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Valbiandino.net : notizie dalla Valsassina e non solo...

Lunedì, 18 Gennaio 2021 15:07

NUOVO PULMINO PER IL SOCCORSO CENTRO VALSASSINA

Acquistato con le donazioni del 5×1000 del 2018 e del 2019, presso una concessionaria di Asti, è arrivato a Introbio un nuovo van Peugeot Rifter Allure passo corto diesel 1.5 e sarà utilizzato per servizi secondari e nel trasporto dializzati.

Il Centro Soccorso rinnova quindi il suo parco automezzi per garantire il miglior servizio possibile ai valsassinesi e ricorda a tutti che è sempre alla ricerca di nuovi volontari che vogliano contribuire con il loro tempo alla loro insostituibile e fondamentale associazione. 

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Lunedì, 18 Gennaio 2021 12:00

ZONA ROSSA: LA REGIONE CHIEDE UNA SOSPENSIONE

In merito alla zona rossa per la Lombardia il vicepresidente regionale e assessore al Welfare, Letizia Moratti, sollecita il ministro della Salute Roberto Speranza alla sospensione degli effetti dell’ordinanza. Questo in attesa dell’aggiornamento degli indici RT basato su dati che configurerebbero per Regione Lombardia un livello di rischio attuale tutt’altro che da zona rossa. Come, del resto, le tabelle sotto riportate dimostrano. “La revisione sollecitata per martedì sulla base di questi dati – commenta, in proposito, Letizia Moratti – potrà essere molto più puntuale e oggettiva. E, potrà dimostrare il minor grado di rischio di Regione Lombardia. Si tratta di una sospensiva di 48 ore che, sono certa, troverà poi una conferma definitiva per l’intera Regione a seguito del ricalcolo aggiornato degli indici. Indici, infatti, che alla data del 16 gennaio a Regione Lombardia risulterebbe di 1,01. In decremento, quindi, dall’1,17 di domenica 10 gennaio”.

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Lunedì, 18 Gennaio 2021 09:45

RIFLESSIONI SULLA DAD, ALCUNI PRO E TANTI CONTRO

Ancora per qualche settimana (forse) gli studenti delle Scuole Superiori lombarde, oltre che quelli di Prima e Seconda Media, dovranno accontentarsi della ormai famosa DAD (Disagio a Distanza, l`ha ribattezzata il settimanale L`Espresso).

Ma che cosa ne pensano davvero gli studenti, al di la` delle manifestazioni estemporanee come l`occupazione di alcuni Licei (Vittorio Veneto Manzoni ecc.) a Milano ?
Per capirne un po` di piu` l`ho chiesto ai miei studenti, dando loro un tema da eseguire su questo argomento : devo precisare che sono studenti un po` particolari, del corso serale del Parini di Lecco, alcuni hanno 40-50 anni, la maggioranza pero` sui 20 anni, e naturalmente si notano delle differenze di approccio a seconda della fascia di eta`.

Cominciamo da Giovanna, una ragazza di Quinta. All`inizio non voleva fare il tema:"Prof., ho appena avuto una crisi isterica con mia madre, sono stufa marcia di questa situazione, di parlare del coronavirus, delle sue conseguenze".

Ma il tema diventa presto un momento di sfogo: "Sabato scorso ho consolato una mia amica perché caduta in uno stato di depressione a causa della reclusione in casa, ancora peggiore perché in costante conflitto con i genitori."
La vita in casa chiusi con i genitori sicuramente pesa, e poi soprattutto il fatto di non poter fare diverse attivita`.

"A differenza mia, lei era abituata già da tempo ad avere le settimane sempre piene e perfettamente scandite.
Il lunedì lavorava, il martedì studiava e andava in università durante il pomeriggio, il mercoledì aveva il coro della chiesa della sua ex scuola media, poi giovedì aveva pallavolo e venerdì equitazione.
Il weekend invece lo occupava a settimane alterne dividendosi fra le partite di pallavolo, volontariato e la giornata con il suo ragazzo." Tutte attivita` oggi proibite a causa della "Zona rossa".

"Assistiamo regolarmente a continue emissioni di leggi - scrive Miriam, una signora di Quarta - per correggere leggi che correggono leggi , regole e regolette , limitazioni e correttivi alle limitazioni. Insomma un continuo dondolare da una possibilità all’altra senza arrivare ad un comportamento generale omogeneo che ingeneri un senso di certezza delle cose."

 Il tema della depressione ` affrontato anche da un simpatico "ragazzo" di piu` di 40 anni, Maurizio, sposato, che cosi` descrive i giovani:
"Giornate intere passate a casa, senza voglia di vestirsi, tanto che qualcuno è arrivato a definire questi ragazzi la “generazione del pigiama”. Un contesto ambientale, quello della loro camera, dove regna il buio, con le tapparelle abbassate a seguire la lezione, magari ancora, forse è un’esagerazione, sotto le coperte (non e` una esagerazione ! ndr). Gli psicologi parlano di una depressione silenziosa".

La socialita` , il bisogno di trovarsi con gli amici, di scambiare qualche battuta tra di loro e magari anche con i prof, e` un argomento citato un po` da tutti.
"Mancano le conversazioni, i confronti, gli appuntamenti, le discussioni… " scrive Federica (una brava infermiera che ha una figlia adolescente) "gli scherzi e gli screzi tra compagni, le feste, le gite che non sono mai veramente d’ istruzione ma opportunità per creare il finimondo correndo tra una stanza e l’altra di un albergo fatiscente che ricorderemo per sempre bellissimo."

"Per i giovani la scuola è in primis un luogo di socializzazione,si parla di adolescenti che in questa età prediligono gli amici alla famiglia, dove scoprono i primi amori" scrive Ilaria, anche lei una simpatica quarantenne con due bambini che frequentano la Scuola Elementare.

"Ora tocca agli adolescenti, che si vedono lasciati fuori. I supermercati aperti ma non la scuola, le chiese aperte ma non la scuola, i negozi aperti ma non la scuola…. se poi aggiungiamo che è stata tolta loro anche la possibilità di fare sport se non individualmente (avete mai visto un ragazzino di 15 anni andare a correre da solo? che tristezza….)" prosegue Ilaria.

Pero` c`e` anche qualche elemento positivo, soprattutto per chi frequenta la scuola di sera dopo una giornata di lavoro.

"La Dad è un vantaggio solo per noi adulti semplicemente perché ci evita perdite di tempo in strade e parcheggi. Accendo il pc e sono in classe. Tempo stimato: 3 minuti, a fronte dei 45 per andare in presenza " scrive ancora Ilaria.
Niente file automobilistiche (per chi viene dalla Brianza la Galleria del Monte Barro e` un incubo, soprattutto dalle ore 17 in poi) niente problemi di traffico e di parcheggio, non si spende in benzina o in abbonamenti ai pullman, si sta a casa e si mangia mentre si segue la lezione, al calduccio !

"Ma la Scuola" -conclude Ilaria "è un’ altra cosa."

 

 

 

 

 

 

 

 

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Lunedì, 18 Gennaio 2021 05:57

CHIUSA DI NOTTE LA LECCO-BALLABIO FINO AL 31 MARZO

Programmate le attività di Anas per la manutenzione straordinaria degli impianti a servizio delle gallerie, per l'efficientamento energetico lungo la statale 36 racc “Raccordo Lecco Valsassina” in orario notturno.

Ricordiamo quindi in dettaglio che la statale verrà chiusa al traffico dal km 0,000 al km 9,015 in direzione Ballabio, da lunedi 11 gennaio fino al 31 marzo 2021 dalle ore 21.00 alle ore 5.00 del giorno successivo nelle notti di lunedi, martedi, mercoledi e giovedi. Nelle notti di domenica la chiusura della statale è stata programmata dalle ore 22 alle ore 5 del giorno successivo.

In direzione Lecco la statale verrà chiusa dal km 9,015 al km 3,800 da lunedi 11 gennaio fino al 31 Marzo 2021 dalle ore 21.00 alle ore 5.00 del giorno successivo nelle notti di lunedi, martedi, mercoledi e giovedi. Nelle notti di domenica la chiusura sarà dalle ore 22 alle ore 5 del giorno successivo.

Durante lo svolgimento dei lavori il traffico verrà deviato in loco lungo la SP 62 e la viabilità comunale di Lecco.

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Domenica, 17 Gennaio 2021 18:51

NEL DESERTO CON S. ANTONIO

in Cultura

Un paio di anni fa ho avuto la fortuna di poter visitare il Monastero di Sant'Antonio e oggi, in occasione della sua festa in quanto Patrono di Introbio, Crandola e Parlasco, voglio "regalarvi"  alcune foto che ho scattato in quei luoghi.

Oggi nella S. Messa solenne a cui ho partecipato in rappresentanza dell'Amministrazione Comunale di Introbio e di tutta la cittadinanza, ho ascoltato la sua storia e mi sono ritrovato per qualche istante a ripensare a quel giorno nemmeno tanto lontano in cui ho potuto rendermi conto di persona della forza interiore che l'Abate deve aver avuto per costringersi a ritirarsi per anni e anni in un posto così remoto.

La sua "stanza" era una specie di antro situato sulla parete di una montagna. Oggi lo si raggiunge grazie ad una lunga e ripida scala in metallo, allora, immagino, avrà dovuto arrampicarsi. Per darvi un'idea, pensate ad un anfratto in una Fasana e più o meno ci sarete vicini.

Mentre distribuivano la Comunione ho anche pensato che forse un'esperienza del genere farebbe bene a molti (e in quei molti ovviamente mi ci metto anch'io).

Torneremmo al mondo con un altro spirito e ci guarderemmo intorno con occhi diversi.

Magari solo per poco, ma sarebbe un'esperienza (e mi riferisco al guardare il mondo con occhi diversi) davvero unica e chissà se non irripetibile.

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Domenica, 17 Gennaio 2021 16:56

718 persone controllate sulle strade lecchesi

718 automobilisti controllati sulle strade della provincia di Lecco in questo ultimo week end, 338 venerdi 15 Gennaio e 380 sabato 16, in attesa di diventare zona rossa, dalle forze dell`ordine.

Pochi pero` gli automobilisti sanzionati: 6 venerdi scorso e solo 2 sabato.
L`interesse degli ispettori pero` sembra concentrarsi soprattutto sulle attivita` commerciali, anche in seguito a episodi di ribellione con l`iniziativa lanciata sui Social #IoApro : ben 142 attivita` o sercizi controllati venerdi 15 ( una sola sanzione) e 95 sabato 16 (2 sanzioni).

Con la zona rossa che comincia da oggi le attivita` di Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza e Vigili Urbani saranno probabilmente potenziate.

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Domenica, 17 Gennaio 2021 16:38

Il Comune di Premana ai concittadini

Cari premanesi,
la situazione attuale riguardo il livello di contagio da COVID-19 in questa seconda ondata è di 71 soggetti, di cui 4 attualmente in quarantena.
Il trend segnalatoci dalle autorità sanitarie vede un progressivo aumento dell'indice di contagio (il famoso Rt) che purtroppo, dall'attuale "zona arancione", potrebbe portarci a breve nelle limitazioni dovute alla "zona rossa".
Ribadiamo il concetto per il quale ognuno di noi è responsabile della tutela della propria salute e di quella degli altri.

Se a Premana non abbiamo attualmente un alto livello di contagio, non vuol dire che possiamo abbassare la guardia. Abbiamo visto nel corso di questo ormai lungo anno, come sia imprevedibile e altalenante la propagazione del virus.
Impegnamoci ad osservare le solite regole:
- indossare correttamente la mascherina;
- mantenere il distanziamento sociale;
- lavarci spesso le mani;
- evitare gli assembramenti;
- allertare il medico in caso di febbre superiore ai 37.5°C

In un post successivo su Facebook, ma adesso annullato per la zona rossa, il Comune si e` rivolto a chi fa scialpinismo al Giumello:

Nello spirito di collaborazione tra Premana ed i comuni limitrofi, vogliamo sensibilizzare la popolazione sportiva, soprattutto amatoriale, che in questo periodo di abbondanza di neve si reca a fare scialpinismo presso Giumello.
La cura della pista viene effettuata con l'impegno dei volontari dell'Associazione Alpe Giumello che, con il loro mezzo cingolato, effettuano la battitura la sera nei weekend.

Durante queste operazioni, dove viene steso anche il cavo del verricello, viene chiesto di evitare di salire a fare sci alpinismo per non incorrere in pericoli durante queste operazioni.
Fortunatamente abbiamo neve in abbondanza per poterci divertire, allenare, sciare, in altre zone del territorio di Premana, oppure all'Alpe Paglio nel Comune di Casargo, che resta libera da questi mezzi.
Buona sciata a tutti!


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Domenica, 17 Gennaio 2021 06:03

LA FESTA DI SANT`ANTONIO LIMITATA DAL COVID

Sant’Antonio Abate in zona rossa, l’emergenza ridimensiona la festa del patrono rurale

Molte le chiese dedicate al protettore degli animali anche nel Lario: quella di domenica 17 gennaio, è una ricorrenza importante per la civiltà rurale e, in anni “normali”, molto partecipata dagli agricoltori

Una ricorrenza cara al mondo agricolo, ma non solo. La festa di Sant’Antonio Abate, infatti, è entrata da tempo immemorabile nel cuore dei lariani che ne mantengono intatte le tradizioni, come quella dei falò.

Ma, a quasi un anno dallo scattare dell’emergenza Covid, la pandemia ridimensiona tutti gli eventi nelle due province lariane, a partire dalle feste popolari che seguono alla benedizione degli animali nei numerosi borghi rurali. Nemmeno nei lontani anni della guerra si era dovuto rinunciare ad uno degli eventi più importanti e noti tra le celebrazioni in onore del santo nato in Egitto.      

“E’ una festa che gli agricoltori di ogni paese rurale, dalle Alpi alla pianura, hanno sempre vissuto con trasporto, partecipando alla Messa e alla successiva benedizione degli animali. Sicuramente, lo scenario di quest’anno è uno specchio della difficile realtà che stiamo vivendo quotidianamente” dice il presidente di Coldiretti Como Lecco Fortunato Trezzi.

Non si tratta di una festa solo italiana o lombarda, ma di carattere molto più ampio e molto sentita nel confinante Canton Ticino, dove si contano moltissime chiese dedicate al Santo.

La festa di Sant’Antonio Abate – sottolinea il presidente Trezzi - è altresì utile a comprendere l’importanza del lavoro degli allevatori nel preservare la biodiversità, salvando quelle razze animali che, altrimenti, rischierebbero l’estinzione: tra esse ci sono anche le capre di razza Verzaschese e di Livo, identitarie di un patrimonio zootecnico di grande tradizione che contraddistingue le terre lariane, risorse preziose per il territorio, il cui allevamento va tutelato per continuare una tradizione che affonda nei secoli le proprie radici”.
                                                                                                                                                                                                                              

LE INIZIATIVE IN LOMBARDIA

Sono più di 38 milioni gli animali della fattoria lombarda. E’ quanto emerge dal report elaborato dalla Coldiretti regionale in occasione della prima ricorrenza di Sant’Antonio Abate celebrata ai tempi della pandemia da coronavirus, con la visita dell’Arcivescovo di Milano Monsignor Mario Delpini che si è recato in due aziende agricole in provincia di Milano per la benedizione degli animali.

Simbolicamente, l’Arcivescovo ha fatto visita a due fattorie dove si allevano maiali, mucche da latte e da carne, che sono tra i settori più colpiti dagli effetti provocati dall’emergenza sanitaria con un calo dei prezzi riconosciuti alla stalla a fronte di un aumento dei costi di produzione.

In Lombardia – calcola Coldiretti Como Lecco sulla base dell’Anagrafe zootecnica e su dati regionali – si contano un milione e mezzo di mucche, 4 milioni e 400 mila maiali, circa 30 milioni tra polli, galline, tacchini, faraone e oche, mentre le pecore e le capre sono più di 200 mila. I cavalli, gli asini e i muli in regione superano complessivamente i 55 mila esemplari. Ci sono poi – continua Coldiretti Como Lecco su dati dell’Anagrafe degli animali d’affezione – un milione e 700 mila cani, oltre a 250 mila gatti e circa 700 furetti.

SANT’ANTONIO ABATE

Non a Como, ma a Coma, in Egitto: è qui che nacque il protettore delle campagne, si presume nell’anno 251. Sant’Antonio, racconta la tradizione, distribuì ai poveri la cospicua eredità paterna e intraprese una vita di riflessione come eremita.

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Sabato, 16 Gennaio 2021 18:34

LA DAD E QUELLA RISPOSTA CHE FA PAURA

Ora è ufficiale: da lunedì solo gli studenti delle prime potranno seguire le lezioni in presenza alle medie di Cremeno e Introbio.

Era nell'aria, ma soprattutto scritto nero su bianco nei dpcm: con la retrocessione in zona rossa gli studenti delle seconde e terze medie dovranno tornare alla didattica a distanza.

Sino a questa mattina non erano ancora arrivate comunicazioni ufficiali, ma nel pomeriggio la direzione scolastica ha ufficialmente informato il personale, le famiglie e i sindaci che questa sarà la loro condizione dal 18 gennaio (lunedì) al 31 gennaio. D'altronde, se al governo (con la "g" molto minuscola) prendono decisioni il venerdì, non possono pensare che al sabato mattina sia tutto chiaro, e questo ci dà la dimensione della distanza che esiste tra chi dovrebbe governarci e la realtà.

Morale, continua così il bombardamento su una istituzione fondamentale per il nostro futuro e la persecuzione nei confronti degli studenti (ma anche degli insegnanti), sballottati come se fossero oggetti e non titolari di diritti  nei confronti di uno stato che, sino ad oggi, ha ampiamente dimostrato la sua incapacità di gestire l'ambito scolastico a tutti i livelli.

I nostri ragazzi hanno un cuore, una mente, dei sentimenti, una coscienza, ed oggi sono vittime di un sistema che, invece di aiutarli a superare un periodo durissimo che resterà per sempre indelebilmente impresso nella loro memoria, li costringe alla solitudine, all'introversione, al distacco, all'infelicità.

Come ne usciranno? La risposta (come una nostra lettrice ha già paventato) potrebbe davvero farci paura.

 

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