Intervengo sul dibattito in corso riguardo alla proposta di trasferire il Comune di Colico dalla Provincia di Lecco
a quella di Sondrio con la consapevolezza e l’esperienza di chi ha avuto l’onore di amministrare sia Colico che
la Provincia di Sondrio. Conosco profondamente la tematica e le sue implicazioni, e ritengo doveroso chiarire
alcuni punti senza alimentare sterili polemiche.
Alcuni ex amministratori si sono espressi contro questa ipotesi, avanzando motivazioni assolutamente
infondate, citando ad esempio la sanità dimenticandosi che per i cittadini esiste la libera scelta degli ospedali a
prescindere dalla provincia. Oppure sostenendo il presunto disagio per i cittadini ed imprese di dover
cambiare i documenti omettendo che come già previsto nel passaggio di Colico da Como a Lecco, i
documenti andranno a scadenza naturale e che in ogni caso sarà compito della pubblica amministrazione
provvedere ai cambi.
È invece fondamentale analizzare la questione con dati concreti e uno sguardo lungimirante. Il passaggio a
Sondrio porterebbe a Colico benefici tangibili e misurabili. Per brevità cito solo alcuni esempi :
• COSTO DELL'ACQUA: Tariffe più vantaggiose oggi il costo dell’acqua per la prima casa in Provincia
di Sondrio è circa la metà rispetto a quello di Lecco ( Lecco fino a 3,68euro/mc- Sondrio 1,85 euro/mc)
• MAGGIORI INVESTIMENTI: Sondrio investe 13 volte di più nel turismo rispetto a Lecco e destina alle
scuole più del doppio delle risorse.
• SOSTEGNO CONCRETO A FAMIGLIE E CITTADINI: la Provincia di Sondrio garantisce la fornitura
gratuita di energia elettrica per il Comune, gli impianti sportivi e le famiglie in difficoltà, un beneficio che in
Provincia di Lecco non è previsto.

Il logo del Comitato Colico in Valtellina
Ci sarebbero molti altri dati da citare ma ciò che conta davvero non sono solo gli indubbi vantaggi economici.
Il trasferimento a Sondrio rappresenta un’opportunità strategica per Colico, che da ultimo comune provinciale
oggi sostanzialmente irrilevante, diventerebbe uno dei primi tre o quattro comuni più importanti della nuova
Provincia. Soprattutto, Colico sarebbe il primo comune d’ingresso nella Provincia di Sondrio, l’unico con
sbocco sul lago, con un ruolo di centralità che oggi non ha.
Inoltre, la Provincia di Sondrio gode di una legge nazionale e regionale che ne riconoscono la specialità
montana, unica in Italia, conferendole prerogative particolari. Tra queste, il diritto per il Presidente della
Provincia di partecipare con diritto di parola alle riunioni del Governo regionale. Essere presenti quando si
decide sulle nuove leggi significa avere la possibilità di portare direttamente le istanze e le necessità del
territorio, con un canale privilegiato che nessun’altra provincia possiede.
Abbiamo interessi comuni con Sondrio, dal punto di vista economico, turistico e infrastrutturale, pensiamo
ad esempio alle problematiche sulla viabilità della SS36 e alla ferrovia.
La scelta di entrare a far parte di questa realtà non porterebbe vantaggi solo a Colico, ma all’intera Provincia di Sondrio, che potrebbe
rafforzarsi demograficamente, turisticamente e produttivamente.
La promozione unica di un territorio che metterebbe insieme lago e montagne, turismo invernale ed estivo.
L'unione di due brand, come quello del Lago di Como conosciuto in tutto il mondo e quello Sportivo dello Stelvio con le competizioni ciclistiche ed invernali (con le Olimpiadi in arrivo) diventerebbe dirompente e
strategica per tutti, con benefici peraltro anche sull'intero lago e non solo per Colico e la Valtellina.
Il tema merita un dibattito serio e approfondito, senza preconcetti, guardando esclusivamente al bene delle nostre comunità (Colico e Valtellina) e al loro futuro.
Per questo parteciperò attivamente alla serata organizzata dal Comitato promotore Venerdi 21 alle 20,30 presso l'auditorium di Colico per ascoltare anche la relazione della professoressa Magda Antonioli
dell'Università Bocconi di Milano e mi auguro che molti colichesi che desiderano conoscere i contenuti della proposta facciano altrettanto.