I più attenti ci avranno fatto sicuramente caso: l'interno del presidio sanitario di Introbio è stato recentemente rimesso a nuovo, dotato di nuove poltroncine, colorato di un bell'arancione e di un brillante verde speranza e, soprattutto, ribattezzato.
Già, perchè appena entrate, se guardate in alto, vedrete un bel cartello (anch'esso verde Lombardia) con scritto "Casa di Comunità Introbio", mentre se restate con lo sguardo a terra noterete due totem con riportati i servizi disponibili.
Per i frequentatori del vecchio PRESST al momento cambia poco, ma è opportuno dare una definizione di Case di Comunità, e qui di seguito riportiamo quella ufficiale della Regione precisando che ancora la "Casa" non è completa e per questo motivo non è ancora stata inaugurata come si deve.
Le Case di Comunità sono le nuove strutture socio-sanitarie che entreranno a fare parte del Servizio Sanitario Regionale e sono previste dalla legge di potenziamento per la presa in carico di pazienti affetti da patologie croniche.
Le Case di Comunità, distribuite in modo capillare sul territorio lombardo, costituiscono un punto di riferimento continuativo per i cittadini, che possono accedere gratuitamente alle prestazioni sanitarie erogate.
Si tratta di strutture polivalenti che garantiscono:
- funzioni d’assistenza sanitaria primaria,
- attività di prevenzione.
All’interno di queste strutture sono presenti equipe di medici di medicina generale, pediatri, medici specialisti, infermieri e altri professionisti della salute (tecnici di laboratorio, ostetriche, psicologi, ecc.) che operano in raccordo anche con la rete delle farmacie territoriali.
Le Case della Comunità costituiscono il punto di riferimento continuativo per la popolazione: qui è possibile trovare un Punto unico di accesso, accoglienza, informazione e orientamento del cittadino, che opera in stretto contatto con le Centrali operative territoriali (COT).
In queste strutture è prevista la presenza di:
- area prelievi e vaccinazioni,
- cure primarie e continuità assistenziale,
- area ambulatori specialistici,
- area dei programmi di prevenzione e di promozione della salute,
- attività consultoriali,
- area servizi sociali del Comune.
Ma c'è un'altra opera che sta andando avanti ed è l'ospedale di comunità. Nei giorni scorsi, infatti, sono stati eseguiti i carotaggi sul terreno individuato per la sua costruzione, operazione propedeutica all'inizio dei lavori.
La cittadella della salute della Valsassina, insomma, è destinata a diventare una realtà.