Quali luci si accendono nella vita nuova di questo uomo guarito da Gesù? Cosa si trova finalmente a vedere? Vede di essere amato e non maledetto! Chissà quante volte ha pensato nella sua vita di essere maledetto. Ora, senza aver fatto nulla in particolare, senza neppure aver rivolto a Gesù una preghiera, si trova capace di vedere. Finalmente una luce lo avvolge: “No caro, non sei mai stato maledetto. E non lo è mai nessuno!”. E nella luce donata da Gesù può comprendere che se ci sono peccati, errori gravi commessi, questi non allontanano Dio…casomai lo attirano.
Quanto siamo ancora ciechi noi!
Vede il volto vero di Dio! Dio ha gli occhi di Gesù, le mani di Gesù, il suo tocco, il suo profumo, il suo respiro, la sua voce. Si può amare, seguire e imitare. Gesù non solo gli ha plasmato gli occhi ma anche il cuore.
Vede anche in modo nuovo gli altri, una nuova luce illumina anche il suo rapporto con gli altri.
Vede che ci sono legami profondi che possono anche essere più forti dei legami di sangue.
Vede che la fragilità appartiene a ogni uomo. Lui che credeva di essere diverso, troppo immeritevole di tutto, forse a volte l’unico a essere emarginato e non considerato, in un giorno ha incontrato tanta fragilità: in chi non voleva accettare l’evidenza; in chi considerava le proprie certezze motivo di distinzione e di discriminazione; in chi non era disposto a cambiare nulla delle proprie idee e della propria vita; nella paura di rimetterci qualcosa (cfr genitori); nella convinzione di conoscere Dio senza accorgersi che era una proiezione del proprio io, un Dio che poteva portare a fare del male a un uomo senza colpa.
La luce di Gesù lo ha aiutato a capire che la fragilità appartiene ad ogni uomo e deve essere consegnata a Dio perché possa essere amata e addirittura considerata una risorsa per amarlo di più e per amare davvero gli altri.
Vede che lui, proprio lui, può testimoniare l’Amore di Dio e che è privilegiato per questa bellissima possibilità.
Vede che la fede crea legami veri e nuovi.
Infine è facile immaginare che quest’uomo abbia passato il resto della sua vita attento e vicino a chi era nel dolore, nell’ingiusto dolore. È diventato testimone di Luce.