C'è chi per difendere l'ambiente scende in piazza a sventolare bandiere e scandire slogan.
Poi magari se ne torna a casa lasciando in quelle piazze ricordi del suo passaggio e torna a comportarsi come ha sempre fatto e che all'ambiente ci pensino altri.
In fondo, quel che conta è apparire, protestare, lanciare strali a destra (in maggior misura) e a sinistra (così, tanto per cercare di far finta di essere liberi da condizionamenti).
E poi c'è chi non scende in piazza, non sventola bandiere, non urla slogan ma, più intelligentemente e diligentemente, si alza al mattino presto di una domenica di marzo (nemmeno tanto calda) e assieme a genitori ed altri volontari armati di scope, sacchi e Bonetti si mette a pulire il proprio paese.
Ecco, oggi un bel gruppo di bambini ha dato una lezione di educazione civica a tutti, raccogliendo l'invito del comune e partecipando a Introbio Pulita.
Non preoccupatevi: non ne sentirete parlare ai telegiornali, alla radio e nemmeno quelli che si professano come gli unici informatori del territorio se ne occuperanno. Piccole grandi azioni come queste non fanno notizia e ai mezzi di comunicazione servono le gesta di scalmanati mica l'operosità di famigliole con i loro bambini. Dove sarebbe, altrimenti, la polemica?
Oggi a Introbio niente bandiere e niente slogan: solo sorrisi e una bella giornata da ricordare e da ripetere ancora per insegnare a quelli della piazza che forse dovrebbero e potrebbero mettere in pratica quel che urlano.
Magari senza urlare.
Bravi tutti e avanti così!