L’inflazione è ripartita alla grande, complice l’aggressione russa all’Ucraina. Ma anche il coronavirus non scherza e contribuisce ad alzare in qualche modo la tensione. Da una decina di giorni, infatti, i contagi hanno ripreso a salire a ritmo sempre crescente proprio in un periodo in cui il governo Draghi sta attenuando le restrizioni contro la pandemia. Si impennano gli indici di contagio ma fortunatamente ricoveri e decessi continuano a segnare il passo. Omicron 2, mutazione nuova di zecca di Sars Cov 2, si sta dunque diffondendo rapidamente mostrando un’elevatissima capacità diffusiva, superiore persino a quella di Omicron 1. In realtà non si tratta di una variante vera e propria bensì di una “sottovariante”.
Nel senso che le differenze genetiche fra le due specie di coronavirus non sono clamorose. Tuttavia la capacità di mutazione del coronavirus non va sottovalutata, anche se proprio questa caratteristica potrebbe giocare a suo sfavore. Almeno in questa circostanza. Poiché, come ha spiegato all’agenzia ADN Kronos, Maria Rita Gismondo, direttrice del Laboratorio di microbiologia clinica, virologia e diagnostica delle bioemergenze dell’ospedale Sacco di Milano, “Sappiamo dalla storia che le pandemie sono finite quando la maggior parte della popolazione ha avuto un contatto con il virus”. Insomma, sembra di capire, la maggiore capacità di contagio da parte di Omicron 2 potrebbe preludere alla tanto discussa immunità di gregge in grado di trasformare la pandemia in endemia, proprio come l’influenza stagionale, con la quale abbiamo imparato a convivere da decenni.
Anche, va detto, grazie al continuo aggiornamento dei vaccini. La diffusione dei contagi sembra comunque in estensione anche nel Lecchese e in tutta la Lombardia. Ieri a Lecco sono stati registrati 309 nuovi casi mentre il Lombardia il tasso di positività è sceso di due punti decimali passando dall’11,2 al 11%. Da almeno una settimana i dati sono quasi ovunque in crescita come testimoniano i grafici e le cifre diffuse dall’ATS Brianza nel consueto report settimanale. Le tabelle che seguono mostrano con evidenza il balzo in avanti del rapporto tamponi/positività.
Dopo cinque settimane di decrescita le percentuali di contagi totali e delle prime positività al coronavirus, sono in risalita. In quest’ultimo caso le cifre passano dal 6,7% della settimana fra il 24 febbraio e il 2 marzo, al 11,7% fra il 3 e il 10 marzo.
Un balzo significativo e preoccupante. Lo stesso trend descrivono le percentuali di tamponi positivi elaborati da ATS Brianza per quanto riguarda, in genere, tutte le province lombarde come spiega bene il grafico sottostante elaborato dalla Fondazione.
Infine un’occhiata al mondo della scuola. I dati forniti da ATS Brianza confermano la crescita dei contagi.
Le classi in quarantena per settimana, che fra il 28 febbraio e il 6 marzo erano una decina, nell’ultima settimana sono salite a più di 20, dieci delle quali nella scuola dell’infanzia. Il grafico a barre che segue riferisce i dati delle province di Lecco e Monza Brianza nelle settimane dal 20/12/2021 al 14/03/2022. In blu: nido/infanzia; in arancione: scuola primaria; in grigio: secondaria di primo grado; in giallo secondaria di secondo grado.