La ZacUp parla ancora ruandese: Jean Baptiste Simukeka, da fuoriclasse qual è, è tornato sui sentieri della vittoria del 2019 aggiudicandosi ancora la gara magistralmente organizzata dal Team Pasturo.
Ma Simukeka non solo ha vinto, ma ha stabilito anche il nuovo record che, peraltro, gli apparteneva.
Tra le donne si è imposta la veneta Martina Cumerlato (prima volta sulla Grigna).
230 alla partenza in una mattina dalle temperature già autunnali con Simukeka a dettare il ritmo facendo intendere a tutto il gruppo che l'unico suo obiettivo era vincere. Gli resistevano solo due ragazzi del posto, Mattia Gianola e Daniel Antonioli e così andava sia alla Bogani sia in Vetta, ai 2.410 metri del Brioschi.
All'arrivo il ruandese stampava un 2h46’14” e saliva sul gradino più alto del podio tenendosi stretto il nuovo record. Dietro di lui, a soli tre secondi, un'inezia se si pensa alla maratona appena conclusa, un grande, grandissimo Mattia Gianola, 2° in 2h46’17” e, a seguire, Daniel Antonioli 3° in 2h49’42”. Dopo i tre protagonisti assoluti di giornata hanno tagliato il traguardo, nell'ordine, Zaid Ait Malek, Andrea Rota, Luca Del Pero, Lorenzo Beltrami, Mattia Tanara, Francesco Ceschi e Danilo Brambilla.
E se il record maschile è sceso ancora, quello femminile della campionessa mondiale Denisa Dragomir (3h12'50") ha resistito facilmente agll'assalto della vincitrice di giornata.
Martina Cumerlato ha concluso la sua prova in 3h29’43”. Festa grande per due atlete di casa: Francesca Rusconi, seconda in 3h42’45” e Martina Brambilla, terza con il tempo di 3h50’13”). Nelle prime cinque finiscono Elisa Pallini 4ª e Debora Benedetti 5ª.
Dopo una giornata così, Alberto Zaccagni è evidentemente raggiante e soddisfatto.
"Cosa dire? Sicuramente è stata la giornata perfetta sotto tutti i punti di vista. Le condizioni meteo erano perfette per gli atleti e per lo spettacolo. E poi è stato fantastico vedere tutta la gente che c'era sul percorso e in tutti i rifugi e in tutte le postazioni".
"La perfezione è stata completata anche dalle prestazioni degli atleti. Aldilà del record, vedere tanti partecipanti tagliare il traguardo in certi tempi è stato veramente incredibile per cui posso senza dubbio ritenere la ZacUp di quest'anno l'edizione più competitiva mai corsa".
Zaccagni ha parole dolci verso Pasturo, i pasturesi e, ovviamente, per i "suoi" uomini e donne.
"La passione, la partecipazione e i coinvolgimento della popolazione è stato commovente; così come strepitoso è stato il gruppo organizzativo che ha svolto un lavoro stupendo, ciascuno consapevole di essere un ingranaggio indispensabile di una macchina che, alla fine, ha funzionato in maniera straordinaria".