Anche il 2023 si presenta, purtroppo già dai primi mesi, come un anno particolarmente siccitoso e con un deficit di approvvigionamento idrico inferiore del 60% rispetto allo stesso periodo degli anni precedenti. (fonte Anbi).
Lo stato di severità idrica su scala nazionale, aggiornato al 10 marzo 2023, non è molto rassicurante: circa la metà del Paese si trova in una situazione di severità bassa e l’altra metà in una situazione di severità media. (fonte ISPRA): quest’anno siamo a livelli non troppo diversi da quelli dello scorso anno – che era già preoccupante – ma si registra inoltre il 35% di neve in meno rispetto al decennio precedente.
La situazione non è simmetrica e, all’interno del Paese, ci sono zone, soprattutto il Nord-Ovest col Piemonte e la Lombardia, che soffrono di più. (fonte CNR)
La nostra provincia, per le caratteristiche orografiche e per la grande vocazione turistica, comporta una differente gestione dell’approvvigionamento idrico dalle diverse fonti in base alle particolarità individuate in ciascuna zona e in base al periodo dell’anno.
Le aree principalmente individuate sono tre e le criticità che una situazione estrema di siccità può far emergere sono differenti per ciascuna area:
- Area montana e lacuale ad alta vocazione turistica con approvvigionamento principale da sorgenti in quota e, in pochi casi, pozzi.
- Area di pianura con approvvigionamento principale da Acquedotto Brianteo, corroborato in alcune zone da fonti locali.
- Area lungo il Fiume Adda con approvvigionamento principale da pozzi, con apporto di alcune sorgenti locali.
Date queste premesse, le criticità che una situazione estrema di siccità può far emergere sono differenti per ciascuna area.
Ma cos’è l’emergenza idrica?
Si determina l’emergenza idrica quando la quantità di risorsa disponibile è minore rispetto alla domanda dell’utenza
Lario Reti Holding ha impostato diverse attività per il sistema di monitoraggio e gestione dell’allerta siccità, attraverso l’analisi del meteo, delle fonti di approvvigionamento ma anche soprattutto con attività strutturali quelle strutturali.
L’analisi meteo: studiare il passato per comprendere il presente e prevedere il futuro più probabile per attuare strategie
Sulle Alpi, che riforniscono d’acqua dolce il bacino del Po, che da solo rappresenta circa la metà delle risorse idriche italiane, il deficit è al -69% rispetto alla media degli ultimi 12 anni. Guardando al solo bacino del fiume più importante d’Italia, il calo si attesta sul -66%; ancora peggiore la situazione dell’Adige con il -73%, rispetto ad una media nazionale del -63 (CIMA Research Foundation).
Anche nella nostra provincia: nevica e piove molto meno; i terreni sono aridi, le portate dei nostri torrenti e fiumi si sono ridotte del 33,4% (con riferimento al bacino dell’Adda, dati ARPA), le falde acquifere, veri e propri serbatoi d’acqua, non si sono ricaricati adeguatamente e lo spettro di un’estate ancor più siccitosa di quella del 2022 è sempre più reale. L’analisi meteo, per attuare previsioni sul futuro, si basa su dati storici raccolti dal territorio, anche attraverso le postazioni ARPA.
Queste previsioni ci permettono di capire se il periodo che stiamo vivendo si trova sopra/sotto media stagionale e dà un’idea della grandezza del fenomeno in corso, attraverso i parametri di temperatura e precipitazione media stagionale, precipitazione cumulata progressiva annuale e distribuzione dei giorni piovosi.
Tutto ciò permette di delineare l’evoluzione PIÙ PROBABILE delle principali variabili meteorologiche e quindi guidare la scelta delle azioni da intraprendere
L’analisi delle fonti di approvvigionamento: determinare la vulnerabilità del sistema idrico
Per le fonti di approvvigionamento vengono analizzati il tempo di risposta ad eventi meteorici di sorgenti e falde che evidenziano il tasso di diminuzione nel tempo in assenza da apporti meteorici. In questo viene rilevata anche la normale oscillazione di livello dei serbatoi e la sua variazione nel passato nei periodi di prolungata assenza di apporti meteorici.
Definire poi la vulnerabilità di un sistema idrico è molto complesso: per esempio. per valutare la criticità di un pozzo occorre analizzare il livello di falda con la portata emunta, il tipo di pompa installata, la modalità di regolazione, quante ore è attivo il pozzo, la profondità del pozzo, etc.
Lario Reti Holding ha improntato già numerose azioni riguardo alle attività strutturali, identificando gli interventi ad efficientare pozzi e sorgenti esistenti, ricercandone al contempo di nuovi ma anche realizzando connessioni intercomunali e avviando studi per la creazione di invasi.
Il piano per combattere la siccità non si ferma qui: le azioni previste si associano all’approccio già avviato fin dal 2016 per la riduzione delle perdite idriche, che vedranno l’estensione delle attività già iniziate ad ulteriori 1.255 Km di rete idrica grazie anche ai fondi ottenuti dal finanziamento PNRR.
Inoltre, Lario Reti Holding ha avviato uno studio con il Politecnico di Milano sulla situazione delle sorgenti a servizio della zona nord della Provincia: le risultanze ottenute avranno effetti nel medio/lungo termine e su larga scala circa le possibili soluzioni da attuare, in virtù dell’evoluzione del quadro climatico e dei possibili impatti sulla gestione del servizio idrico.
L’obiettivo è quello di eseguire una valutazione idrogeologica correlata all’andamento climatico del territorio nel periodo 2022-2033 per verificare l’influenza sul regime di portata e qualità delle captazioni, con conseguenti possibili soluzioni impiantistiche per ovviare ai problemi di carenza idrica.
Oltre a tecnologia e investimenti è necessario anche un cambiamento culturale
Lario Reti Holding in sinergia con l’Ufficio di Ambito di Lecco e tutti i comuni della provincia sta avviando una campagna di sensibilizzazione al risparmio idrico richiesto a tutti verso i cittadini: un uso corretto e consapevole della risorsa acqua è necessario e imprescindibile per far continuare a prosperare il nostro territorio.
Ogni cittadino è chiamato, in questo momento di siccità, a fare la sua parte; un uso responsabile dell’acqua potabile è un comportamento virtuoso da adottare ogni giorno, oltre a essere una pratica di buona educazione civica: aiutaci facendo la tua parte.
Visita la nostra landing page https://nonsprecare.larioreti.it/, dove è possibile trovare tutti i consigli contro lo spreco idrico e un test interattivo per avere coscienza di quanta acqua è possibile risparmiare cambiando anche di poco le proprie abitudini quotidiane.
Inoltre, avvicinandoci all’estate monitora l’emissione di eventuali ordinanze di limitazione/riduzione dei consumi emesse dal proprio Comune e impegnati a rispettare quanto stabilito dal Sindaco, al fine di preservare questa nostra preziosa risorsa.