Una serata come sempre vivace e interessante, quella dedicata ieri sera ad Andrea Vitali, con il pubblico delle grandi occasioni (più di 100 persone presenti), quello che più ama il grande novellatore bellanese e che non si perde un suo libro.
L'ultimo , uscito a maggio di quest'anno, "Sono mancato all'affetto dei miei cari" , ma un altro ancora ne uscirà a Ottobre, ancora una volta dedicato a Bellano negli anni '50 del dopoguerra e ad alcun fatterelli del passato.
Dopo che ha smesso l'attività di Medico condotto nell'ambulatorio bellanese "cosa che mi permetteva di venire a sapere di tanti episodi e pettegolezzi, da cui potevo prendere spunto per i miei racconti", a parte un breve ritorno nel periodo più intenso del Covid per aiutare come volontario i medici del Lago nelle vaccinazioni e non solo, Vitali ha svelato una delle sue fonti di ispirazione: "La panchina che è sul lungolago di Bellano, sotto la statua del mio collega medico Sigismondo Boldoni , morto di peste nel 1630. Io mi siedo lì, guardando il lago, e nella parte posteriore si siedono invece persone o turisti che parlano dei fatti loro (una volta una interessante discussione tra tre donne se le cistiti fossero più frequenti in Estate o in Inverno !) ".
Un'altra fonte di ispirazione una signora abbastanza in carne, sua ex paziente, denominata da Vitali "Signora Fiorella" per l'aura di simpatia che emana, che ogni volta lo delizia con i suoi strafalcioni lessicali: "Devo andare a fare una crociata nel Mediterraneo (invece che crociera)" e altro del genere.
La serata è stata introdotta dal Sindaco di Introbio Adriano Airoldi: "Ho provato a telefonargli mesi fa, avevo il suo numero, e gli ho chiesto se era disponibile a venire a Introbio. "Si, mi ha risposto, ma le uniche date libere sono ad Agosto. Perfetto ! Gli ho detto, e così eccoci qui al 2 Agosto !".
Intervistato dal prof. Marco Sampietro, suo grande estimatore e con cui ha una lunga amicizia "Ho cominciato a intervistarlo qui a Introbio ancora nel 2003" ha ricordato Sampietro , Vitali si è poi dilungato nella descrizione del suo ultimo romanzo pubblicato, sollecitato più volte da domande e interventi del numeroso pubblico (in particolare una sua ammiratrice seduta in prima fila).
"Sono di Milano e ho passato un periodo bruttissimo nella primavera del 2020 a causa del Covid: chiusa in casa, un silenzio irreale nella città, tutto fermo e nessuno per le strade. Mi sono chiesta cosa fare per alleviare il senso di angoscia opprimente che mi stava prendendo, e mi sono ricordata che avevo in libreria un po' di suoi romanzi ancora da leggere. Ecco, leggere i suoi racconti mi ha ridato un po' di senso di leggerezza, e mi sono tirata un po' su il morale. Quindi le voglio dire 'Grazie dottor Vitali !'"
"Lei mi fa venire in mente - gli ha risposto lo scrittore - quello che mi disse una volta la signora che ho citato sopra:"Lei è uno scirttore 'ridicolo' (grandi risate del pubblico) ! Bene, se riesco a sollevare il morale delle persone che leggono i miei libri (scrivendo sempre con la matita, solo dopo fa trascrivere al computer le sue pagine) vuol dire che ho raggiunto i miei obiettivi !" .
Nel video che abbiamo girato alcune registrazioni della serata.