Il Codacons (coordinamento associazioni difesa dei consumatori) oggi ha emanato un comunicato che riguarda la chiusura della Lecco - Ballabio imputandola alle "forti piogge che hanno interessato il nord Italia negli ultimi giorni" che avrebbero "causato l’ennesima frana lungo la nuova Lecco – Ballabio, precisamente all’imbocco della galleria Giulia che sbuca nel centro dell’abitato di Ballabio".
"La dimensione dei massi crollati - continuano - il rischio di ulteriori frane e la necessità di mettere in sicurezza la zona richiedono intensi lavori che si prevede dureranno per diversi giorni impedendo la riapertura della strada e rendendo difficoltosa la circolazione. Sono stati chiusi al transito anche alcuni sentieri – sentiero 920 Rotary, sentiero 922 e il sentiero 23 – come misura precauzionale per evitare che gli escursionisti possano rimanere coinvolti in ulteriori disastri".
“È un vero miracolo - afferma il presidente dell'Associazione Marco Donzelli - che gli automobilisti che stavano transitando su quella strada in quel momento non siano stati travolti e uccisi dalla frana. Si è sfiorata la tragedia. Sono gravissimi i rischi che corre la collettività in casi del genere".
"Da anni l’Associazione richiede la messa in opera di interventi preventivi nei punti con alta probabilità di crollo proprio per evitare che la collettività corra simili rischi in tutta la provincia lecchese. Pertanto, al fine di vincere la passività delle istituzioni, il Codacons presenterà nuovamente esposto alla Procura della Repubblica per accertare la responsabilità della mancata messa in sicurezza dei luoghi e degli omessi interventi atti a garantire la sicurezza delle strade”.
Ora, senza entrare in polemica, vorremmo informare il Codacons che nei giorni scorsi di "forti piogge" qui da noi non se ne sono viste: Meteobarzio certifica un totale di 57 millimetri da inizio mese suddivisi in 4 giorni di precipitazioni; inoltre, la Galleria Giulia non sbuca nel centro dell'abitato di Ballabio, casomai è la galleria del Passo del Lupo che sbuca a Ballabio ma non nel centro abitato.
Infine, come si vede bene da alcune foto e come noto, a monte della strada erano stati costruiti dei paramassi che sono stati travolti dalla enormità della massa rocciosa staccatasi dalla montagna.
Premesso che la sicurezza delle nostre infrastrutture deve essere annoverata tra i doveri prioritari delle istituzioni, attendiamo l'esito di questa legittima denuncia.