L’ultima settimana di campagna elettorale si è aperta a Lecco con l’arrivo in città di due pesi massimi del partito di Giorgia Meloni: sono stati Ignazio La Russa e Daniela Santanchè a fiancheggiare due dei candidati di Fratelli d’Italia in corsa nei nostri collegi elettorali per Senato e Camera dei Deputati, Alessio Butti e Umberto Maerna.
Nel comizio che li ha visti protagonisti, svoltosi in Piazza Garibaldi di fronte a una platea in cui sedevano, tra una folta platea di cittadini e simpatizzanti, anche diversi sindaci e presidenti di circolo, gli interventi hanno toccato i principali argomenti al centro del dibattito e delle polemiche alla vigilia dell’aprirsi delle urne. Oltre a rivendicare ‘coerenza’, ‘competenza’ e ‘orgoglio nazionale’ come tratti qualificanti della propria proposta, i relatori dal palco hanno denunciato la disinformazione di cui la leader del partito sarebbe a loro giudizio vittima nella campagna elettorale da parte degli avversari, con lo scopo deliberato di screditarla: dall’accusa di ignorare i bisogni delle persone più deboli a quella di voler mettere mano alla legge 194, passando per il sospetto di simpatie e connivenze con governi che non brillano per la qualità delle loro democrazie. “Siccome non hanno risultati da rivendicare dopo essere stati al governo per dieci anni senza vincere un’elezione – ha dichiarato Ignazio La Russa - e sono passati dal volersi accreditare come partito dei lavoratori ad essere il partito dei banchieri, oggi non hanno altri argomenti che denigrare noi, che invece abbiamo una proposta chiara e credibile per l’interesse del paese”.
Spazio quindi all’esposizione in sintesi della ricetta del centro- destra per affrontare la congiuntura economica infausta del momento, imperniata su taglio delle tasse, riduzione del cuneo fiscale e incentivo alle nuove assunzioni. Tra gli impegni assunti dai candidati relativamente ai bisogni specifici del territorio c’è stato quello di risolvere le annose criticità relative alle infrastrutture (tra cui la famigerata Statale 36 e il progetto per un collegamento Lecco-Bellagio per il quale si starebbero definendo le premesse proprio in questi giorni). Non sono mancati neppure riferimenti alle questioni di politica internazionale che hanno acceso gli ultimi giorni di campagna elettorale, in particolare il contestato voto degli europarlamentari di Fratelli d’Italia contro una relazione assai critica nei confronti del governo di Viktor Orban: “Il nostro voto non è stato a favore del presidente ungherese, ma piuttosto del popolo di quel paese, al quale la sinistra italiana - che rimase in silenzio quando i carri armati sovietici nel 1956 invadevano il suo territorio - non ha mai veramente perdonato di non essersi assoggettato al comunismo nonostante la violenza, il sangue e i carri armati inflittigli dall’Urss.
Forse è proprio per non aver mai superato del tutto questo passaggio della storia che la sinistra non smette di criminalizzare l’Ungheria” ha insinuato il senatore La Russa concludendo la sua personale rivisitazione di questo capitolo della guerra fredda. Si è invece rivolto in particolare alla parte femminile della platea l’intervento di Daniela Santanchè per sottolineare l’opportunità inedita e straordinaria venutasi a creare di fare in modo che sia una donna di destra la prima presidente del Consiglio nella storia italiana: ”Sarebbe una soddisfazione enorme , dopo che la sinistra si è sempre presentata come la sola parte politica titolata a promuovere la rappresentanza femminile e le pari opportunità, dimostrare che qui ci sono i fatti e non le chiacchere come da loro”. Quindi l’appello finale rivolto a militanti e simpatizzanti a fare in modo che si intensifichino gli sforzi negli ultimi giorni utili per convincere gli elettori ancora indecisi. Poi via libera al ricco buffet offerto ai presenti sulle note di Rudy Smaila, incaricato di chiudere l’evento con la sua performance canora.
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