“STAFFETTA DELLA LEGALITÀ”: RIPRODOTTO A LECCO L’ULIVO DI BORSELLINO BENEDETTO DA PAPA FRANCESCO
Si è svolta oggi 30 Settembre a Lecco nell’Istituto Maria Ausiliatrice l’ultima tappa della
“staffetta della legalità”, iniziativa della Fai-Cisl che vede protagonista l’ulivo
di Via D’Amelio: la pianta, riprodotta con una potatura denominata “margotta”,
è stata interrata nel giardino dell’istituto in memoria dei giudici Falcone e
Borsellino e di tutte le vittime delle mafie.
“Un omaggio al loro esempio – ha detto il Segretario Generale della Fai-Cisl
nazionale, Onofrio Rota – e a tutti coloro che ogni giorno affermano i valori
della legalità, della giustizia, della pace. Come sindacato del settore
agroalimentare anche noi, come accaduto a tanti cittadini in occasione delle
stragi mafiose, ogni volta che denunciamo abusi, sfruttamento, illegalità, ad
esempio per liberare i braccianti migranti dai ghetti, ci chiediamo dov’è lo
Stato, dov’è la giustizia, e se esiste possibilità di riscatto, ma con questa
iniziativa ribadiamo che lo Stato siamo anche tutti noi, con i nostri linguaggi, le
nostre scelte quotidiane, le nostre azioni, la nostra fame di verità. Quindi questa
staffetta incarna i nostri valori e rafforza le battaglie quotidiane contro il
caporalato, la concorrenza sleale, le agromafie, ed è stato davvero
emozionante concludere il viaggio incontrando 800 studenti, perché l’iniziativa
ha assunto un valore anche fortemente educativo e intergenerazionale”.
All’iniziativa hanno partecipato tra gli altri anche il Sindaco di Lecco, Mauro
Gattinoni, il Prefetto Sergio Pomponio, Don Walter Magnoni, responsabile
della Comunità Pastorale “Beata Vergine di Lourdes” di Lecco, Sr. Francesca
Robustelli, direttrice dell’Istituto Maria Ausiliatrice, rappresentanti della Cisl,
della Fai-Cisl e della famiglia Borsellino.
“Per costruire il bene comune – ha detto Fiammetta Borsellino, figlia del
giudice ucciso dalla mafia nel 1992 – non serve essere per forza magistrati o
indossare una divisa, serve il contributo della società civile, dei giovani che
dicono no alle promesse delle mafie e alle scorciatoie dell’illegalità, ma anche
alla sopraffazione, ad esempio anche il bullismo è l’anticamera di una cultura
violenta di cui si nutre la criminalità. La verità è che senza il consenso dei
giovani la mafia scompare, per questo sono fondamentali lo studio, la cultura,
l’umanità: non a caso anche il lavoro di mio padre non è stato burocratico, ha
esercitato il suo ruolo con la massima umanità, parlando nelle scuole ed
essendo sempre molto presente anche nella vita famigliare”.
La piantina è partita con i furgoni della campagna Fai-Cisl “tutele in
movimento”, utilizzati per l’assistenza dei braccianti. Dopo aver viaggiato da
Palermo a Roma è stata benedetta da Papa Francesco in Piazza San Pietro e
successivamente è giunta a Milano per un incontro nell’Arcidiocesi sui temi
della memoria e dell’impegno civile. Con la piantumazione a Lecco, città
peraltro interessata in passato da inchieste che hanno svelato investimenti
della ’ndrangheta, l’ulivo di Via D’Amelio prende nuova vita in segno di unità
del Paese e in omaggio alla cultura della pace, della solidarietà, della giustizia.
Il commento del Segretario Generale CISL Monza Brianza Lecco, Mirco
Scaccabarozzi “La margotta è una testimonianza, un simbolo che rinvia alla
memoria intesa come virtù civile, non un semplice rammemorare, non un
semplice ricordare come ricordiamo gli eventi del giorno prima o un evento
piacevole o spiacevole ma semplicemente il richiamo perché diventi prassi
quotidiana. Una pratica che è legata ai valori, una pratica che per noi significa
l’affermazione dei diritti singoli, individuali, ma sempre al plurale, perché per
noi che facciamo contrattazione la priorità è sempre la difesa di elementi che
riguardano non solo una persona ma una pluralità di persone, lavoratrici e
lavoratori, pensionate e pensionati. Ben vengano quindi eventi come la
Staffetta della Legalità, che abbiamo al centro i valori della libertà e della
giustizia.”
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