I dati della Prefettura di Lecco fanno capire quanto grosso sia il flusso di persone arrivate dalle zone del conflitto. Sono ospitate da privati, parrocchie e associazioni
Lecco ha dato accoglienza a 103 persone sulle 695 arrivate in tutta la provincia . Tra queste figurano anche ben 20 minorenni che sono giunti senza accompagnatori.
Tra i numeri interessanti pubblicati dalla Prefettura, 29 rifugiati a Colico, 13 a Introbio, 49 a Merate, 27 a Mandello, 5 a Ballabio e 1 a Casargo.
La maggior parte sono stati ospitati in diversi Comuni della Brianza, ma molti altri ne arriveranno a breve, dato l'intensificarsi e il prolungarsi della Guerra in Ucraina.
Nel frattempo il capo del dipartimento della Protezione civile, Fabrizio Curcio, ha firmato un'ordinanza che stabilisce modalità e misure per la gestione di chi scappa dalla guerra, segno dell'impegno dell'Italia nell'accoglienza dei profughi ucraini. Il provvedimento è in corso di pubblicazione nella Gazzetta ufficiale. Nello specifico, l'ordinanza (la numero 881 del 29 marzo 2022) stabilisce che gli ucraini che hanno fatto richiesta di protezione temporanea e che abbiano trovato un'autonoma sistemazione riceveranno "un contributo di sostentamento una tantum pari a 300 euro mensili, pro capite per la durata massima di tre mesi decorrenti dalla data d'ingresso in Italia". In caso ci siano dei minori, "in favore dell'adulto titolare della tutela legale o affidatario, è riconosciuto un contributo addizionale mensile di 150 euro per ciascun figlio di età inferiore ai 18 anni".
Per riceverlo, i profughi dovranno fare domanda su una piattaforma informatica attivata dalla Protezione civile.