta da parte degli studenti. Ci sono giovani che sono veramente spaventati dal futuro che rimane perennemente obliquo, ci trasmettono segnali inequivocabili di malessere non solo psicologico, ma anche fisico.

Credo sia il caso di svolgere una piccola indagine su quanti studenti anche del quinto anno sono colti da attacchi di panico davanti al pc, che magari vorrebbero lasciare la scuola, o che addirittura sono entrati in terapia. Ascoltare alunni e alunne affermare che è un piacere studiare, ma questa percezione di non riuscire a tornare a relazionarsi a scuola come prima, sta rovinando drasticamente il loro bel ricordo scolastico, fa veramente male. In tutta sincerità questa situazione di sofferenza da parte dei ragazzi credo abbia una causalità di spessore con quanto stanno sopportando perché costretti, non mi pare un buon viatico l’atteggiamento del mondo adulto che sembra licenziare queste alzate di mano-richieste di aiuto con una scrollata di spalle.

Leggi tutto...
Mercoledì, 20 Gennaio 2021 08:43

COVID-19: 14 Ballabiesi positivi

Messa a disposizione la casetta del Parco Grignetta per la campagna vaccinale.

Il Comune di Ballabio ha messo a disposizione di ATS Brianza la casetta del Parco Grignetta per la campagna vaccinale anti Covid-19.
"Abbiamo ritenuto fosse una scelta opportuna - dichiara il Sindaco Bussola - in quanto i numeri previsti sono ben superiori rispetto ad una semplice vaccinazione antifluenzale che di solito riguarda solo una determinata fascia di popolazione. La casetta del parco è una struttura nuova, dotata di riscaldamento a pellet, con due bagni interni e con la possibilità di permettere ingressi e uscite distinti."

ATS Brianza fa sapere che dopo una prima fase di somministrazione agli operatori del Sistema Sanitario ed una ai cittadini più fragili, valuterà tutte le disponibilità di spazi ricevute e programmerà le sedute per il resto della popolazione che, verosimilmente, si protrarranno per diversi mesi.
"Se la sede della casetta venisse considerata idonea da ATS - prosegue Bussola - i Ballabiesi potrebberò vaccinarsi senza doversi spostare a Introbio o Lecco. Alla data odierna i Ballabiesi positivi al Covid-19 sono 14, in leggero aumento rispetto al periodo vacanziero ma ben al di sotto dei oltre 50 casi di Novembre".

Leggi tutto...
Mercoledì, 20 Gennaio 2021 06:41

GLI ANIMALI SELVATICI DI NOTTE LASCIAMOLI DORMIRE !

Ha suscitato parecchio sconcerto tra gli ambientalisti lecchesi e valsassinesi la notizia, diffusa da un noto giornale online , Lecconotizie.com , dell`intenzione di una societa`di Costamasnaga, Spacecannon, di illuminare di notte le montagne lecchesi con fasci di luce laser, puntate sulla Grignetta, il Sasso Cavallo, e il Santuario di Santa Maria sopra Mandello.

L`idea sarebbe dell`imprenditore Gianmario Invernizzi, che insieme al fratello organizza queste "luminarie" fuori stagione anche a livello internazionale.
Prove tecniche, con lampade a led di 150 Watt, si sarebbero gia` svolte verso la Grignetta e il Grignone (da cui la foto):"Sono lecchese - dice l`Invernizzi - amo il territorio immerso nelle montagne, perciò il mio sguardo non poteva che posarsi su queste pareti".

Ecco, era meglio se si fosse posato su qualcos`altro !

Gia` gli animali selvatici d`inverno, con il freddo e la neve, hanno le loro grandi difficolta`: la simpatica fondatrice di Shangry La`, la ex Guardia Caccia Cristina Rovelli abitante a Pasturo, all`inizio di ogni Inverno raccomanda di lasciare loro delle briciole sui davanzali delle finestre (se uccelli) o altro cibo, per facilitarli in un periodo di grande difficolta`.

Se pero` ci si mette anche qualcuno sparare loro addosso fasci di luce laser, la situazione non e` il massimo !

" Abbiamo appreso anche noi della notizia con sconcerto - ci dice la Presidente di Legambiente Lecco Laura Todde - e stiamo valutando insieme al WWF come intervenire.
Non ho ben capito però come, quando verrebbe realizzata questa installazione, e immagino comunque che debba passare attraverso una procedura di VIA per la Valutazione dell'Impatto Ambientale, mi sembra assurdo che abbiano già fatto le prove senza nessuna limitazione."

Insomma, finche` i fasci di luce illuminano monumenti, palazzi (Villa Migliavacca a Introbio per esempio e` illuminata dal periodo natalizio), o altri manufatti, va tutto bene.

Ma quando si disturba la quiete degli animali, che di notte hanno diritto al loro ciclo o a un meritato riposo, la faccenda assume un altro aspetto: ci si augura che nessun ente pubblico, tantomeno il Comune di Lecco appena conquistato dal neo Sindaco Mauro Gattinoni, avalli questa discutibile iniziativa.

Leggi tutto...
Martedì, 19 Gennaio 2021 17:18

SERVIZIO CIVILE UNIVERSALE: DOMANDE ENTRO L'8 FEBBRAIO

Scade alle 14.00 di lunedì 8 febbraio il termine per presentare la domanda per operatore volontario in progetti di Servizio civile universale. Il Comune di Introbio informa che impegnerà il volontario nell'ufficio tecnico per 25 ore settimanali. Gli uffici sono a disposizione per aiutare nella compilazione delle domande. Di seguito la comunicazione della Provincia.

Leggi tutto...
Martedì, 19 Gennaio 2021 09:22

Martedi sera chiusa la Galleria di Monte Piazzo

Anas ha programmato gli interventi per manutenzione programmata all'interno della galleria Monte Piazzo, in direzione confine Svizzera, lungo la statale 36 "del Lago di Como e dello Spluga" in provincia di Lecco.

Al fine di poter eseguire in sicurezza gli interventi è necessario disporre la chiusura della galleria dal km 75,280 ( svincolo di Bellano) al km 91,600 (svincolo di Trivio di Fuentes) dalle ore 21 del 19 gennaio alle ore 6.00 del giorno successivo.

Leggi tutto...
Pagina 731 di 737