L’undici gennaio 1863, giorno di domenica, tutta la popolazione di Premana si trovava devotamente raccolta per le Funzioni Parrocchiali in Chiesa.
Sfondate le porte, infranti i vetri, parve in un momento che tutto l’edificio crollasse: una enorme valanga si era abbattuta contro la Chiesa.
Quasi sospinto da arcana irresistibile forza, il popolo in preda al terrore, si trovò stretto intorno all’Altare, dove il vecchio Parroco Don Pietro Acerboni finì a stento la Messa assistito dal Coadiutore Don Antonio Carissimo.
Parve a tutti miracolo che nessuno rimanesse vittima dell’immane valanga.
L’11 gennaio rimase, da quell’anno, sacro alla riconoscenza verso il Signore e festeggiato da tutti i Premanesi.