L'idea di trasformare il territorio della Val Biandino in un Parco non è affatto nuova.
Nel 2013 Alvaro Ferrari (già Presidente della Comunità Montana), Pierfranco Mastalli (già Presidente provinciale di Lega Ambiente) e il sottoscritto, dopo un apposito Convegno organizzato a Introbio, hanno inviato al Sindaco, una vasta documentazione a supporto del progetto di realizzare, più in grande, il Parco del Pizzo dei Tre Signori.
In sostanza si trattava di costruire un PLIS (Parco Locale di Interesse Sovracomunale) che, come tale, non pregiudicava le consuete attività antropiche come la pesca, la caccia e il governo dei boschi.
La documentazione prodotta dettagliava gli aspetti naturalistici, la cartografia coi confini, i condizionamenti urbanistici, la valorizzazione del caricamento delle mandrie bovine e caprine, con la conseguente produzione di formaggi di qualità.
I governanti di allora la boicottarono per la non banale ragione che questo progetto di Parco entrava in rotta di collisione con la realizzazione della centrale idroelettrica alla Bocca di Biandino, fortunatamente per la collettività poi bocciata dal Tribunale delle Acque.
Sono trascorsi da allora 8 anni e non ritengo, comunque, di rinunciare a questo progetto, semmai rimodulandolo come Parco di interesse cittadino, molto più “leggero” e fattibile senza particolari intralci politici.
Utilizzando in parte la documentazione che è già presente in Comune, è possibile stralciare i nuovi confini, rendere più efficace e sicura la sentieristica, realizzare un'adeguata cartellonistica a partire dalla Bocca.
Il costo complessivo, che è quantificabile e pianificabile in un paio di lotti, può essere reperito, in tutto o in gran parte, dai fondi che la Regione, la Comunità Montana e il BIM mettono tutti gli anni a disposizione per queste finalità.
In questo modo vengono valorizzati i siti minerari, le località di interesse naturalistico e le strutture che praticano l'ospitalità come i Rifugi.
I tempi sono ora maturi. E' solo una questione di volontà politica.
Giampiero Goggi