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Pubblicato in Cultura

LA VALSASSINA E LA COSTITUZIONE

Giovedì, 11 Marzo 2021 07:51 Scritto da  DINO MANZOLINI

Tra le tante esperienze delle quali i valsassinesi vanno fieri, oltre all’arte della lavorazione del ferro e dell’industria casearia, ce n’è una che pochi conoscono, ma tanti ci invidiano ovvero la partecipazione determinante alla redazione della Costituzione della Repubblica Italiana ed il portale Valbiandino.net ci dà l’opportunità per rammentarlo. Essa fu approvata dall'Assemblea Costituente il 22 dicembre 1947 e promulgata dal capo provvisorio dello Stato Enrico De Nicola il 27 dicembre seguente. L'Assemblea fu eletta con un sistema proporzionale e furono assegnati 556 seggi, distribuiti in 31 collegi elettorali.

La distribuzione dei seggi nell'Assemblea Costituente avvenne tra i seguenti raggruppamenti politici:
• Partito Comunista Italiano,
• Partito Socialista di Unità Proletaria,
• Partito d'Azione,
• Partito Repubblicano Italiano,
• Movimento per l'Indipendenza della Sicilia,
• Partito Sardo d'Azione,
• Democrazia Cristiana,
• Unione Democratica Nazionale,
• Blocco Nazionale della Libertà,
• Fronte dell'Uomo Qualunque.

Appena eletta, l'Assemblea nominò al suo interno una Commissione per la Costituzione, composta di 75 membri incaricati di stendere il progetto generale.
A sua volta, la Commissione si suddivise in tre sottocommissioni: diritti e doveri dei cittadini, organizzazione costituzionale dello Stato e rapporti economici e sociali.
Il “comitato di redazione” o “comitato dei 18” - dal nome dei 18 giuristi che lo componevano - aveva il compito di coordinare il lavoro delle singole sottocommissioni ed elaborare il testo del progetto di Costituzione votato dalla Commissione dei 75. E qui entra in gioco il sen. Giovanni Uberti, figlio di genitori entrambi valsassinesi e con un ruolo tutt’altro che di secondo piano..
Il comitato era formato dall'ufficio di Presidenza della Commissione dei 75 con l'aggiunta di ulteriori membri, in modo da rappresentare tutti i gruppi politici.

Il Comitato di redazione non solo ebbe un ruolo essenziale nell'elaborazione del progetto di Costituzione, ma agì nel dibattito dell'Assemblea plenaria, in nome della Commissione dei 75, anche dopo la conclusione dei lavori.
Uno dei motivi di attrito tra le forze politiche consisteva nel fatto che il comitato di redazione, nonostante il suo ruolo, agiva in regime di non pubblicità ovvero non redigeva verbali sui lavori fatti.
Ma intanto l’iter costitutivo procedeva celermente e questo era fondamentale in un periodo politicamente incerto ed economicamente difficile come quello del dopoguerra.
Saranno altri interventi a svelarci fatti che hanno interessato ed interessano ancora l’opinione pubblica nazionale, come è il caso dello Smemorato di Collegno, interpretato da Totò in un film di Mario Monicelli.

Ultima modifica il Giovedì, 11 Marzo 2021 07:53
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