La notizia di cronaca più importante di ieri è stata quella della donna e dei suoi due cani "salvati" (donna e cani) dai Vigili del Fuoco perchè si sono trovati in difficoltà nella zona della cascata dello Sprizzottolo a Introbio.
Ora, premesso che non conosco le dinamiche dell'accaduto e che è sempre tutto bene quel che finisce bene, a noi "locali" il solo pensare che qualcuno possa essere in difficoltà allo Sprizzottolo fa di sicuro un certo effetto.
Ma, aldilà del caso specifico (sul quale, ripeto, non posso pronunciarmi visto che non so se la donna e i suoi due cani sono saliti dalla base della cascata o stavano scendendo da sopra per qualche immaginario sentiero), è sempre più evidente che molti "escursionisti" difettino di una dote che potrebbe salvaguardarli da eventuali problemi in grado di trasformare una bella giornata in una tragedia.
Si chiama "buon senso" e, se ci pensate bene, non è poi così difficile da mettere in pratica: basta guardarsi intorno, comprendere il territorio, capire, magari, che dopo tre giorni di diluvio nei boschi (soprattutto se ripidi) è meglio non andare, e così via.
Il "buon senso", tra altro, eviterebbe che soggetti terzi (leggi Vigili del Fuoco o Soccorso Alpino tanto per fare due esempi) mettano a repentaglio la loro vita per venire a recuperarti in situazioni evitabilissime se il suddetto "buon senso" venisse utilizzato a dovere.
Per esempio godendosi lo spettacolo dello Sprizzottolo comodamente dal ponticello della ciclabile.