Sono stati recuperati i corpi dei due alpinisti che hanno perso la vita oggi sulla Grigna Settentrionale, precipitati durante un’ascensione nella variante Zucchi, nel canale Ovest, a circa 2200 metri di quota.
La zona dell'incidente mortale
A poca distanza c’erano altri due alpinisti, uno dei quali un soccorritore del Cnsas, che stavano percorrendo lo stesso tracciato. A un certo punto però, dopo un passaggio difficoltoso, li hanno persi di vista e allora hanno contattato subito la centrale, dando indicazioni precise.
In accordo con il medico, è stata fatta una valutazione approfondita della situazione ed è quindi stato deciso di inviare l’elisoccorso di Como di Areu - Agenzia regionale emergenza urgenza.
Il sorvolo ha permesso di avvistare i due alpinisti alla base del canale. Il medico ha accertato il decesso. Impegnate nelle operazioni anche le squadre della Stazione di Valsassina - Valvarrone. L’intervento si è concluso nel tardo pomeriggio.
Pochi giorni fa in zona c’era stato un altro incidente mortale, con modalità simili.
In questo periodo le condizioni di innevamento sono anomale, perché c’è poca neve e si forma del ghiaccio sulle porzioni di roccia più esposte. In particolare, sulla Grigna Settentrionale il canale Zucchi appare innevato ma soprattutto nella parte più in alto è richiesta una grande esperienza, con elevate competenze e soprattutto è necessario procedere legati.
Con queste condizioni, per andare in montagna in sicurezza occorre essere molto preparati e consapevoli della situazione.
I due escursionisti, Riccardo Farina e Christian Cornago di 36 e 39 anni erano residenti ad Almè e Valbrembo.