Fulvio Casari, uno degli indiscussi protagonisti della storia della Valsassina della seconda metà del XX secolo, ci ha lasciati.
Il titolare del Rifugio Sora Casari ai Piani di Bobbio se ne è andato circondato dall'affetto della famiglia, lasciando un vuoto lassù dove ha trascorso praticamente tutta la vita e nel cuore di quanti hanno avuto modo di conoscerlo.
Figlio di Angelo, detto l'alpino del Polo per aver partecipato ad una delle spedizioni del dirigibile Italia al comando del generale Nobile (dedicò il suo rifugio all'amico Gennaro Sora suo compagno in quell'avventura), Fulvio seguì le orme del padre e fu appassionato animatore e promotore delle attività ai Piani di Bobbio ma anche in Artavaggio dove costruì quelli che oggi sono il "vecchio" Casari (non utilizzato) e il "nuovo" in piena attività.
Figlio di un pioniere dello sci, insomma, ed anche lui pioniere e lungimirante fautore dello sviluppo della disciplina attraverso l'organizzazione di eventi e la realizzazione di infrastrutture: i non più giovanissimi ricorderanno certamente i due skilift Casari a Bobbio che poi vennero ceduti all'I.T.B. nel quadro della ristrutturazione complessiva dell'area sciabile.
Una figura carismatica, insomma, che ha contribuito come poche altre a rendere famosa la località sciistica barziese e porre la basi sulle quali sono poi stati costruiti i successi degli ultimi anni.
Anche noi di Valbiandino.net lo ricordiamo con affetto e riconoscenza unendoci ai tanti messaggi di cordoglio che stanno giungendo in queste ore alla famiglia.
I funerali si svolgeranno a Barzio giovedì alle ore 15.