Numeri che parlano chiarissimo quelli di oggi. 25.673 nuovi casi in Italia, 373 persone decedute, 32 terapie intensive e 365 ricoveri nei reparti in più.
La Lombardia (undici milioni di abitanti, teniamolo sempre presente) conta 5.849 nuovi positivi (208 nella provincia di Lecco), 81 sono i decessi, ben 28 gli incrementi in terapia intenvia e più 134 i ricoveri nei reparti.
Stando ai conteggi che circolavano oggi siamo a 311 casi ogni 100.000 abitanti: sopra i 250 si finisce in zona rossa senza nemmeno poterne discutere, quindi la strada appare già molto in salita.
Freddi numeri che misurano la febbre di un contagio ancora lungi dall'essere domato, nonostante la campagna vaccinale stia finalmente (e facciamo tutti gli scongiuri possibili e immaginabili) prendendo forma ed organizzazione. Ma ci vorrà tempo: dai 7 ai 15 mesi per coprire quasi tutta la popolazione e tornare ad una normalità che oggi è ancora un miraggio.
Altri dati: nella nostra regione la percentuale di letti di terapie intensive occupate da persone colpite dal virus è ben sopra il 40% quando la soglia critica è fissata al 30%. Anche l'occupazione dei reparti di malati di Covid è cresciuta ed oggi si attestava anch'essa sopra il 40% stabilito come livello di guardia.
Decine di casi si registrano anche in Valsassina.
Abbiamo sottomano i dati di Introbio che oggi raccontano di 23 positivi, due persone a stretto contatto e 4 ricoverati di cui uno in terapia intensiva. Rispetto al bollettino precedente, quindi, si conta una persona in più all'ospedale.
Domani dovremmo conoscere il nostro futuro prossimo che potrebbe già prevedere un weekend di lockdown, mentre da lunedì, numeri alla mano, sarebbe un miracolo restare ancora in arancione scuro.
Sul fronte delle vaccinazioni proseguono quelle degli over 80 ed anche il personale scolastico sta affluendo nei siti dedicati per ricevere la propria dose, segnali importanti e positivi che però non devono distoglerci dal rispettare le solite regole.