PROMOSSO A PIENI VOTI IL CCNL SERVIZI AMBIENTALI.
Approvato con il 98% dei consensi dei lavoratori il nuovo CCNL prevede l’unificazione
dei contratti pubblico e privato, aumenti e fondo di assistenza sanitaria ai lavoratori
a tempo determinato.
Grande soddisfazione da parte di tutte le Organizzazioni Sindacali di categoria per il rinnovo del CCNL Servizi
Ambientali. “Siamo soddisfatti per il grande risultato ottenuto per questo settore” ha dichiarato Ferdinando
Sannino, Vice Segretario FIT CISL Monza Brianza Lecco. “Con un consenso quasi totale da parte dei lavoratori,
più precisamente il 98%, abbiamo raggiunto un risultato storico, a partire dall’unificazione dei CCNL di settore
rivendicata dal Sindacato da oltre 40 anni”.
Il nuovo contratto prevede un incremento economico complessivo sul parametro medio di 121 euro (livello
3A operaio comune) di cui 80 euro di incremento delle retribuzioni base parametrali mensili, 6 euro dovuti
all’accordo del sistema di classificazione del personale; 3 euro per le indennità dell’area impiantistica, 15 euro
come elemento retributivo aggiuntivo collegato alla produttività, 17 euro destinati al Welfare.
Quanto alla parte normativa, il nuovo contratto prevede l’estensione del fondo di assistenza sanitaria
integrativa Fasda anche ai lavoratori con contratto a tempo determinato di almeno 12 mesi purché
continuativi, anche su anni diversi, e vengono inserite 3 fasi di gradualità sui provvedimenti disciplinari.
Novità importanti anche in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro. Nel nuovo contratto è infatti prevista la
costituzione della ‘Stop Work Authority’ grazie alla quale i lavoratori avranno diritto ad interrompere l’attività
lavorativa in caso ritenessero che questa non sia svolta in sicurezza per sé o per altri.
“I prossimi passi” spiega ancora Sannino “saranno l’estensione delle tutele del personale nei cambi di
appalto, la classificazione delle nuove professionalità, il miglioramento della normativa contrattuale dei
lavoratori degli impianti, l’applicazione del contratto a tutte le attività della filiera legate all’economia
circolare e la regolamentazione dei tempi di vestizione. L’evoluzione contrattuale in tre fasi ci permetterà di
raggiungere l’obiettivo di tutelare al meglio i salari, di sostenere la buona occupazione e la giusta
retribuzione, di rafforzare le tutele anche sulla sicurezza e i diritti nei luoghi di lavoro e di allargare il perimetro
dei lavoratori coinvolti”.
In Italia i lavoratori coinvolti sono circa 100.000. In Provincia di Monza e Brianza sono presenti aziende molto
importanti come la Sangalli, Gelsia, Cem Ambiente, Teknoservice, Colombo Biagio, Econord e Formula
Ambiente.