Accanto alle drammatiche conseguenze sanitarie, la recente pandemia ha prodotto gravi ripercussioni sul tessuto economico e sociale del territorio lecchese.
Un anno di lockdown è costato mille posti di lavoro in tutta la provincia, vale a dire lo 0,7% del totale. Nel 2020 oltre 13mila lavoratori lecchesi e le loro famiglie hanno usufruito degli ammortizzatori sociali, e non solo nei mesi più difficili. Il trend nel 2021 è in calo ma l’impiego della cassa integrazione resta consistente.
Il positivo andamento della campagna vaccinale permette, ora, di intravvedere segnali di ripresa e ripartenza anche sul piano economico, ma permane una forte preoccupazione per i settori maggiormente colpiti dalla crisi.
L’imminente chiusura del blocco dei licenziamenti potrebbe avere conseguenze per un numero importante di lavoratrici e lavoratori lecchesi.
“Bisogna chiedersi già ora –fa rilevare il Prefetto di Lecco Castrese De Rosa- quanti lavoratori oggi in cassa integrazione, allo scadere del blocco, avranno ancora il loro posto di lavoro e non dobbiamo tralasciare neppure il mondo degli autonomi e delle partite iva, in grande difficoltà”.
Affrontare e superare gli scenari inediti posti dall’emergenza covid richiede uno sforzo condiviso da parte di tutta la comunità. Per questo motivo la Prefettura di Lecco, unitamente alla Fondazione comunitaria del Lecchese e ai Comuni della provincia, ha promosso il “Patto territoriale per il lavoro”, che vede coinvolte attivamente le Organizzazioni Sindacali, le Associazioni Imprenditoriali, l’Associazione Libere Professioni e la Caritas zonale di Lecco.
“Esprimo grande soddisfazione, ha affermato il Prefetto De Rosa, per essere giunti in breve tempo alla sottoscrizione di questo Patto che costituisce una risposta concreta ed inedita a bisogni emergenti e rappresenta un unicum nel panorama nazionale, un esempio di fattiva cooperazione tra istituzioni, imprese, sindacati e terzo settore. Questa Intesa suggella l’identità mutualistica del territorio lecchese. E’ fondamentale che nessuno sia lasciato solo. La solidarietà sia il paradigma della responsabilità comunitaria, per dare una risposta a tutti e non sprecare anche questa crisi”.
Le richieste di sostegno al Fondo potranno essere presentate a partire dal 1 settembre 2021 nelle modalità riscontrabili sul sito www.fondazionelecco.org.
Le risorse per i sostegni economici verranno raccolte attraverso la costituzione del Fondo “Aiutiamoci nel lavoro”, aperto presso la Fondazione comunitaria del Lecchese e che si svilupperà attraverso il contributo di:
- lavoratrici e lavoratori lecchesi che vorranno donare liberamente il corrispettivo di un’ora del proprio lavoro
- aziende del territorio che collaboreranno nella gestione della trattenuta in busta paga e che vorranno, liberamente, contribuire con risorse aggiuntive
- donazioni da parte degli operatori della Grande Distribuzione Organizzata
- contributi dei Comuni del territorio
- libere donazioni da parte dei cittadini.
Il Fondo parte con una dotazione iniziale pari a 1 milione di euro, resa possibile grazie al contributo di tutti i Comuni del territorio provinciale - in ragione di 1 euro a cittadino – e di contributi da parte di Fondazione Cariplo, Fondazione Vismara e Fondazione comunitaria del Lecchese.
“Come Fondazione siamo molto soddisfatti per il lavoro di tessitura fatto prima di tutto con il Prefetto De Rosa in questi mesi” ha affermato la Presidente della Fondazione comunitaria Maria Grazia Nasazzi. “Un lavoro che ha sempre posto al centro la persona con tutte le sue esigenze ed in particolare quella lavorativa. Nasce così Il Fondo “Aiutiamoci nel lavoro” che rende visibile e concreta una dimensione di coesione sociale per contrastare il pericolo di ulteriori frammentazioni delle comunità territoriali. Un ringraziamento a tutte le sigle che hanno aderito, a chi sta dietro quelle sigle che ha scommesso su questa partita delicata che però guarda lontano. Partiamo dalle persone, dalle famiglie che custodiscono al loro interno situazioni lavorative precarie e difficili. Un messaggio questo di speranza civica.”
“Con la firma di questo Patto si celebra, al contempo, il punto di arrivo di un percorso di collaborazione tra enti e organizzazioni impegnate sui temi del lavoro nella provincia di Lecco e il vero e proprio inizio di un impegno collettivo e continuativo di vicinanza e attenzione alle persone e alle famiglie che rischiano di restare ai margini a causa della perdita del lavoro” ha dichiarato il Presidente del Distretto di Lecco Guido Agostoni, a nome degli 84 Comuni della provincia. “Quello che vogliamo è rendere visibile e concreta la ferma volontà di lavorare per la coesione sociale e per contrastare il pericolo di un’ulteriore frammentazione che la perdita del lavoro a causa della pandemia da Covid-19 può generare.”
Il Fondo sarà governato da un Comitato di Indirizzo che vede presenti tutti i rappresentanti dei 26 Enti sottoscrittori del Patto.
COME DONARE
Per sostenere concretamente il Patto per il Lavoro è possibile effettuare una donazione sul conto corrente
- Intesa Sanpaolo Milano - Filiale accentrata TERZO SETTORE
IBAN: IT28 Z030 6909 6061 0000 0003 286
- Banca della Valsassina
IBAN: IT87 B085 1522 9000 0000 0501 306
Causale: “Aiutiamoci – Patto per il lavoro”
Le donazioni al Fondo danno diritto ai benefici fiscali previsti dalla normativa vigente.