Una volta, tanto ma tanto tempo fa, a novembre si celebrava la giornata dell'albero. Dalle nostre parti era usanza piantare dei pini che poi, crescendo, hanno formato delle pinete che in seguito (vedi quella di Chiarello tra Cortenova e Parlasco) è stata quasi eliminata.
Oggi in valle la tradizione della piantumazione di un alberello è stata ripresa sotto l'egida sia dei Carabinieri Forestali ma, soprattutto, dell'Istituto Comprensivo di Cremeno che ha voluto - in accordo con le amministrazioni comunali - lasciare un segno a Cassina, Pasturo, Introbio, Primaluna e Taceno mettendo a dimora un giovanissimo salice (vedi nostra foto qui sotto).
A Introbio l'occasione è stata colta per piantare anche due faggi nel giardino di Villa Cademartori, la sede della scuola elementare (vedere anche il video). I due alberi prendono il posto dei quattro cedri del Libano recentemente tagliati in quanto fonte di possibile pericolo per la scuola, per le case circostanti e in generale per chi si trovava a passare nei loro pressi.
All'alberello della legalità (il cui significato va ben oltre le attuali misure) sono state insomma messe a disposizione due solide "guardie del corpo" che veglieranno sulla sua crescita. L'ultimo colpo di badile è stato dato da un alunno di prima elementare e da uno di terza media.
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