Nella giornata in cui Toni Bou conquista il suo sedicesimo (sì, sedicesimo!) titolo mondiale, una stella valsassinese brilla su Pontedilegno e nel firmamento del Trial.
Matteo Grattarola da Margno vince la prima prova della due giorni sulle alpi bresciane e segna una tappa epocale per lo sport valsassinese.
Chi conosce la storia di questa specialità sa bene che la nostra Valle ne è stata culla.
Solo alcuni nomi tra i tanti: Vittorio Ciresa, Vittorio Artusi, Gianvittorio Malugani (evidentemente gente con la "vittoria" già segnata), Lino Malugani, Attilio Artusi, Pietro Agostoni, il grande Teto Adamoli (primo italiano a conquistare punti in un mondiale e che mi immagino oggi sia uscito con uno dei suoi caratteristici e inimitabili "zio ladro"); e poi ancora tanti altri, pionieri di una specialità che in un caso fortunato si è trasformata anche in business con la Moto che distribuiva le Montesa.
Ebbene, in questo sabato di settembre a Pontedilegno Matteo ha segnato il punto più alto di una storia che affonda le proprie radici negli anni settanta e le cui fondamenta sono state poste da uomini "veri" che esploravano un mondo allora pressoché sconosciuto ai più.
Oggi Matteo li ha fatti rivivere tutti battendo il più grande di tutti tempi oltre a Adam Raga, mica uno degli ultimi arrivati.
Da lassù avranno gioito quelli che da tempo ci hanno salutato; gli altri avranno applaudito, magari pensando ai loro tempi, alle loro gare, all'importanza di una vittoria del genere per noi valsassinesi.
Un'affermazione che va aldilà del semplice successo sportivo: Matteo, un tempo ragazzino terribile ed ora uomo e atleta maturo e consapevole, è entrato a pieno titolo nella nostra Storia, quella con la "S" maiuscola.
Certo, in Italia è quello che ha vinto di più ed un mondiale lo aveva già vinto tutto nella Trial2, ma un primo posto nella GP davanti al suo amico Toni Bou è un qualcosa che va oltre.
Magari domani (domenica) vincerà ancora e glielo auguriamo, ma la prima sicuramente non la scorderà e non la scorderemo mai.
Bravo Matteo. E grazie!