Si può essere filosofi in una valle dove si respira ferro da secoli e i duri e inerti sassi sono una costante tanto da esserne parte del nome?
La risposta è sì, si può, e la testimonianza più vera sta in una pubblicazione di cui qui sotto pubblichiamo la copertina.
Tra i nomi degli autori troverete facilmente quello a cui ci riferiamo: Nicola Gianola, 25 anni, radici a Premana e Introbio, laureato in Filosofia a Milano, e attualmente impegnato a Cà Foscari (la prestigiosa Università di Venezia) dove conta entro marzo prossimo di conseguire il dottorato in Scienze Filosofiche.
Succede che "Il pensiero" indice una sorta di concorso sulla figura di Ludwig Wittgenstein che, da assoluti profani, scopriamo da wikipedia essere un "filosofo e logico austriaco, autore in particolare di contributi di capitale importanza alla fondazione della logica e alla filosofia del linguaggio e considerato da alcuni, specialmente nel mondo accademico anglosassone, il massimo pensatore del XX secolo".
Nicola, che proprio su Wittengstein aveva redatto la tesi di laurea, ci prova e dopo un paio di selezioni gli arriva la bella notizia: il suo contributo sarà pubblicato, e così è stato per la felicità sua e quella della famiglia.
Ma la sua gioia è stata ancor più intensa quando ha visto in che gruppo di autori è stato coinvolto, tutti accademici, professori e filosofi di lungo corso.
Che dire? Facciamo i complimenti a Nicola e gli auguriamo di avere tutte le più grandi soddisfazioni nel percorso che si è scelto e, importante, non dimentichi - nel lungo viaggio che lo attende - le sue radici e il suo mondo.